Nuove restrizioni per le auto diesel euro 5 nel bacino padano dal 20 ottobre 2025

Nuove restrizioni per le auto diesel euro 5 nel bacino padano dal 20 ottobre 2025

Dal 20 ottobre 2025 il Bacino Padano, compreso il Veneto, vieta l’uso dei diesel Euro 5 nei giorni feriali per ridurre l’inquinamento, con incentivi e strumenti come il Sistema Move-In per i proprietari.
Nuove Restrizioni Per Le Auto Nuove Restrizioni Per Le Auto
Dal 20 ottobre 2025 il Veneto e altre regioni del Bacino Padano limiteranno la circolazione delle auto diesel Euro 5 per ridurre l'inquinamento, con orari e periodi specifici, mentre si cercano soluzioni per bilanciare ambiente e mobilità. - Gaeta.it

Dal 20 ottobre 2025 scattano nuove limitazioni per le automobili diesel Euro 5 nelle regioni del Bacino Padano, tra cui il Veneto. Il divieto riguarda l’uso dei veicoli diesel Euro 5 dalle 8 alle 18, dal lunedì al venerdì, esclusi i periodi di allerta arancio o rossa, nella stagione che va dal 1° ottobre al 30 aprile. La misura è stata introdotta per ridurre l’inquinamento dell’aria, un problema noto in questa vasta area compresa tra Veneto, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.

Il piano regionale per la tutela e il risanamento dell’atmosfera e le nuove disposizioni

Il nuovo Piano Regionale per la Tutela e il Risanamento dell’Atmosfera è stato illustrato dall’assessore Gianpaolo Bottacin a Province e Comuni in occasione del Comitato regionale di Indirizzo e Sorveglianza. Trattandosi di una norma nazionale, la Regione Veneto è tenuta a recepire questa regolamentazione, che impone il blocco obbligatorio delle auto diesel Euro 5 nel periodo autunno-inverno, cioè dal primo ottobre alla fine di aprile. L’area coinvolta fa parte del Bacino Padano, una delle zone più critiche per la qualità dell’aria in Italia, soggetta a interventi ben più lontani nel tempo, che durano ormai da quindici anni.

Il blocco riguarda gli orari dalle 8 alle 18, nei giorni feriali. Tuttavia, questa restrizione diventa più rigida nei casi di allerta arancio o rossa per l’inquinamento, quando le limitazioni si estendono ad altri giorni e fasce orarie. Il provvedimento mira a contenere i livelli di polveri sottili e altri agenti inquinanti prodotti dagli scarichi dei veicoli diesel più vecchi, spesso responsabili dell’inquinamento dell’aria nelle città e nelle zone industriali del nord Italia.

L’impatto sulla mobilità e le soluzioni per i proprietari di auto euro 5 diesel

Il divieto implicato da questa normativa non piace ai possessori di auto diesel Euro 5, veicoli immatricolati tra il 2009 e il 2015, che ora devono limitare l’uso dei loro mezzi durante i mesi più freddi. L’assessore Bottacin ha ammesso le difficoltà di questa restrizione sui cittadini, sottolineando però le ragioni ambientali alla base del provvedimento.

Per venire incontro a chi si trova nella condizione di dover limitare la mobilità, la Regione ha introdotto alcuni strumenti come il Sistema Move-In. Questo sistema permette ai veicoli più datati di circolare entro certi limiti di chilometraggio, bilanciando le esigenze ambientali con quelle degli automobilisti. È una via di mezzo che cerca di non penalizzare troppo i proprietari di auto più vecchie.

Negli ultimi sei anni il Veneto ha anche promosso incentivi economici per chi sceglie di sostituire le vecchie auto diesel con modelli più recenti e meno inquinanti. Questi contributi, a volte consistenti, mirano a favorire il ricambio del parco auto regionale. Per l’autunno 2025 è previsto un nuovo bando che offrirà ulteriori finanziamenti per incentivare la sostituzione dei veicoli più inquinanti, sostenendo così una mobilità più pulita.

I negoziati con il governo e possibili modifiche alle norme attuali

La misura, seppur obbligatoria, ha aperto un confronto tra Regione Veneto e governo centrale. I rappresentanti regionali hanno evidenziato al governo la complessità e il disagio che il blocco degli Euro 5 diesel impone ai cittadini. Tra l’altro, i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni ottenuti da questa restrizione sono ritenuti piuttosto limitati rispetto all’impatto che ha sulla mobilità di molti.

Il Veneto ha sottoposto al governo la possibilità di sostituire o integrare questa limitazione con altre misure strutturali già finanziate dalla Regione con oltre 100 milioni di euro destinati a interventi di miglioramento ambientale nei prossimi quattro anni. Queste soluzioni alternative potrebbero garantire un più efficace abbassamento dell’inquinamento senza aggravare troppo l’accesso ai mezzi di trasporto.

Dialogo istituzionale in corso

In questo momento i Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture stanno valutando le richieste di revisione della normativa, ipotizzando modifiche alla legge statale. La situazione resta fluida, ma la volontà di costruire un equilibrio tra tutela dell’aria e esigenze dei cittadini appare centrale nel dialogo istituzionale.

Change privacy settings
×