Nuovi arrivi in Italia di connazionali dall'Iran: partenze da teheran e percorsi via azerbaijan e altri paesi vicini

Nuovi arrivi in Italia di connazionali dall’Iran: partenze da teheran e percorsi via azerbaijan e altri paesi vicini

La Farnesina e le ambasciate italiane coordinano il rimpatrio di connazionali dall’Iran e altri paesi del Medio Oriente, organizzando viaggi via terra e voli charter per garantire assistenza e sicurezza.
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La Farnesina coordina il rimpatrio di connazionali dall’Iran verso l’Italia tramite diverse rotte e ambasciate, garantendo assistenza e sicurezza in una situazione complessa e in continua evoluzione. - Gaeta.it

Il flusso di connazionali che lasciano l’Iran per rientrare in Italia procede con nuove partenze coordinate dall’ambasciata italiana a teheran. Dopo il primo gruppo di 34 persone, un secondo contingente di 24 uomini, donne e bambini ha intrapreso il viaggio verso il confine con l’azerbaijan nelle ore mattutine di oggi. L’organizzazione delle operazioni di rimpatrio coinvolge più frontiere e paesi confinanti, con un’attività intensa della Farnesina per garantire assistenza e sicurezza durante queste traversate.

Partenza e viaggio dal cuore di teheran verso astara, un corridoio delicato

Questa mattina, 24 connazionali, tra cui famiglie e singoli, hanno lasciato teheran con destinazione astara, città al confine tra iran e azerbaijan. Le operazioni sono state seguite passo passo dall’ambasciata italiana a teheran che ha fornito supporto concreto per facilitare le procedure burocratiche e logistiche. Tra loro, anche una madre iraniana con un bambino di 18 mesi, la cui situazione ha ricevuto attenzione particolare. La donna è la compagna di un medico di parma che da tempo cerca di far uscire la propria famiglia dall’iran, chiedendo l’intervento delle autorità italiane.

Il viaggio si è protratto per circa nove ore con un’attesa notevole alla frontiera, dovuta ai controlli e alla gestione delle pratiche di transito tra i due stati. Al passaggio in azerbaijan, i connazionali sono stati accolti dal personale dell’ambasciata italiana a baku, che ha organizzato il trasferimento verso l’aeroporto della capitale azera. Qui, in attesa dei voli di ritorno verso l’italia, il gruppo ha potuto contare su un’assistenza costante.

Possibili nuovi convogli e vie alternative: una rete estesa di sicurezza

Secondo le informazioni diffuse da fonti ufficiali della Farnesina, un ulteriore gruppo potrebbe partire da teheran già lunedì, evidenziando una pianificazione continua del rimpatrio. La crisi in iran ha spinto molti connazionali a cercare vie d’uscita anche attraverso altri paesi confinanti, come armenia, turchia e turkmenistan.

Proprio oggi, un connazionale assistito dall’ambasciata italiana ad ashgabat è riuscito ad attraversare la frontiera del turkmenistan. L’uomo dovrebbe rientrare in italia domani mattina, mostrando la varietà delle rotte utilizzate per lasciare la regione iraniana in sicurezza. Questi percorsi alternativi rappresentano un’opportunità supplementare per chi si trova in situazioni di difficoltà e necessita di lasciare subito il paese.

L’organizzazione delle partenze non si limita al solo medio oriente: la Farnesina ha infatti attivato un volo charter in partenza da sharm el sheikh, in egitto, previsto per il 22 giugno, destinato a collegare i connazionali presenti in israele direttamente a verona. Anche questa misura rientra nelle operazioni di assistenza e rimpatrio su vasta scala, pensate per coprire diverse situazioni geografiche.

Il ruolo dell’ambasciata italiana e la gestione delle emergenze in regione

La gestione delle partenze e degli arrivi è affidata a una rete di ambasciate italiane presenti nei paesi coinvolti, in particolare a teheran, baku, ashgabat e sharm el sheikh. Questi uffici hanno il compito di assistere personalmente i cittadini italiani, fare da interlocutori con le autorità locali e organizzare i trasferimenti verso gli aeroporti di riferimento. L’impegno è sempre rivolto a ridurre i tempi di attesa e garantire la sicurezza dei viaggiatori.

Le operazioni richiedono un costante monitoraggio della situazione politica e delle condizioni alle frontiere, costantemente soggette a cambiamenti e restringimenti. Le attese ai confini possono durare molte ore e in qualche caso i viaggi si svolgono sotto forti stress per le famiglie coinvolte.

La farnesina segue i richieste e pianifica nuove partenze

La Farnesina tiene traccia delle richieste dei connazionali che vogliono lasciare la regione, valutando di volta in volta la fattibilità di nuove partenze via terra o tramite voli charter. Ulteriori iniziative verranno pianificate in base alle condizioni sul campo e alle possibilità di collegamenti aerei. In questa fase le risposte operative devono essere rapide, perché molti si trovano in situazioni di urgenza, spesso isolate dai canali di comunicazione tradizionali.

Con il coordinamento delle ambasciate e l’appoggio dei servizi consolari in più paesi, la Farnesina tenta di mantenere una linea di assistenza continua per chi è bloccato o vuole tornare in italia dal medio oriente. In questo contesto, si moltiplicano le partenze e l’organizzazione si deve adattare giorno dopo giorno agli sviluppi sul terreno, in un quadro fatto di fughe, lunghi viaggi e attese difficili per molti connazionali.

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