L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, continua a suscitare interesse e nuovi interrogativi. La scoperta di un’ipotetica origine diversa dell’ematoma trovato sulla coscia sinistra della vittima apre un nuovo capitolo nelle indagini. Secondo il medico legale Pasquale Mario Bacco, docente all’Università Lumsa di Roma, il segno non deriverebbe da un tacco o una scarpa, ma piuttosto dall’appoggio di una stampella. Questa revisione potrebbe spostare l’attenzione su dettagli finora trascurati nei giorni successivi al delitto.
L’esame della traccia sulla gamba di chiara poggi
Durante un’intervista rilasciata al settimanale Giallo, il professor Bacco ha affrontato il caso dell’ematoma rimasto sulla gamba della giovane vittima. La rivista, diretta da Albina Perri, ha pubblicato per la prima volta la fotografia che mostra la coscia sinistra di Chiara con un segno molto netto. Questa traccia si presenta con una forma geometrica particolare, costituita da tre pallini disposti in modo evidente.
Inizialmente si era pensato che potesse trattarsi di un’impronta lasciata dal tacco di una scarpa, ma l’osservazione dei dettagli ha portato a escludere questa ipotesi. Il segno infatti risulta incompatibile con la suola o i tacchi classici. Secondo Bacco, la configurazione dei pallini si avvicina molto a quella della punta di una stampella, che spesso ha un’estremità con piccoli elementi antiscivolo in gomma o plastica.
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Un colpo secco e mirato
La presenza di questi tre punti distinti suggerisce un contatto diretto di un oggetto del genere. Il medico legale ha specificato che si tratta probabilmente di un colpo secco, non di un calcio. Più che una ferita accidentale, la diagnosi dà l’idea di un gesto di violenza espresso con disprezzo. Chiara, probabilmente già a terra, sarebbe stata calpestata con l’uso di questo oggetto, con forza mirata a offendere.
Correlazioni tra ematoma e macchie di sangue nel salotto
Un’altra prova a sostegno di questa pista viene dalla comparazione con delle macchie di sangue individuate nel salotto della villetta dei Poggi. Gli esperti del RIS avevano descritto quelle tracce come “a lambda”, riferimento alla forma particolare che richiamerebbe l’impronta circolare riscontrata.
Il diametro di queste macchie sembra coincidere con la parte terminale di una stampella, rafforzando l’idea che lo strumento fosse presente al momento dell’aggressione e abbia toccato superfici diverse. Questo suggella un legame possibile tra il segno sull’arto della vittima e l’oggetto usato nell’abitazione quando è avvenuto il fatto.
Le analisi finora compiute hanno escluso che tali impronte possano derivare dalle calzature di Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara condannato in via definitiva. Gli inquirenti dovranno dunque approfondire se effettivamente altre persone, magari rimaste fuori dai sospetti iniziali, abbiano usato quella stampella nei momenti attorno all’omicidio.
Possibile svolta nelle indagini: chi camminava con stampella a garlasco?
I giornali che hanno dato spazio alla notizia riferiscono che nel quartiere o tra conoscenti di Garlasco circolava voce di un individuo che, nei giorni immediatamente successivi all’omicidio, si muoveva con un tutore e l’ausilio di una stampella. Questa persona non è mai risultata coinvolta nelle indagini ufficiali.
Se l’ipotesi di Bacco dovesse trovare conferma, bisognerebbe capire quale fosse il ruolo di questa persona e se abbia potuto essere presente quel giorno. Il ricordo di un incidente in bicicletta che aveva costretto all’uso della stampella potrebbe divenire una chiave per leggere diversamente i dati già raccolti.
L’attenzione ora si concentra sulle testimonianze o su informazioni riservate che possano chiarire se qualcuno ha potuto usare in modo significativo quella stampella in casa Poggi, e se l’episodio del colpo dato con l’oggetto sia compatibile con una scena di rabbia suscitata nel momento dell’omicidio.
Indagini aperte su nuovi testimoni
Il coinvolgimento di nuove figure potrebbe rivelarsi determinante per aggiungere dettagli fino ad ora sconosciuti e per definire meglio il quadro della scena del crimine.
Implicazioni criminologiche e ricostruzione del delitto
Le osservazioni del medico legale Bacco non riguardano soltanto un dettaglio tecnico. La presenza di un segno riconducibile a una stampella modifica la possibile dinamica dell’aggressione. L’idea che Chiara Poggi sia stata calpestata con un oggetto che non coincide con le scarpe di Alberto Stasi introduce un elemento nuovo molto rilevante.
Dal punto di vista criminologico, il gesto di usare una stampella per colpire una persona inerme indica un comportamento di disprezzo e volontà di infliggere danno in modo evidente. Questo aspetto apre la strada a una ricostruzione del percorso criminoso più articolata, con possibili ripercussioni anche sul profilo psicologico dell’autore.
Il segno sulla coscia diventa allora un indizio capace di arricchire la comprensione della violenza subita da Chiara e potrebbe aiutare a mettere sotto un nuovo focus eventuali soggetti presenti sulla scena ma non ancora esaminati a fondo.
La sfida ora è portare avanti indagini che chiariscano se esiste veramente questa figura con stampella legata al caso. L’apertura a questo tipo di riscontri potrebbe far luce su elementi finora oscuri.