nuovo centro studi presentato a roma per sostenere la produttività delle mPMI italiane

nuovo centro studi presentato a roma per sostenere la produttività delle mPMI italiane

ProduttivItalia, lanciato a Roma, promuove un modello innovativo di produttività per le micro, piccole e medie imprese italiane, coinvolgendo istituzioni, università come Sapienza e Bologna e esperti nazionali.
Nuovo Centro Studi Presentato Nuovo Centro Studi Presentato
Il 14 maggio a Roma è stato inaugurato ProduttivItalia, un centro studi indipendente dedicato a migliorare la produttività delle micro, piccole e medie imprese italiane attraverso innovazione, ricerca e supporto concreto a imprese e istituzioni. - Gaeta.it

Il 14 maggio a Roma è stato lanciato ProduttivItalia, un centro studi indipendente con l’obiettivo di riportare al centro del dibattito pubblico il tema della produttività delle micro, piccole e medie imprese italiane. Nato per affrontare una questione che riguarda tanto l’economia quanto la società, questo nuovo organismo punta a promuovere un modello che supera la semplice efficienza produttiva, includendo innovazione, riorganizzazione e impatto sociale. All’evento hanno partecipato rappresentanti istituzionali, accademici ed esperti del mondo economico.

La presentazione e gli interventi istituzionali

La cerimonia di inaugurazione di ProduttivItalia si è svolta nella sala stampa della Camera dei Deputati. L’onorevole Giulio Centemero, capogruppo Lega in commissione finanze, ha sottolineato come la produttività rappresenti un problema che coinvolge principalmente le piccole imprese. Ha evidenziato il ruolo cruciale dell’innovazione in questo scenario, specie in un momento storico segnato dalla rivoluzione industriale dell’intelligenza artificiale, un fenomeno che riguarda da vicino tutte le aziende italiane.

Parole del presidente marco travaglini

Marco Travaglini, presidente del centro, ha definito la produttività il principale problema sociale del paese, mettendo in luce come molte imprese restino escluse dalle dinamiche di innovazione per mancanza di strumenti, formazione e reti di supporto. ProduttivItalia è nato per dare risposte concrete, attraverso studi, dati e modelli operativi mirati a colmare questo gap.

Il senatore Antonio Misiani, responsabile economia e finanze del Pd, ha apprezzato l’approccio integrato del centro, capace di collegare il lavoro di campo con un’analisi approfondita delle dinamiche produttive. Ha ricordato la distanza ancora presente tra mondo accademico e imprese, che spesso affrontano difficoltà quotidiane legate alla bassa produttività. Questo progetto potrebbe rappresentare un ponte tra queste realtà, portando risultati che la politica dovrà considerare.

Tra i presenti anche due membri del comitato scientifico: Ludovico Bullini Orlandi, professore associato all’università di Bologna, e Alessandro Pajewski, direttore generale della Fondazione Gran Sasso Tech di L’Aquila.

Un modello di produttività che va oltre il tradizionale concetto di efficienza

ProduttivItalia si propone di interpretare la produttività come una sfida sociale da affrontare su più fronti. La crescita delle micro, piccole e medie imprese passa attraverso l’adozione di modelli innovativi, la riorganizzazione delle strutture operative e l’interazione con il terziario avanzato, un settore in grado di fornire servizi tecnologici e conoscitivi ad alto valore aggiunto.

Il centro ha già avviato cinque progetti di ricerca, collaborando con importanti università italiane, per indagare temi chiave come il rapporto tra produttività e benessere, l’organizzazione del lavoro nelle piccole imprese, l’impatto delle tecnologie digitali e la sicurezza sul lavoro. Questi studi mirano a costruire una base solida su cui sviluppare soluzioni pratiche e replicabili nelle diverse realtà territoriali.

Esempi di ricerca in collaborazione con università italiane

Un esempio di ricerca è quello condotto insieme al Politecnico di Milano, che analizza come l’adozione delle tecnologie digitali influisca sulle prestazioni delle mPMI. Altro progetto con l’università di Bologna indaga le dinamiche organizzative, con particolare attenzione all’inserimento dei nuovi dipendenti e al clima lavorativo. Il Gran Sasso Science Institute studia invece l’interazione fra produttività e contesti socio-economici regionali, mentre l’università Sapienza di Roma si concentra sul legame fra sicurezza sul lavoro e rendimento delle imprese. Infine, l’università della Tuscia valuta l’impatto di iniziative di innovazione come “100 IDEE” per lo sviluppo sostenibile delle piccole imprese.

Il comitato scientifico e gli esperti coinvolti

Alla guida del centro ProduttivItalia un comitato scientifico formato da accademici, professionisti e imprenditori con esperienze nazionali e internazionali. Tra i nomi più rilevanti ci sono Gabriele Ferrieri, presidente di ANGI e Forbes top 100 under 30; Francesco Napoli, docente di ingegneria chimica alla Sapienza; e Danilo Broggi, presidente del centro per la cultura d’impresa e già a capo di Confapi.

Alessandro Pajewski e Ludovico Bullini Orlandi apportano il loro contributo dal Gran Sasso Tech e dall’università di Bologna. Alessandro Giudici, full professor a Londra, e Alessandra Faggian, professoressa al Gran Sasso Science Institute, completano il team scientifico. Anche Villy de Luca, responsabile globale del trading per Squarepoint Capital, e Marco Travaglini, presidente del centro e CEO di Mama Industry, partecipano al gruppo.

L’insieme di queste competenze garantisce una visione ampia e articolata, in grado di affrontare la complessità delle tematiche legate alla produttività delle micro e piccole imprese, con attenzione al contesto nazionale e agli stimoli internazionali.

Produttivitalia, una risorsa per imprese e politica

ProduttivItalia non nasce come semplice osservatorio ma come strumento di supporto attivo per imprese e istituzioni. Vuole diventare un punto di riferimento per chi opera nel mondo produttivo, offrendo dati e analisi che possano indirizzare scelte e interventi concreti.

La presentazione ha ribadito l’importanza di un approccio nuovo e pragmatico verso la crescita economica delle mPMI, un tema che resta una sfida aperta per l’Italia. Le attività del centro si sviluppano intorno a studi scientifici e ricerche sul campo, con l’obiettivo di fornire risposte valide in tempi rapidi e capaci di coinvolgere le diverse realtà del territorio.

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