nuova collaborazione fra ast fermo e ast macerata per introdurre la radiologia interventistica all’ospedale murri

nuova collaborazione fra ast fermo e ast macerata per introdurre la radiologia interventistica all’ospedale murri

L’azienda sanitaria di Fermo, in collaborazione con l’Ast di Macerata e il dottor Salvatore Alborino, introduce la radiologia interventistica all’ospedale Murri per migliorare cure complesse senza spostamenti fuori provincia.
Nuova Collaborazione Fra Ast F Nuova Collaborazione Fra Ast F
L’azienda sanitaria di Fermo introduce la radiologia interventistica grazie a una convenzione con Macerata, offrendo prestazioni avanzate senza spostamenti fuori provincia e migliorando l’assistenza locale. - Gaeta.it

L’azienda sanitaria territoriale di Fermo amplia la gamma di servizi offerti ai cittadini con l’introduzione della radiologia interventistica. Grazie a una convenzione con l’Ast di Macerata, l’ospedale Murri può ora fornire prestazioni complesse senza costringere i pazienti a spostamenti fuori provincia. L’iniziativa rappresenta un passo significativo per migliorare l’assistenza sanitaria sul territorio fermano.

Una convenzione strategica tra ast fermo e ast macerata

Alla base dell’attivazione del servizio di radiologia interventistica a Fermo c’è una convenzione stipulata con l’azienda sanitaria di Macerata. Questo accordo permette a pazienti e medici di avvalersi delle competenze specialistiche del dottor Salvatore Alborino, direttore del reparto di radiologia interventistica dell’Ast maceratese, direttamente all’ospedale Murri. Finora, chi necessitava di questo tipo di prestazioni doveva spostarsi a Macerata, con difficoltà per molte persone, specialmente nei casi di alta complessità.

Vantaggi organizzativi e focus iniziale sul servizio

La nuova intesa azzera gli spostamenti e favorisce un sistema sanitario più vicino alle esigenze del territorio. Dal punto di vista organizzativo, la direzione dell’Ast di Fermo ha ringraziato la direzione di Macerata e il dottor Alborino, evidenziando la sinergia che si è creata tra le due strutture. Già nelle prime fasi, l’accordo concentra il servizio su interventi extravascolari nelle aree urologica e gastroenterologica, settori in cui si rileva una richiesta crescente e l’importanza di procedure minimamente invasive.

La scelta di puntare su una collaborazione interna alle Marche riflette la strategia regionale di creare una rete sanitaria integrata, dove le diverse aziende sanitarie territoriali offrono risposte coordinate tra loro, senza far gravare sui pazienti necessità di lunghi e problematici trasferimenti.

Radiologia interventistica: tecnologia e vantaggi per i pazienti

La radiologia interventistica è una tecnica che usa strumenti di imaging, come ecografie e risonanze magnetiche, per eseguire procedure diagnostiche e terapeutiche che richiedono incisioni minime o addirittura nessuna. Attraverso l’uso guidato di aghi o cateteri, i medici possono intervenire sull’interno del corpo riducendo il trauma rispetto alla chirurgia tradizionale.

A Fermo e Macerata i vantaggi di questa pratica diventano ancora più evidenti: tempi di ricovero e recupero ridotti, meno dolore per i pazienti, minori rischi di complicanze. Nel contesto sanitario attuale, dove ottimizzare risorse e migliorare l’esperienza del malato è un obiettivo primario, questa possibilità cambia il modo in cui si affrontano diverse patologie.

Evitare trasferimenti per migliorare la cura

Il fatto che queste prestazioni vengano ora erogate direttamente nel reparto di radiologia dell’ospedale Murri evita trasferimenti che spesso rallentano i percorsi di cura, pesano sulle famiglie e limitano accessibilità. D’altro canto, la vicinanza al proprio centro ospedaliero di riferimento mantiene un legame più stretto fra pazienti e professionisti locali, un elemento di cui tengono conto gli esperti sanitari.

Adeguamento degli spazi e formazione del personale

Per accogliere i nuovi servizi, Fermo ha potuto contare su una riorganizzazione completa della sala di Emodinamica. Lo spazio, allestito con apparecchiature tecnologiche di ultima generazione, offre un ambiente idoneo per procedure di radiologia interventistica ad alto livello. La tecnologia all’avanguardia non si limita a migliorare le prestazioni, ma è anche uno stimolo per innalzare gli standard di qualità complessivi nel reparto.

Il personale sanitario e tecnico ha affrontato, prima dell’avvio ufficiale, un percorso di formazione specifica. Questa preparazione era indispensabile perché gli interventi comportano procedure delicate e un coordinamento preciso fra i vari attori coinvolti. L’azienda sanitaria di Fermo ha ringraziato pubblicamente medici, infermieri e tecnici per la disponibilità dimostrata e per la professionalità consolidata durante questa fase di cambiamento.

Investire sulle competenze per il futuro della sanità locale

L’investimento sulle risorse umane permette di alzare il know how di tutto il sistema locale, ponendo basi solide per un futuro di servizi più completi e puntuali. È chiaro come la sinergia fra tecnologie, personale formato e collaborazione fra aziende territoriali dia un contributo concreto alle condizioni di cura sul territorio fermano.

Il modello ast nelle marche e le prospettive di rete sanitaria

La Regione Marche, negli ultimi anni, ha promosso la costituzione delle Aziende sanitarie territoriali per favorire una gestione più autonoma e vicina alle necessità locali. Il caso di Fermo e Macerata mostra come questo modello abbia effetti tangibili: la possibilità di cooperare senza barriere burocratiche, la condivisione di competenze tecniche e professionali e l’attenzione a migliorare l’accessibilità sono elementi che emergono con forza.

Tra ospedale e territorio: un ponte per i cittadini

La rete delle Ast funziona da ponte tra ospedale e territorio, supporta le strutture universitarie regionali come l’Azienda Ospedaliero-universitaria delle Marche e l’Inrca. Tutto ruota intorno a un unico scopo: fornire risposte concrete e immediate ai cittadini. Il progetto di integrare la radiologia interventistica a Fermo conferma la direzione scelta, mostrando come le collaborazioni interne portino a soluzioni concrete senza dover ricorrere a strutture esterne alla regione o a trasferimenti fuori provincia.

Questa nuova tappa rappresenta una risposta alle richieste di chi necessita di cure complesse, con l’insegna della prossimità e della qualità, costruite su basi solide e condivise tra realtà che fino a poco tempo fa avevano organizzazioni più frammentate.

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