Gli inquirenti della procura di Pavia hanno effettuato un nuovo sopralluogo nella villetta di via Pascoli a Garlasco, scena del delitto di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007. L’indagine, che ora coinvolge Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, punta a un esame più dettagliato degli ambienti in cui la giovane è stata uccisa. Le verifiche tecniche si sono concentrate sui luoghi che potrebbero fornire nuovi elementi ricostruttivi per il caso ancora aperto dopo quasi diciotto anni.
Sopralluogo tecnico e rilievi dettagliati all’ingresso e nel piano terra della casa
Gli esperti del Ris e del nucleo investigativo di Milano hanno lavorato per quasi sette ore all’interno della villetta, con particolare attenzione al piano terra. L’ispezione si è concentrata sul pavimento dell’ingresso dove Chiara fu colpita alle spalle, poi trascinata fino alle scale. Per acquisire dati precisi gli esperti hanno usato laser scanner per misurare ogni centimetro della superficie, osservando le tracce e i segni lasciati sulla scena.
L’obiettivo principale è stato documentare con precisione le dimensioni e le volumetrie degli spazi per ricostruire la dinamica del delitto nella fase immediatamente successiva al primo colpo inferto. Le ricerche hanno coinvolto luoghi specifici come il bagno, dove il killer potrebbe essersi lavato le mani, e la cucina, zona in cui forse si è tentato di occultare prove, come i panni utilizzati per pulirsi o l’arma del delitto, mai ritrovata.
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Rilievi con laser scanner e dettagli sulle tracce
Gli esperti hanno osservato con attenzione ogni segno nella scena del crimine, utilizzando anche tecnologie avanzate per garantire massima precisione nella raccolta dati.
Rilevamenti con drone e creazione di una mappa 3D per rivivere la scena del crimine
Il sopralluogo è stato accompagnato da una ripresa aerea con drone. Le immagini hanno servito a fotografare con estrema precisione ogni angolo della villetta dall’alto. Questi dati saranno incorporati in una mappa tridimensionale dettagliata che permetterà di posizionare virtualmente macchie di sangue, impronte digitali e suole insanguinate trovate sulla scena.
La mappa servirà a visualizzare in modo concreto dove sono presenti le evidenze e a ricostruire le traiettorie di movimenti e colpi, aiutando a rigenerare la dinamica dell’aggressione. I rilievi hanno attirato l’attenzione anche dei genitori di Chiara Poggi, presenti durante le operazioni, che vivono ancora nella casa dopo avervi fatto ritorno nel 2008, dopo i lavori di pulizia e tinteggiatura.
Importanza delle tecnologie per la ricostruzione
L’uso della mappatura 3D e del drone rappresenta un passo avanti fondamentale nelle analisi forensi del caso.
Ipotesi investigative sulla presenza di due aggressori e ruolo di andrea sempio
Gli approfondimenti mirano a verificare se più persone sono state coinvolte nel delitto. Andrea Sempio è indagato come presunto complice, anche in relazione alla presenza di un secondo Dna maschile rilevato sulle unghie della vittima. L’analisi delle prove si concentra sulle potenziali tracce lasciate sul luogo, soprattutto sulle scale dove si sarebbe trovata l’impronta palmare di Sempio.
L’ipotesi degli inquirenti è che il corpo di Chiara sia stato sollevato usando una mano, mentre l’altra si sarebbe appoggiata alla parete per mantenere l’equilibrio. Le impronte rinvenute però non mostrano tracce di sangue e non si trovano macchie o scorie sulle scale, elemento che alimenta dubbi sulla reale dinamica del trasporto della vittima all’interno della casa.
Verifiche sulla camminata del presunto assassino e analisi delle impronte sulle scale
Indagini precedenti hanno già condotto a simulazioni della camminata del colpevole sulle scale di casa Poggi. Il giudice per le indagini preliminari e i giudici dell’appello bis hanno disposto esperimenti che hanno messo in discussione il racconto fornito da Alberto Stasi, già condannato per omicidio.
I periti chiamati dalla corte hanno affermato che “è quasi impossibile salire o scendere senza sporcare le scarpe: se si fermasse al primo o al secondo gradino le probabilità di avere le suole pulite, dati i segni trovati, sono ridotte a percentuali minime.” Sullo zero gradino della scala è stata trovata un’impronta che corrisponde alla misura calzata da Stasi e non a quella di Sempio, dettagli che restano fondamentali nel corso delle indagini.
Dubbi sulle dinamiche della salita o discesa
Le analisi delle impronte hanno sollevato incertezze sulla versione fino a oggi accettata del percorso seguito durante il delitto.
Nuove prove, testimonianze e posizione legale di andrea sempio
La procura di Pavia dovrà valutare le nuove prove insieme a quelle già raccolte: la traccia di Dna sulle unghie di Chiara, l’impronta senza sangue sulle scale, e un alibi ritenuto da alcune autorità investigative poco convincente. Ogni elemento della scena viene osservato con attenzione nelle richieste di approfondimento, nello sforzo di dare una svolta al caso.
Andrea Sempio è seguito dai suoi legali, con l’avvocato Angela Taccia che ha confermato l’esistenza di diversi aspetti ancora controversi nella ricostruzione. La famiglia Poggi ha preferito mantenere un atteggiamento di calma, pur manifestando la fatica per l’attesa di una risposta definitiva. L’ispezione alla villetta di Garlasco rappresenta un nuovo capitolo in un’indagine che non si arresta neanche a distanza di quasi due decenni.