Nuove regole per installare case mobili e caravan nei campeggi semplificano il turismo all’aperto

Nuove regole per installare case mobili e caravan nei campeggi semplificano il turismo all’aperto

Il decreto del Consiglio dei Ministri semplifica l’autorizzazione paesaggistica per l’installazione di case mobili e caravan in campeggi, favorendo investimenti e sviluppo del turismo all’aperto nel rispetto dei vincoli ambientali.
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Il decreto semplifica l’autorizzazione paesaggistica per l’installazione di case mobili e caravan in campeggi, facilitando l’ampliamento delle strutture turistiche all’aperto senza nuovi permessi, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. - Gaeta.it

L’arrivo di un decreto del consiglio dei ministri modifica le norme che regolano l’installazione di case mobili e caravan all’interno di campeggi e strutture turistiche all’aperto. Il cambiamento interessa soprattutto l’autorizzazione paesaggistica, un iter che spesso rallentava progetti e investimenti nel settore turistico. La novità punta a facilitare l’inserimento di alloggi mobili nelle strutture già autorizzate, eliminando alcuni passaggi burocratici.

Semplificazioni nell’autorizzazione paesaggistica per strutture turistiche all’aperto

Il decreto ridefinisce l’elenco degli interventi soggetti o esclusi da autorizzazione paesaggistica, aggiornando le disposizioni contenute nel DPR 31 del 2017. Per la prima volta, questo ha effetti concreti sul modo in cui campeggi e villaggi turistici possono ampliare le proprie offerte ricettive. In pratica, l’installazione di case mobili, caravan o autocaravan utilizzate come posti letto aggiuntivi in aree già autorizzate non richiederà più il singolo permesso delle sovrintendenze.

Il regime semplificato si applica solo a strutture prive di collegamenti fissi al suolo, facilmente removibili e installate in spazi con utenze elettriche, idriche e fognarie autorizzate. L’eliminazione dell’obbligo di autorizzazione aiuta a ridurre tempi e costi, soprattutto per progetti di ampliamento temporaneo o stagionale, rispettando però vincoli paesaggistici ed ambientali. Anche l’aspetto estetico originale dei luoghi deve restare invariato.

Condizioni tecniche per installazioni mobili

La norma stabilisce condizioni precise per poter usufruire dell’esenzione dall’autorizzazione paesaggistica. Le case mobili e i caravan devono restare all’interno di strutture già regolarmente autorizzate. La presenza delle utenze di base è fondamentale perché l’installazione non solo sia pratica ma anche conforme alle norme sanitarie e di sicurezza.

Le strutture non possono avere fissaggi permanenti al terreno; devono poter essere spostate senza danneggiare suolo o ambienti circostanti. Inoltre, chi gestisce questi “posti letto” è tenuto a rimuoverli quando l’attività ricettiva si chiude definitivamente. In sostanza, si tratta di equiparare queste nuove installazioni a semplici manutenzioni o sostituzioni senza modifiche strutturali stabili, confermando il carattere temporaneo delle sistemazioni turistiche.

Impatto diretto sulla ripresa e sviluppo del turismo all’aperto in italia

Il settore turistico può trarre benefici immediati dal decreto. La semplificazione amministrativa facilita l’espansione delle offerte ricettive mobili, fondamentali per chi lavora in spazi aperti come campeggi o villaggi, senza dover affrontare lunghe procedure burocratiche. Questa maggiore libertà operativa permette, per esempio, l’acquisto e l’installazione rapida di alloggi destinati ai turisti, rispondendo ai picchi stagionali della domanda.

Va sottolineato che molti finanziamenti pubblici e fondi perduti destinati alle imprese turistiche sono spesso vincolati all’acquisto di attrezzature come case mobili. Ora, senza l’obbligo di nuove autorizzazioni paesaggistiche, l’accesso a queste risorse diventa più agevole, sostenendo investimenti e aggiornamento delle strutture. La modifica normativa incoraggia così forme di turismo “en plein air” seguite da un numero crescente di visitatori.

L’effetto delle nuove regole sul mercato turistico

Finora, la lentezza delle concessioni spesso bloccava iniziative imprenditoriali destinate a migliorare l’offerta turistica all’aria aperta. Finalmente, le nuove regole permettono di arrivare sul mercato con più elasticità, mantenendo attenzione alla tutela del paesaggio.

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