Nuova tassa per le navi da crociera in grecia colpisce soprattutto santorini e mykonos

Nuova tassa per le navi da crociera in grecia colpisce soprattutto santorini e mykonos

La nuova tassa sulle navi da crociera mira a ridurre il sovraffollamento e l’overtourism a Santorini e Mykonos, finanziando il miglioramento delle infrastrutture e promuovendo un turismo più sostenibile nelle isole greche.
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La Grecia introduce una nuova tassa sulle navi da crociera per limitare il sovraffollamento e finanziare il miglioramento delle infrastrutture a Santorini, Mykonos e altre isole, promuovendo un turismo più sostenibile e distribuito. - Gaeta.it

Il turismo nelle isole greche ha subito un cambiamento significativo con l’introduzione di una nuova tassa per i passeggeri delle navi da crociera. Quest’ultimo sviluppa risponde all’afflusso massiccio di visitatori e all’eccessiva pressione sulle infrastrutture locali, in particolare a Santorini e Mykonos. Questa misura riflette la crescente attenzione delle autorità greche verso un controllo più rigoroso del flusso turistico e la tutela delle destinazioni più note.

Sovraffollamento e turismo di massa nelle isole di santorini e mykonos

Santorini e Mykonos sono tra le mete più ambite del Mediterraneo. Estatici panorami, vie strette dalle case imbiancate e un’offerta gastronomica legata soprattutto al pesce fresco richiamano ogni anno milioni di turisti. L’estate del 2024 ha evidenziato un picco straordinario di visitatori provenienti dalle navi da crociera. Su Santorini, solo in una giornata di agosto, sono sbarcate circa 20.000 persone. Situazioni di questo tipo mettono a dura prova l’organizzazione locale, creando code nei porti, affollamenti nei vicoli e un generale sovraccarico dei servizi pubblici.

La pressione turistica risulta ormai insostenibile per alcune delle isole più vulnerabili. La presenza di così tante persone in spazi ridotti ha generato disagi anche alla vita quotidiana degli abitanti e ha accresciuto la necessità di interventi regolatori. Inevitabilmente, questa situazione mette in discussione il modello di turismo di massa e apre alla necessità di una gestione più responsabile e sostenibile dei flussi turistici.

Dettagli della nuova tassa sulle crociere

A partire dal 1 luglio 2025, i passeggeri delle navi da crociera che attraccano negli porti greci dovranno pagare una tassa variabile in base alla stagione e alla località. In generale, questa tassa oscilla tra 1 e 5 euro per persona, a seconda della stagione. Un discorso a parte riguarda le isole di Santorini e Mykonos, dove l’imposta risulta più pesante. Qui il costo per ogni passeggero varia da 4 euro in bassa stagione fino a 20 euro nel periodo di alta stagione.

Il calcolo dei ricavi attesi si basa sul numero degli sbarcati delle precedenti stagioni. Considerando l’afflusso record di circa 1,3 milioni di croceristi solo a Santorini e Mykonos nella stagione turistica passata, le compagnie di navigazione dovranno versare complessivamente fino a 45 milioni di dollari di tasse quest’anno. Questi fondi saranno destinati al miglioramento delle infrastrutture portuali e alla gestione del turismo, obiettivi strategici per conservare la qualità dell’esperienza turistica e la sicurezza degli scali.

Scopi e strategie della tassa per limitare l’overtourism

L’adozione di questa tassa si inserisce in una strategia volta a ridurre l’affollamento estivo sulle isole più visitate e a incentivare tappa in porti meno frequentati. Per esempio, le isole del Mar Ionio, come Zante e Antipaxos, si candidano come destinazioni alternative. Anche le Cicladi meno conosciute come Milo, Sifno e Naxos offrono paesaggi e atmosfere più tranquille lontano dalle folle.

Il provvedimento mira pure a spingere i passeggeri a scegliere periodi fuori stagione per le proprie crociere, garantendo così esperienze di viaggio meno caotiche. Questo incoraggia una maggiore distribuzione del turismo lungo l’anno, look che potrebbe mitigare l’impatto ambientale e sociale. Nel mentre, i fondi raccolti dalla tassa dovranno aiutare ad ammodernare i porti, adeguare le strutture e rispondere all’aumento di visitatori, contribuendo a un modello di turismo più sostenibile e regolato.

Una mossa per la sostenibilità turistica

L’introduzione di questa tassa rappresenta un passo concreto per adattare l’accoglienza alle esigenze attuali e future delle isole greche, colpite da flussi turistici in rapida crescita ormai non più sostenibili senza misure restrittive.

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