Il trasporto e l’installazione delle bobine di fune in acciaio segnano una fase decisiva per la funivia del gran sasso d’Italia. Nel comune dell’aquila, l’intervento punta a sostituire le vecchie funi e a ripristinare l’impianto che collega fonte cerreto a campo imperatore. I lavori, partiti con l’arrivo delle grandi bobine, mirano a consegnare a breve un’infrastruttura affidabile per il turismo e la mobilità montana.
Le nuove funi e la logistica del trasporto
Nella mattina del 26 maggio 2025, a fonte cerreto, sono giunti due tir con le prime due bobine di fune in acciaio destinate alla sostituzione sulla funivia del gran sasso. Ogni bobina pesa 62 tonnellate, misura oltre 3 chilometri di lunghezza e ha un diametro di circa 57 millimetri. Le dimensioni imponenti implicano una logistica complessa che ha coperto un lungo tragitto.
Tragitto e sicurezza nella consegna
Le bobine sono partite dai cantieri svizzeri il 19 maggio. Hanno attraversato la penisola italiana, con l’ultimo tratto che ha attraversato la zona di bussi e la suggestiva galleria della madonna d’appari a paganica, prima di raggiungere la destinazione finale. Questa catena logistica si è svolta seguendo precise misure di sicurezza.
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Il cantiere per la sostituzione delle funi è già attivo. La prima fune vecchia è stata rimossa, aprendo quindi la strada all’installazione a breve delle nuove. Complessivamente saranno quattro le nuove funi fornite da una ditta svizzera specializzata. Queste assicureranno maggiore sicurezza e durata all’impianto, che collega fonte cerreto, a 1.115 metri di quota, con campo imperatore, a 2.130 metri.
Fondi e tempistiche per l’ammodernamento
Il progetto di rinnovamento della funivia è sostenuto economicamente dal comune dell’aquila che ha destinato circa 4 milioni di euro attraverso l’avanzo di bilancio. Parallelamente, dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono arrivati ulteriori 3,5 milioni di euro. Questi fondi si concentreranno sulla revisione più ampia dell’impianto, oltre alla sostituzione delle funi.
I lavori proseguiranno fino a luglio, con l’obiettivo di aprire nuovamente la funivia nel mese di agosto. L’investimento fatto rispecchia una precisa strategia del comune: mettere subito in sicurezza una struttura chiave per la montagna dell’aquila. I tempi stretti sottolineano la volontà di non fermare oltre il collegamento turistico tra fonte cerreto e campo imperatore.
Dichiarazioni istituzionali
Il sindaco dell’aquila, pierluigi biondi, ha commentato che “questo intervento rappresenta un traguardo essenziale per restituire un servizio importante a residenti e visitatori”. Ha ringraziato diversi rappresentanti istituzionali e tecnici coinvolti nel progetto, fra cui il consigliere delegato allo sviluppo del gran sasso, luigi faccia, e il presidente del centro turistico del gran sasso, gianluca museo.
Organizzazione del servizio sostitutivo
Durante la chiusura della funivia, il centro turistico del gran sasso ha predisposto un servizio sostitutivo a partire dal 31 maggio. Si tratta di un bus navetta che collega fonte cerreto a campo imperatore in circa 30 minuti, garantendo continuità di mobilità. Questo servizio temporaneo servirà soprattutto turisti e residenti che cercano collegamenti diretti verso le vette.
Comunicazione sull’andamento lavori
Nelle prossime settimane, a fonte cerreto è previsto un incontro con la stampa. L’obiettivo è fornire dettagli sull’andamento dei lavori e spiegare i passaggi tecnici che garantiranno una riapertura in sicurezza. L’appuntamento vuole mantenere la trasparenza sulle attività e informare la popolazione su tempistiche e modalità.
Il progetto di sostituzione delle funi, finanziato e gestito dal comune con il supporto del ministero, prosegue quindi con il preciso scopo di restituire l’impianto in condizioni sicure e affidabili. Il servizio navetta rappresenta una copertura temporanea fino al ritorno della funivia, che resta un collegamento fondamentale per l’area montana.