Nel 2025, roma ha inaugurato il parco d’affaccio del foro italico, una nuova area verde che cambia il volto di una zona lungo il tevere rimasta a lungo trascurata. Questo spazio si inserisce in un progetto più ampio volto a ricucire il rapporto della città con il fiume, rilanciando il tevere come elemento centrale per la mobilità, il tempo libero e il paesaggio urbano. Il parco offre così nuovi spazi per sport, relax e passeggiate, tra ponti storici e architetture contemporanee.
La collocazione e le caratteristiche principali del parco d’affaccio del foro italico
Il nuovo parco prende forma tra ponte milvio e ponte duca d’aosta, all’altezza del complesso sportivo del foro italico. L’area occupa circa 1,6 ettari sulla golena del tevere, un tratto che per decenni ha vissuto un degrado silenzioso, risultato di un abbandono prolungato al margine del tessuto urbano. Qui il progetto ha voluto ridefinire un luogo dimenticato, trasformandolo in un punto di incontro e di bellezza naturale.
Il parco si distingue per la pavimentazione naturale che lascia spazio alle aree verdi, una serie di terrazze che digradano verso il fiume offrendo panorami inediti di roma da una prospettiva rinfrescata. Le panchine e una scalinata in travertino collegano finalmente il lungotevere alla banchina, superando una storica barriera fisica e psicologica fra città e acqua. L’illuminazione serale garantisce la fruizione anche nelle ore meno luminose, ampliando orari e occasioni di frequentazione.
Leggi anche:
Tra i dettagli funzionali, sono stati inseriti attrezzi per il fitness all’aperto, già diventati punto di prova per atleti della nazionale italiana. Correre lungo il tevere o sostare per ammirarne il corso sono attività che il parco propone come momenti di vita quotidiana facilmente accessibili a chi abita o passa per la zona.
Un percorso urbano che dà senso nuovo al tevere tra natura, sport e turismo
Questo intervento non si limita a un’operazione estetica ma consegna a residenti e visitatori un’esperienza nuova lungo il fiume. Partendo da ponte milvio, una delle zone più frequentate e vivaci di roma nord, si scende attraverso terrazze riverniciate che accompagnano fino al corso del tevere. Da qui si può scegliere di proseguire in direzione di acqua acetosa, con il suo carattere storico e naturale.
Oltre al richiamo sportivo, il percorso invita a scoprire gli spazi culturali del quartiere flaminio, con tappe come il maxxi e l’auditorium parco della musica, simboli di architettura contemporanea e musica a roma. Il parco favorisce così la coesione tra natura e cultura, proponendo un itinerario che unisce il movimento all’arte, l’istante al paesaggio.
La riqualificazione cambia l’immagine del fiume da sfondo passivo a elemento vivo che modella la vita urbana. Le terrazze diventano punti di sosta per guardare il tevere, pensieri silenziosi o conversazioni che prendono forma al ritmo dell’acqua. Anche chi non pratica sport trova possibilità di riposo in un contesto di tranquillità poco distante dal fulcro cittadino.
Il masterplan del tevere e il progetto complessivo di rigenerazione urbana
Il parco del foro italico è l’ultimo di cinque “affacci” realizzati nell’ambito del piano di interventi legati al giubileo del 2025. Gli altri si trovano a ostia antica, lungotevere delle navi, prati dell’acqua acetosa e ponte milvio. La loro funzione è quella di rappresentare punti di accesso aperti, verdi e fruibili verso il fiume.
Questo piano rientra in un intervento chiamato masterplan del tevere, concepito per trasformare il fiume da elemento marginale a dorsale capace di connettere aree urbane, naturalistiche e sociali. Un’idea che lascia da parte l’immagine statica del tevere prossimo a sparire dietro barriere e strade per restituirlo alla città come infrastruttura “verde e blu”.
Durante l’inaugurazione del parco il 18 giugno 2025, il sindaco di roma roberto gualtieri ha sottolineato come l’opera riconnetta il tessuto urbano al fiume. Il senso di questo discorso si concretizza nella realizzazione di spazi fruibili lungo l’acqua, colmando quel distacco che per lungo tempo ha condannato il tevere a una funzione solo scenografica.
Interventi collegati e futuri sviluppi per gli spazi verdi sul tevere
Il parco d’affaccio del foro italico va a unirsi a una rete costituita da altri parchi. Quelli inaugurati da roma capitale, insieme ai principali parchi già esistenti come marconi e magliana, definiscono una cintura di aree verdi lungo il corso del tevere.
A questi si aggiunge il prossimo parco tevere sud, in corso di realizzazione sotto la supervisione della soprintendenza, e la trasformazione di tiberis, ex spiaggia stagionale, in un parco di carattere permanente. Questi interventi creano una continuità ambientale importante, con l’obiettivo di rinaturalizzare le sponde e riportare il fiume al centro della vita cittadina.
L’assessora sabrina alfonsi ha evidenziato come questa operazione migliori la vivibilità di roma, creando un sistema che lega natura e città oltre a favorire la sostenibilità. In effetti, il progetto spinge verso un riappropriarsi di spazi aperti oggi rari nei contesti urbani più grandi, valorizzando la funzione ecologica e sociale del fiume.
Questo snodo cruciale per roma nella primavera-estate del 2025, offre un esempio concreto di come la gestione e la progettazione ambientale possano riaccendere relazioni fra cittadini, luoghi e natura. Il tevere non è più solo uno sfondo, ma un luogo da vivere e attraversare.