Nuove strategie per rigenerare fuorigrotta tra architettura, arte e sostenibilità dal primo workshop 'oltre il limite'

Nuove strategie per rigenerare fuorigrotta tra architettura, arte e sostenibilità dal primo workshop ‘oltre il limite’

Il quartiere di Fuorigrotta a Napoli si prepara al workshop “Oltre il limite” nella Mostra d’Oltremare, unendo architettura, arte e sostenibilità per rilanciare spazi pubblici e coinvolgere la comunità locale.
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Il quartiere di Fuorigrotta a Napoli ospita dal 8 all'11 maggio il workshop "Oltre il limite", un evento partecipato che unisce architettura, arte, paesaggio e sostenibilità per rilanciare il territorio attraverso il coinvolgimento della comunità e delle istituzioni. - Gaeta.it

Il quartiere di fuorigrotta a napoli si prepara a una serie di interventi che combinano architettura, paesaggio, arte e sostenibilità per un rilancio del territorio. Dal prossimo 8 all’11 maggio, nella sala italia della mostra d’oltremare, si svolgerà il workshop “oltre il limite”, il primo momento di progettazione partecipata che coinvolge cittadini, esperti e istituzioni. L’obiettivo è trasformare fuorigrotta in un luogo in cui natura e cultura si intrecciano in modo più intenso, offrendo spazi adatti allo sport e al tempo libero.

Il workshop “oltre il limite” e il coinvolgimento della comunità di fuorigrotta

Questo workshop nasce da un’analisi approfondita che ha coinvolto più di 250 interviste ai residenti e agli attori della comunità locale. Il lavoro di ascolto è stato condotto dalla fondazione dell’ordine degli architetti di napoli e provincia , in collaborazione con il dipartimento di architettura Federico II e la municipalità 10 del comune di napoli. L’indagine ha evidenziato una richiesta chiara: la mostra d’oltremare e il quartiere devono diventare un luogo dove natura, cultura e spazi di aggregazione convivano con armonia.

Durante i quattro giorni, quaranta relatori si confronteranno su cinque tavoli tematici, toccando argomenti cruciali come l’architettura, il paesaggio, l’arte, la sostenibilità energetica e digitale, e l’inclusione sociale. Questo dibattito articolato mira a individuare soluzioni condivise per lo sviluppo urbano e sociale di fuorigrotta. L’evento rappresenta uno spazio democratico per dialogare, raccogliere idee e costruire proposte fattibili su temi che riguardano direttamente chi vive e frequenta il quartiere.

Contributi istituzionali e partnership strategiche per il rilancio del territorio

Il lavoro del workshop gode del patrocinio e del sostegno di numerosi enti pubblici e privati. Tra i promotori principali figurano la regione campania – direzione generale governo del territorio, la mostra d’oltremare e l’ordine degli architetti ppc di napoli e provincia. Tanti altri collaboratori hanno portato il loro contributo: l’assessorato all’urbanistica del comune di napoli, l’etsab – escola tècnica superior d’arquitectura de barcelona, docomomo italia, aniai campania, la fondazione dell’ordine degli ingegneri di napoli e federcostruzioni.

Questi rapporti tra istituzioni e organismi tecnici dimostrano un interesse condiviso per dare risposte concrete a scuole, associazioni e cittadini del quartiere. Questa rete mette a disposizione competenze multidisciplinari che spaziano dall’urbanistica all’ingegneria, dalla cultura al digitale, e che lavorano insieme per considerare ogni aspetto territoriale. Le sinergie permettono di affrontare criticità storiche di fuorigrotta, con interventi pensati per valorizzare spazi pubblici, migliorare la qualità ambientale e facilitare l’accesso a servizi culturali e ricreativi.

Programma e ospiti del workshop con focus su arte urbana e architettura provocatoria

La manifestazione prenderà il via l’8 maggio alle 10 con i saluti di autorità come maria caputo , vincenzo corvino , lorenzo capobianco , bruno discepolo e laura lieto . Questa apertura ufficiale lancerà un percorso di confronto e proposte.

L’arte urbana sarà protagonista nel pomeriggio con la conferenza di franz cerami su “luci della città. lighting flowers e locus amoenus”. Il 9 maggio si discuterà di “napoli explosion” insieme a mario amura, mentre nel pomeriggio si affronterà il tema “l’architettura è pericolosa” con interventi su progetti come brin69, una proposta che sta suscitando attenzione per il suo approccio non convenzionale. Mario ferrara guiderà un laboratorio di fotografia, invitando i partecipanti a esplorare e reinterpretare con lo sguardo i luoghi di fuorigrotta attraverso l’obiettivo.

L’evento coinvolge anche artisti selezionati da inward, osservatorio nazionale sulla creatività urbana, tra cui vittorio valiante, andreina moriello , kaf, nsn997 e luca eno trimaldi. Questi protagonisti dell’arte contemporanea garantiranno un’offerta culturale di livello e aggiornata, con interventi reali sul territorio in grado di stimolare la partecipazione e il legame con lo spazio urbano.

Riflessioni sul rapporto tra architettura, arte e comunità

Le giornate del workshop rappresentano una vera e propria occasione per riflettere sul rapporto tra architettura, arte e comunità, offrendo un modello di partecipazione aperto a tutti. I lavori in corso potranno indirizzare le scelte di chi cura il futuro di fuorigrotta con idee concrete e testimonianze dirette.

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