Una recente fotografia scattata dalla sonda orbitale Mars Express dell’Agenzia spaziale europea offre uno sguardo inedito sulla superficie di Marte. Contrariamente all’immagine ormai consolidata del Pianeta Rosso, la foto mette in luce tinte gialle, arancioni e marroni e rivela elementi geografici e meteorologici poco noti. In primo piano, il cratere da impatto di 15 chilometri e quattro mulinelli di polvere catturati in movimento sul suolo marziano completano il quadro di un mondo vivo sotto l’occhio delle nuove tecnologie.
Caratteristiche e importanza di arcadia planitia nella geografia marziana
Arcadia Planitia si trova a nord-ovest della catena volcanica dei vulcani Tharsis, dove spicca il monte Olimpo. Questa vasta pianura rappresenta un punto focale per gli studi sul passato di Marte. La zona è ricoperta da colate laviche solidificate, risalenti fino a 3 miliardi di anni fa, a testimonianza di un’attività vulcanica che ha modellato le superfici marziane. Un particolare che la rende ancora più interessante è la presenza sospetta di strati di ghiaccio d’acqua poco sotto la superficie, un elemento che alimenta le speranze di eventuali missioni di esplorazione con equipaggi umani.
Il fenomeno dei “diavoli della sabbia” nella regione
Il fenomeno dei “diavoli della sabbia” è molto evidente in questa regione. Questi minuscoli mulinelli si formano quando il terreno si riscalda sotto il sole dando origine a correnti ascendenti d’aria che sollevano polvere e piccoli detriti. La foto mostra quattro di questi mulinelli sparsi sulla pianura che si spostano seguendo la direzione dei venti locali, a dimostrazione della dinamicità dell’atmosfera marziana, spesso sottovalutata.
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Analisi dei colori e delle formazioni visibili nella nuova immagine
Nel settore inferiore destro della fotografia si distingue un cratere da impatto di circa 15 chilometri di diametro. Questo cratere ha attorno a sé strati di materiale sedimentato che suggeriscono la presenza di ghiaccio d’acqua durante l’evento che ha formato la depressione. La scarsità di erosione visibile indica che si tratta di una formazione geologicamente giovane, almeno rispetto ad altre zone del pianeta.
Colori e composizione chimica della superficie
A fianco del cratere, la superficie assume tonalità variabili dal giallo al marrone con sfumature violacee. Questi colori riportano alla composizione chimica del terreno: una maggiore presenza di silicati e una quantità minore di ferro spiegano le differenze cromatiche osservate. Inoltre, le proprietà fisiche della sabbia, come la grandezza e la densità dei granelli, contribuiscono alle variazioni di colore e alle diverse strutture superficiali. Questo dettaglio rivela come la superficie di Marte non sia uniforme, ma mostra una complessità che si riflette nell’interazione tra materiali, temperature e agenti atmosferici.