Nuova equipe di palliazione all’azienda ospedaliero universitaria delle marche, cento giorni di attività e primi risultati

Nuova equipe di palliazione all’azienda ospedaliero universitaria delle marche, cento giorni di attività e primi risultati

Il Team Palliazione dell’azienda ospedaliero universitaria delle Marche integra cure palliative, medicina del dolore e supporto ai caregiver, migliorando l’assistenza personalizzata grazie a tecnologie digitali e formazione specialistica.
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L’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche ha avviato il Team Palliazione, un servizio multidisciplinare che integra ospedale e territorio per migliorare l’assistenza personalizzata a pazienti con malattie incurabili e supportare famiglie e caregiver. - Gaeta.it

Da circa tre mesi l’azienda ospedaliero universitaria delle Marche ha avviato il nuovo Team Palliazione, una struttura multidisciplinare destinata a migliorare la qualità della vita dei pazienti con malattie considerate incurabili e delle loro famiglie. Il progetto nasce dall’esigenza di connettere l’ospedale con le realtà territoriali che si occupano quotidianamente di queste persone, senza trascurare l’importante ruolo del medico di medicina generale e il supporto diretto ai caregiver e familiari.

Questa collaborazione mira a creare un percorso assistenziale integrato, con attenzione particolare alla personalizzazione degli interventi e alla condivisione delle informazioni cliniche. La gestione multidisciplinare coinvolge specialisti in varie aree, dalle cure palliative alla medicina del dolore, per seguire il paziente nel modo più completo possibile. Il sistema ha già mostrato i primi risultati concreti dopo un breve periodo di lavoro, segnando un punto di partenza significativo per le attività future.

Obiettivi e organizzazione del team palliazione

Il Team Palliazione è nato con lo scopo di alleviare il carico della malattia su pazienti affetti da patologie gravi e senza possibilità di guarigione, fornendo interventi di assistenza personalizzati. L’idea è quella di non limitarsi alla cura clinica, ma di prendere in considerazione il benessere globale, includendo la dimensione psicologica e sociale di ogni singolo caso. Il ruolo principale spetta agli esperti di Medicina e Cure Palliative, coordinati di recente da Erica Adrario, mentre la gestione del dolore viene affidata a una squadra guidata da Umberto Ripani, responsabile della Medicina del Dolore.

Un ponte tra ospedale e territorio

La struttura è pensata per operare sia dentro l’ospedale, direttamente nei reparti dove si trovano i pazienti, sia attraverso il dialogo con il territorio, cioè i servizi presenti fuori dall’ospedale come hospice e assistenza domiciliare. L’integrazione con il medico di medicina generale è considerata fondamentale per mantenere una continuità assistenziale anche dopo la dimissione o in caso di cura a domicilio. Una parte importante del lavoro riguarda anche il coinvolgimento delle famiglie, riconoscendo che esse rappresentano un sostegno indispensabile e necessitano di un accompagnamento specifico.

Prime attività e strumenti tecnologici a supporto

In poco più di tre mesi dall’avvio, il Team Palliazione ha effettuato le prime valutazioni dettagliate su pazienti selezionati. In una sola settimana sono state svolte tre visite complete che hanno incluso colloqui con familiari e caregiver, oltre alla redazione di piani assistenziali individuali . Questo tipo di documento serve a definire un percorso di cura su misura, pensando ai bisogni specifici del paziente.

Un elemento innovativo di questa esperienza riguarda l’uso di tablet, donati alla struttura da Salvatore Giordano, un avvocato che ha voluto contribuire al progetto. Questi dispositivi digitali facilitano la creazione e la gestione di cartelle cliniche elettroniche specifiche per l’assistenza palliativa. La possibilità di raccogliere e condividere dati in tempo reale favorisce la collaborazione tra i diversi specialisti dell’ospedale e i professionisti del territorio. In pratica, grazie all’archiviazione digitale, si evitano duplicazioni e si migliora la comunicazione, rendendo più rapida l’elaborazione delle informazioni necessarie per stabilire o modificare il piano assistenziale.

Formazione degli specializzandi e collaborazione interdisciplinare

Un’altra funzione centrale del Team Palliazione riguarda la formazione degli specializzandi in Medicina e Cure Palliative. Le attività svolte quotidianamente non si limitano alla cura diretta dei pazienti, ma includono un percorso di apprendimento pratico per i giovani medici. Questo permette di preparare una nuova generazione di professionisti pronta a operare in contesti complessi come la gestione del dolore e l’assistenza ai malati terminali.

Lavoro di squadra per un’assistenza completa

Gli specializzandi vengono seguiti da tutor esperti e coinvolti nel lavoro di equipe, che comprende non solo medici ma anche assistenti sociali, psicologi e altri operatori del campo sanitario e sociale. Questa rete di figure porta un valore aggiunto al lavoro clinico, poiché affronta i problemi da diverse angolazioni. La collaborazione si estende agli hospice e ai servizi territoriali, migliorando la copertura delle attività e l’offerta assistenziale.

Umberto Ripani, dopo i primi cento giorni di attività, ha ringraziato pubblicamente la direzione generale dell’azienda ospedaliera, il personale e il benefattore per il sostegno alla nascita del progetto. La presenza di un team e di strumentazioni specifiche rappresenta un passo importante nel continuo sforzo di assistere meglio chi affronta malattie gravi, mettendo al centro la persona e non solo la patologia.

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