L’attenzione sulle analisi del materiale biologico raccolto nell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, si concentra ora sulla presenza di tracce maschili non identificate. Un nuovo studio ha rilevato profili genetici maschili che sembrano derivare da contaminazioni e non direttamente collegati al delitto. I risultati arrivano da una replica dei test disposti dalla procura di Pavia e presentati da un genetista legato alla famiglia della giovane vittima. Questo approfondimento potrebbe influire sul percorso investigativo intorno a uno degli episodi giudiziari più discussi degli ultimi anni.
I risultati della replica degli esami genetici sulle garze usate nella scena del delitto
La recente replica delle analisi genetiche sul materiale prelevato dalla garza utilizzata durante la medicazione di Chiara Poggi ha evidenziato la presenza di un profilo maschile ancora sconosciuto. Marzio Capra, genetista incaricato dalla famiglia della vittima, ha spiegato che uno dei campioni contiene un aplotipo Y che risulta compatibile al 99% con quello di un assistente del medico legale del 2007, l’uomo che partecipò all’autopsia. Un ulteriore campione, invece, mostra un aplotipo maschile che solo in parte coincide con il primo, suggerendo la presenza di una linea maschile differente.
Quantità minima di materiale genetico
Questi rilievi si accompagnano a una quantità molto ridotta di materiale genetico. Le analisi hanno rilevato dai 2 ai 4 picogrammi per campione, corrispondente a meno di una singola cellula. Questo dato supporta l’ipotesi che queste tracce maschili rappresentino una contaminazione della prova originale, piuttosto che componenti genetiche rilevanti per l’accusa.
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La natura e le possibili cause dell’inquinamento della prova biologica
Secondo Capra, la presenza di questa traccia maschile contaminante potrebbe essere legata a varie fasi del trattamento della prova: dalla fase di sopralluogo iniziale, all’autopsia, fino al trasporto e alla custodia del corpo di Chiara Poggi. Ogni momento di manipolazione ha offerto occasioni per un contatto accidentale con materiale genetico estraneo e non direttamente collegato all’omicidio.
La teoria più concreta è che l’inquinamento possa derivare dall’uso di strumenti medici o materiali come garze e ovatta, che probabilmente erano nella borsa degli attrezzi dell’assistente medico legale e che potrebbero essere entrati in contatto con il corpo o con la garza originale. Il problema di contaminazioni nei luoghi di sopralluogo e durante le autopsie è noto in campo forense, soprattutto in casi vecchi di anni.
Contaminazioni e procedure forensi
Secondo Capra, “ogni momento di manipolazione ha offerto occasioni per un contatto accidentale con materiale genetico estraneo”, sottolineando come le procedure adottate possano aver influito in modo significativo.
Le implicazioni per le indagini e il ruolo della procura di pavia
Se questa presenza genetica risultasse rilevante per l’inchiesta, spetterebbe alla Procura di Pavia avviare approfondimenti esterni che vadano a identificare la fonte originaria del materiale estraneo. Al momento, si tratta solo di un elemento da valutare, perché la traccia appare così esigua da non poter essere considerata cosa probante sull’identità del responsabile.
L’attuale accusa indica Andrea Sempio come uno degli esecutori dell’omicidio, in concorso con altre persone. Tuttavia, questa scoperta apre uno spiraglio su alcune procedure adottate durante le attività investigative del 2007: possibili contaminazioni potrebbero aver influito sulla raccolta delle prove. In tal senso, la procura ha margini per riaprire o aggiornare indagini, ma tutto dipenderà dalla rilevanza dei nuovi dati rispetto al quadro complessivo.
Attenzione alle tracce microscopiche
I rilievi svolti dal genetista Capra sottolineano come persino tracce microscopiche e isolate, in un caso tanto delicato, richiedano una verifica precisa e rigorosa. Nel frattempo, il caso Poggi continua a rappresentare un punto di riferimento nella discussione sulle garanzie di correttezza nelle indagini forensi italiane.