Nel cuore delle Mainarde, tra paesaggi montani e il lago di Castel San Vincenzo, si sta modificando il volto del turismo locale con l’arrivo di nuove strutture ricettive. Nel contempo, rimangono vive le polemiche sull’ampliamento della centrale idroelettrica Enel nel Parco nazionale del Matese, un tema che coinvolge ambiente, storia e sviluppo territoriale.
Nuovi bungalow palafitta per un turismo immerso nella natura delle mainarde
Nella mattina del 20 giugno 2025, Castel San Vincenzo ha visto l’apertura di bungalow lungolago, progettati con uno stile che ricorda le palafitte antiche. Questi nuovi alloggi non nascono semplicemente come posti per dormire, ma come spazi da vivere in mezzo alla natura, tra il verde intenso e il silenzio delle montagne. La loro posizione lungo il lago caratterizza l’offerta come alternativa al turismo tradizionale di massa, puntando su un modello più rilassato e sostenibile, ideale per chi cerca tranquillità e contatto con l’ambiente.
La struttura richiama chi desidera prendere una pausa dallo stress quotidiano e godere del paesaggio naturale senza rinunciare a un comfort essenziale. Questi bungalow lungolago si inseriscono in un contesto di turismo lento, che guarda con attenzione alla conservazione degli ecosistemi circostanti, nel rispetto dell’area protetta. Lontani dalla frenesia delle località balneari, rappresentano un’occasione di soggiorno per chi vuole scoprire la natura e la cultura della Valle del Volturno.
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La valle del Volturno, patrimonio di storia benedettina e candidati all’Unesco
L’intera area della Valle del Volturno è ricca di tracce e luoghi medievali risalenti all’epoca altomedievale. Questi insediamenti hanno un valore che supera i confini locali, tanto da essere inseriti nel 2025 dal ministero della Cultura tra le candidature italiane per l’iscrizione patrimonio Unesco, con la denominazione “Insediamenti benedettini altomedievali in Italia”. La presenza di abbazie, chiese e altri complessi religiosi racconta una storia che si è sviluppata lungo secoli, testimoniando l’importanza della tradizione benedettina nella formazione culturale ed economica della regione.
Non a caso, questi beni sono sotto la tutela del Parco nazionale del Matese , un’area protetta che coniuga ambienti naturali pregiati e siti storico-artistici. La Valle del Volturno rappresenta dunque un patrimonio doppio: paesaggistico e culturale. Visitare questo territorio significa immergersi in un passato ricco, lontano ma ancora percepibile nelle strutture storiche e nell’organizzazione del territorio, che oggi cerca modi nuovi per valorizzarsi.
Il progetto Enel e la controversia sull’ampliamento della centrale idroelettrica
Nel contesto del Pnalm, si inserisce la questione del progetto di ampliamento della centrale idroelettrica di proprietà Enel, situata nei pressi della montagna di Pizzone. Questo progetto punta a incrementare la potenza della struttura aggiungendo fino a 150 megawatt, una riduzione rispetto alle prime proposte più ambiziose. Tuttavia, dopo una lunga fase di dibattito e rielaborazioni, dal ministero dell’Ambiente non si registrano aggiornamenti ufficiali da quasi un anno, mentre le pratiche sembrano rallentate difronte ad altre priorità amministrative.
Le associazioni di cittadini e i comitati contrari non hanno smesso di manifestare preoccupazione e opposizione. Il principale punto di dissenso riguarda l’impatto ambientale e paesaggistico che l’ampliamento potrebbe causare, soprattutto in un’area protetta e di grande valore storico. Gli attivisti locali ribadiscono il loro no alla realizzazione dell’opera in questa zona, sottolineando la necessità di salvaguardare intatti tanti elementi naturali e culturali della valle. Il confronto tra sviluppo energetico e salvaguardia ambientale rimane al centro del dibattito pubblico.
Il ruolo del parco nazionale del Matese e le sfide per il territorio
Il Parco nazionale del Matese si conferma un ambiente complesso e delicato, dove natura, storia e interessi economici si intrecciano. La gestione delle risorse e delle infrastrutture, come la centrale idroelettrica, richiede decisioni che spesso implicano conflitti tra diverse istanze. La Valle del Volturno, con le sue bellezze paesaggistiche e i siti storici, rappresenta un’area sensibile da cui partire per un modello di sviluppo territoriale che tenga conto della tutela ambientale.
Allo stato attuale, senza risposte certe dal ministero, i progetti di ampliamento restano sospesi ma sempre sotto osservazione, mentre l’attenzione verso iniziative come il turismo lento con i nuovi bungalow testimonia un’azione parallela rivolta a valorizzare senza disturbo l’area. Restano aperte le discussioni sul futuro della valle e sulle possibilità di conciliare le esigenze energetiche con la conservazione di un patrimonio di grande valore.