Pozzuoli sta rivedendo l’organizzazione delle sue aree di emergenza per eventi sismici. Il sindaco Luigi Manzoni ha annunciato la preparazione di un’ordinanza per attivare due nuovi hub, finanziati grazie a fondi specifici, uno in via Celle e l’altro in via Artiaco. L’obiettivo è garantire punti di raccolta più vicini ai residenti, specie dopo le lamentele riguardo al centro d’accoglienza attuale, situato al PalaTrincone di Monteruscello.
La critica della cittadinanza verso il centro di accoglienza a monteruscello
Molti abitanti di Pozzuoli hanno espresso malcontento riguardo al centro di raccolta attuale, allestito al PalaTrincone. Questo punto si trova infatti lontano dal centro della città, il che rende difficile l’arrivo per anziani e famiglie con bambini piccoli. Durante gli sciami sismici, che portano gli abitanti a lasciare le proprie case per stare all’aperto, la distanza diventa un ostacolo concreto. Le persone vorrebbero invece avere un luogo sicuro più vicino alle loro abitazioni, che consenta un accesso rapido e semplice.
Il sindaco Manzoni, intervenendo sulla questione, ha riconosciuto queste difficoltà. Ha puntualizzato che “sono già state attivate navette per facilitare gli spostamenti verso Monteruscello”, ma si sta lavorando per creare nuovi hub permanenti dentro la città. La volontà è offrire punti di raccolta utili per qualunque calamità naturale, sempre accessibili e organizzati con attenzione alle esigenze della popolazione.
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I nuovi hub e la riorganizzazione delle aree di emergenza a pozzuoli
Le due nuove aree per l’emergenza terremoti saranno realizzate lungo via Celle e via Artiaco. Questi luoghi diventeranno punti fissi per la raccolta e l’assistenza, pronti a operare in caso di necessità. L’idea è mantenere una soluzione stabile che possa essere utilizzata in modo rapido e senza complicazioni burocratiche.
Il sindaco ha sottolineato che la pianificazione deve rispettare regole precise. Le esigenze della comunità sono importanti, ma i piani d’intervento devono seguire linee guida condivise e testate, spesso derivanti da documenti di protezione civile e piani legati al fenomeno del bradisismo, diffuso proprio nella zona. Questi piani prevedono la collocazione di hub, punti di emergenza e modalità di trasferimento che servono a minimizzare rischi e disagi.
Manzoni ha ricordato che “non sempre si possono prendere decisioni basandosi solo sulle richieste immediate della popolazione”. Serve un equilibrio tra urgenze reali e possibilità concrete, sempre con il coordinamento degli enti preposti e secondo le procedure stabilite.
Le parole del sindaco sullo stato di emergenza e la gestione del rischio ai campi flegrei
Il sindaco ha commentato anche la recente sospensione dell’introduzione dello stato di emergenza proposto dal ministro Musumeci per l’area dei Campi Flegrei. Manzoni ha evitato giudizi affrettati ma ha chiarito che “dichiarare una situazione di emergenza richiede parametri specifici e conferme tecniche dalla protezione civile, che al momento non si sono materializzate”.
Più che la dichiarazione in sé, il sindaco invita a concentrarsi sull’accordo con il governo riguardo al supporto economico e operativo per le attività di controllo e prevenzione sul territorio. Serve un incremento delle risorse e una semplificazione delle procedure, così da poter intervenire velocemente se necessario, ma rispettando i criteri stabiliti dalle autorità competenti.
Le scelte in questo ambito hanno un impatto diretto sulla sicurezza della comunità. La gestione degli eventi sismici e del bradisismo richiede monitoraggio costante e un’organizzazione precisa degli interventi, per tutelare gli abitanti di Pozzuoli e dei Campi Flegrei.