Nuovo patto educativo permanente a latina per tutelare i diritti dei minori e coordinare gli interventi

Nuovo patto educativo permanente a latina per tutelare i diritti dei minori e coordinare gli interventi

a latina un patto educativo permanente unisce Comune, garante regionale, ufficio scolastico e associazioni per tutelare i diritti e il benessere psicologico, sociale ed educativo dei minori del territorio
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A Latina è stato firmato un patto educativo permanente che unisce enti pubblici e realtà locali per tutelare i diritti e il benessere dei minori attraverso un coordinamento stabile e integrato. - Gaeta.it

Un’intesa firmata a Latina mira a unire enti pubblici e realtà locali per proteggere i diritti dei minori e rispondere insieme ai loro bisogni concreti. Il patto educativo permanente coinvolge Comune, garante regionale dell’infanzia e ufficio scolastico, con l’obiettivo di mettere in campo un coordinamento vero e duraturo.

Il patto firmato a latina per i diritti e il benessere dei minori

Martedì 21 maggio 2025, nella sala consiliare del Comune di Latina, è stato siglato un protocollo di intesa che segna una nuova alleanza tra istituzioni e territorio. Il sindaco Matilde Celentano ha firmato il documento insieme a Monica Sansoni, garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, e Laura Superchi dell’Ufficio scolastico provinciale, che ha rappresentato la direttrice regionale Anna Paola Sabatini. Presenti all’appuntamento anche l’assessore alla pubblica istruzione Francesca Tesone, il presidente della commissione pubblica istruzione Mauro Anzaloni, la consigliera Pina Cochi e le delegate del sindaco che dialogano con il consiglio comunale delle bambine e dei bambini e con Unicef.

L’obiettivo dichiarato è quello di garantire un supporto coordinato ai minori del territorio, tenendo conto delle loro esigenze educative, sociali e relazionali. Il patto nasce da una deliberazione della giunta municipale che ha voluto impegnarsi su più fronti per tutelare i diritti sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e applicare la normativa nazionale e regionale di settore. L’accordo si configura come il primo passo verso una collaborazione strutturata e continuativa, capace di rispondere in modo più efficace alle esigenze dell’infanzia e dell’adolescenza a Latina.

Responsabilità e ruoli chiari per un lavoro comune

Il protocollo assegnata compiti precisi ai soggetti coinvolti. Il Comune ha il ruolo di organizzare i servizi educativi, sociali e quelli legati al territorio, garantendo che siano accessibili e ben funzionanti. La figura del garante regionale si impegna nel vigilare sul rispetto delle norme a tutela dei minori, segnalando eventuali criticità o mancanze nel sistema. L’Ufficio scolastico provinciale, invece, avrà il compito di coordinare le attività educative nelle scuole locali, promuovendo azioni coerenti con il patto e in linea con i bisogni evidenziati.

Questo modello a più voci è pensato per evitare sovrapposizioni e lacune. Ogni soggetto coinvolto dovrà collaborare con gli altri mantenendo la propria specificità ma lavorando a un obiettivo condiviso. L’esperienza delle scuole, la funzione dei servizi sociali e la capacità di vigilanza del garante rappresentano pezzi di un sistema che pretende di agire con concretezza sulle esigenze di minori e adolescenti. L’intesa contribuisce a formalizzare questo percorso in modo dettagliato, definendo anche modalità di verifica e confronto.

Il tavolo paritetico e la collaborazione con altri enti locali

Parte centrale del patto è la costituzione di un tavolo paritetico che lavorerà sotto il coordinamento dell’assessorato comunale all’istruzione. Questo gruppo si riunirà con cadenza fissa per monitorare la situazione dei minori presenti in città, valutare gli interventi già attivi e discuterne di nuovi. All’interno del tavolo non ci saranno solo rappresentanti degli enti firmatari ma anche forze dell’ordine, rappresentanti della ASL, nello specifico del dipartimento di salute mentale, e soggetti appartenenti al terzo settore.

Saranno presenti anche associazioni giovanili, sportive e altre realtà che operano attivamente nella comunità. Questa rete allargata punta a intercettare difficoltà reali della popolazione minorile con risposte tempestive. La collaborazione mira inoltre a creare un dialogo diretto fra istituzioni e territorio, per non lasciare spazio a vuoti o rallentamenti nell’offerta di servizi. In questo senso il tavolo paritetico si propone come punto di confronto e sintesi delle diverse esperienze, valorizzando l’apporto di ciascuno.

Impegno per il benessere psicologico e sociale dei minori

La presenza del dipartimento di salute mentale è un segnale chiaro della volontà di considerare anche il benessere psicologico e emotivo dei minori. Le associazioni sportive e giovanili si confermano risorse fondamentali nel promuovere l’inclusione e altre occasioni di socializzazione. Così, il patto tende a raccordare competenze e interventi in una strategia comune e concreta.

Questa iniziativa a Latina rappresenta un esempio di come pubblico e privato possano lavorare insieme per affrontare sfide complesse come la tutela dei minori e il loro benessere quotidiano. Il percorso appena avviato richiederà impegno e confronto continuo per assicurare risultati tangibili sul territorio.

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