La nascita di nuova Pescara, prevista per il primo gennaio 2027, sta sollevando parecchie preoccupazioni tra i cittadini coinvolti. Dopo la decisione di unire comuni come pescara, montesilvano e spoltore, la gente si confronta con una realtà fatta di servizi associati che non decollano come previsto. La sindaca di spoltore, chiara trulli, parla apertamente delle difficoltà che emergono e delle critiche sul percorso seguito finora. Il progetto di fusione si avvicina, ma il malcontento cresce tra la popolazione, preoccupata per possibili disservizi e per il modo in cui il processo è gestito.
Difficoltà nella fusione dei servizi: criticità emerse nel percorso verso nuova pescara
Il cammino verso la creazione di nuova Pescara si basa sulla fusione progressiva di servizi tra i comuni coinvolti. Finora, la scelta è ricaduta su cinque servizi semplici da associare entro il 2024, ma i risultati lasciano molti dubbi. chiara trulli evidenzia che, a metà 2025, i servizi di base fatichino ancora a funzionare bene insieme. Se la fase iniziale incontra questi problemi, ci si chiede cosa potrà accadere con i servizi più importanti e delicati, quelli che riguardano direttamente i cittadini nella vita quotidiana.
La preoccupazione riguarda in particolare il rapporto di vicinanza con la popolazione, fondamentale per il buon funzionamento della pubblica amministrazione a livello locale. La sindaca sottolinea che finora non si vedono risposte concrete e che la mancanza di un progetto efficace rallenta l’intero processo.
In più, circolano voci di un possibile rinvio della data di fusione al 2029. A quel punto, spoltore e montesilvano hanno richiesto alla regione abruzzo un incontro per discutere come procedere. Lo slittamento potrebbe dare tempo per rivedere modalità e organizzazione della fusione, anche se la situazione resta incerta.
Le resistenze a spoltore e il punto sulla governance comunale
Tra i tre comuni coinvolti, spoltore si mostra particolarmente critica nei confronti di nuova Pescara. Le resistenze qui sono palpabili e non derivano da questioni di campanilismo o attaccamento a posizioni politiche, tiene a precisare la sindaca trulli.
Il focus è sulla difesa delle radici storiche e della memoria della comunità locale, che a spoltore si teme possano essere sacrificate in un processo mal gestito. La sindaca fa notare che la preoccupazione principale riguarda la governance, cioè come verranno gestite le nuove funzioni associate, presto molto complesse.
Se già adesso i servizi semplici combinati non trovano una buona organizzazione, si teme che il rischio di disservizi per i cittadini cresca ancora di più. L’esercizio associato, in effetti, potrebbe pesare negativamente, portando condizioni sfavorevoli invece che vantaggi.
Per spoltore la questione non è un rifiuto a priori della fusione, ma una richiesta di maggior attenzione e una progettualità più chiara. La fase attuale manca proprio di un disegno che chiarisca benefici e modalità di gestione vere, lasciando invece passare una sensazione di improvvisazione.
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Il confronto sulle tasse e le prospettive per il cittadino di spoltore
Un aspetto che alimenta il malumore a spoltore riguarda la pressione fiscale. Qui le tasse comunali sono tra le più basse in abruzzo, e la tari risulta meno della metà rispetto a quella di pescara e montesilvano. Questo significa che le famiglie di spoltore pagano meno per i servizi attuali.
La prospettiva di una fusione porta con sé il timore concreto di un aumento dei costi, senza vantaggi tangibili nel breve periodo. La sindaca trulli spiega che per i cittadini la realtà si traduce in molti oneri, mentre i benefici faticano ad apparire chiari.
La mancata definizione di un piano di fusione che renda il progetto più interessante e vantaggioso crea quindi sfiducia. Senza un quadro programmatico solido il sistema rischia di alienare un’opinione pubblica già diffidente, soprattutto perché la fusione impatterà direttamente sulla vita quotidiana.
In attesa delle decisioni definitive sulla data e sulla gestione del processo, il dibattito rimane aperto in tutta la zona interessata, con un focus costante sui bisogni concreti dei cittadini.