Nuova inchiesta sul delitto di chiara poggi a garlasco: spunta un’orma misteriosa e vecchie tracce riaprono il caso

Nuova inchiesta sul delitto di chiara poggi a garlasco: spunta un’orma misteriosa e vecchie tracce riaprono il caso

La riapertura delle indagini sul delitto di Chiara Poggi a Garlasco riporta alla luce un’orma femminile e ecchimosi incompatibili con le scarpe di Alberto Stasi, mettendo in discussione la ricostruzione ufficiale.
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La riapertura delle indagini sul delitto di Chiara Poggi rivela nuove evidenze, tra cui un’orma femminile e lividi incompatibili con le scarpe del sospettato Alberto Stasi, mettendo in dubbio le conclusioni precedenti. - Gaeta.it

La riapertura delle indagini sul delitto di chiara poggi, uccisa a garlasco nel 2007, sta portando a scoperte e riscontri che mettono in discussione quanto si era deciso finora. Tra questi, torna di attualità una relazione tecnica risalente al 2009, che descrive un’orma trovata sulla scena del crimine e le ecchimosi rilevate sull’arto della vittima, elementi che potrebbero modificare la ricostruzione dell’accaduto e il coinvolgimento di chi era stato ritenuto responsabile.

L’orma scoperta sulla scena del delitto e le sue caratteristiche

Nel rapporto stilato da un perito incaricato nel 2009 dal giudice, si fa riferimento a una traccia trovata vicino al corpo di chiara poggi. L’impronta, lunga circa 24-26 centimetri, sarebbe compatibile con una scarpa femminile di taglia 36-37. Questa osservazione ha attirato subito l’attenzione, perché fino ad ora l’ipotesi predominante indicava un uomo come autore del crimine.

Nuova prospettiva sull’assassino

La lunghezza e la forma della traccia suggeriscono, infatti, l’uso da parte dell’assassino o di una sua possibile complice di calzature da donna. Questa pista metterebbe in discussione la dinamica elaborata negli anni, in cui si escludeva coinvolgimento femminile diretto.

I giornali che all’epoca pubblicarono la notizia sottolinearono subito l’importanza di quella traccia, che rimane uno degli elementi concreti ancora da chiarire. A distanza di oltre un decennio, questa impronta riemerge con forza nelle indagini che cercano di fare chiarezza sulle responsabilità.

Ecchimosi sulla vittima: indizio puntuale sul tipo di calzatura usata

L’esame autoptico sul corpo di chiara poggi ha rilevato lividi sulla coscia sinistra, riconducibili a una pressione con tacco e punta, quindi a un calpestamento. Questa scoperta è cruciale perché le scarpe di Alberto Stasi, ritenuto colpevole, erano scarpe lacoste senza tacco e punta sporgente, quindi incompatibili con i segni trovati.

Contraddizioni sulla calzatura del sospettato

I segni di calpestamento evidenziano un elemento realistico di violenza che contrasta con la calzatura che si conosceva fosse usata da Stasi. In questo senso, l’ipotesi che il colpevole o un’esecutrice del gesto possa aver indossato scarpe da donna trova un riscontro sul corpo della vittima stessa.

Questo dettaglio ha alimentato fin da subito dubbi sulla ricostruzione ufficiale, perché fa emergere la presenza durante il delitto di un altro soggetto o una dinamica non ancora del tutto spiegata.

Ripercussioni sull’indagine e ipotesi alternative sul responsabile

Il ritorno alla luce di questa relazione tecnica, insieme alle evidenze dell’autopsia, sembra mettere in crisi le certezze costruite in questi anni sull’identità dell’assassino di chiara poggi. Il quadro investigativo, che indicava già Stasi come unico responsabile, appare ora più fragile e aperto a interpretazioni diverse.

In particolare, la presenza di un’orma femminile sulla scena potrebbe indicare la complicità di una donna o addirittura la presenza di un altro autore del delitto. La complessità del caso si riflette nella difficoltà di chiudere una volta per tutte la vicenda giudiziaria.

Le nuove indagini, partite da questi elementi, potrebbero portare alla riapertura vera del processo o a un ampliamento delle accuse per includere altre persone. Nel frattempo, la comunità di garlasco segue con attenzione ogni novità, cosciente che anni di indagini non sono bastati a eliminare tutti i dubbi.

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