Nuovo episodio di spari a pianura: ritrovati cinque bossoli sulla strada durante la notte a via J.M. Escrivà

Nuovo episodio di spari a pianura: ritrovati cinque bossoli sulla strada durante la notte a via J.M. Escrivà

Spari a via J.M. Escrivà nel quartiere Pianura di Napoli, intervento dei carabinieri e indagini in corso per collegare il raid armato alle rivalità tra clan Esposito-Marsicano.
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A Pianura, quartiere di Napoli, una sparatoria in via J.M. Escrivà ha riacceso tensioni tra clan criminali; i carabinieri indagano raccogliendo prove balistiche e testimonianze. - Gaeta.it

Gli spari sono tornati a risuonare tra le vie di pianura, quartiere di napoli, lasciando ancora una volta paura e tensione nei cittadini. I carabinieri sono intervenuti la sera scorsa per una segnalazione di colpi d’arma da fuoco a via J.M. Escrivà, zona già conosciuta per episodi simili legati a dinamiche di criminalità organizzata.

Caratteristiche della zona di via j.m. escrivà e contesto criminale

Via J.M. Escrivà si trova nel cuore di pianura, territorio noto per essere teatro di scontri tra clan rivali. Nel quartiere operano gruppi legati al clan Esposito-Marsicano, una realtà criminale da anni monitorata dalle forze dell’ordine per le sue attività illecite e per la frequente violenza delle stese, cioè azioni punitivi che prevedono raffiche di colpi d’arma da fuoco contro obiettivi precisi o per intimidire la popolazione.

Il quartiere ha visto negli ultimi mesi una breve fase di calma, ma la ripresa di episodi come quello di ieri sera indica un ritorno di tensione, che rischia di impattare significativamente sulla sicurezza delle vie e sul senso di protezione dei residenti. Le abitazioni e le strade di questa parte di napoli sono spesso sotto controllo indiretto delle cosche che vigilano con frequenti dimostrazioni di forza.

Intervento dei carabinieri e primo rilievo della scena del crimine

Nella serata del 29 aprile 2025, i carabinieri hanno risposto a diverse chiamate al 112 che denunciavano spari nella zona di via J.M. Escrivà a pianura. Giunti rapidamente sul posto, hanno trovato cinque bossoli a terra, di calibro 7,65 e 22, distribuiti lungo una porzione di strada frequentata soprattutto da residenti. L’entità del materiale bellico suggerisce che almeno due armi siano state utilizzate durante la sparatoria. I militari hanno proceduto al sequestro dei bossoli per svolgere le analisi balistiche necessarie.

Le testimonianze raccolte indicano la presenza di quattro persone coinvolte nell’azione, che si trovavano su due scooter distinti. Questo dato conferma la natura organizzata del raid a fuoco, che ricorda episodi passati nei quali gruppi armati hanno usato mezzi a due ruote per spostarsi rapidamente e colpire in zone residenziali.

Indagini in corso e raccolta di prove sul territorio

I carabinieri stanno lavorando alla ricostruzione dell’accaduto attraverso le immagini di videosorveglianza private presenti nelle vicinanze di via J.M. Escrivà. Il numero limitato di telecamere pubbliche nella zona rende essenziale consultare filmati di negozi o abitazioni. Questa attività potrebbe fornire dettagli importanti, come la dinamica degli spostamenti degli aggressori e l’identificazione dei mezzi usati.

L’analisi dei bossoli permetterà di risalire, tramite il confronto balistico, alle armi usate e di verificare un’eventuale correlatione con altre sparatorie o episodi simili. Le indagini punteranno anche a individuare i possibili motivi del raid, collegandolo a schermaglie fra clan o a vendette interne.

La presenza sul posto di testimoni diretti e di persone che hanno percepito il rumore degli spari resta fondamentale per acquisire una descrizione più precisa degli autori e per comprendere il flusso degli eventi subito prima e dopo la sparatoria.

L’attenzione degli inquirenti si concentra dunque sia sull’aspetto tecnico delle prove raccolte che sulla rete di informazioni che possono emergere dalla popolazione di pianura, zona da sempre attenzionata per queste tensioni criminali.

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