Nomina di Filippo Ferri a questore di Monza provoca reazioni nella società civile e politica

Nomina di Filippo Ferri a questore di Monza provoca reazioni nella società civile e politica

La nomina di Filippo Ferri a questore di Monza e Brianza scatena proteste per il suo coinvolgimento nella vicenda della scuola Diaz al G8 di Genova, con opposizioni da società civile e forze politiche.
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La nomina di Filippo Ferri a questore di Monza e Brianza, condannato per le violenze alla scuola Diaz durante il G8 di Genova 2001, ha suscitato proteste della società civile e iniziative politiche che ne contestano la legittimità. - Gaeta.it

La recente designazione di Filippo Ferri a questore di Monza e Brianza, a partire dal primo giugno 2025, sta generando discussioni e proteste nel tessuto civile e politico locale. La scelta del ministero dell’Interno si intreccia con eventi controversi del passato, innescando una mobilitazione di gruppi e partiti contrari alla sua assegnazione.

La mobilitazione della società civile contro la decisione del ministero

Circa cento esponenti della società civile brianzola hanno espresso il loro dissenso inviando una lettera al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, chiedendo una revisione della decisione. La petizione è sostenuta da forze politiche come Sinistra Italiana, Più Europa e Lab Monza, che hanno portato avanti una richiesta formale di riconsiderare la nomina. Nel testo si evidenzia come la scelta di Ferri costituisca un’offesa per la comunità, che si vede non considerata nei suoi valori di giustizia e democrazia.

La lettera sottolinea che affidare la guida della sicurezza pubblica a chi è stato riconosciuto colpevole di gravi violazioni nella funzione di poliziotto indica una legittimazione implicita di comportamenti di impunità. Ciò mina la fiducia nei principi costituzionali e nelle istituzioni che dovrebbero rappresentare la legalità e la tutela dei diritti dei cittadini.

Il peso storico degli eventi della scuola diaz nelle polemiche attuali

È importante ricordare la gravità degli avvenimenti del 2001, che costituiscono il nucleo delle critiche. Durante il G8 di Genova, la scuola Diaz era sede del centro stampa del Genoa Social Forum. L’operazione della polizia quella notte è famosa per le violenze e per l’ampio numero di feriti. Le sentenze successive hanno accertato responsabilità di diverse forze dell’ordine, tra cui Filippo Ferri.

Il caso ha segnato profondamente la memoria collettiva delle associazioni per i diritti umani e di molti cittadini. La presenza di Ferri oggi in un ruolo di comando in un’altra città riapre ferite, alimentando il sospetto che fatti simili possano ripetersi o che si dia poca importanza alla trasparenza e all’onestà istituzionale. L’insorgenza di protesta nasce quindi da questo rapporto irrisolto con quei fatti e con le conseguenze giudiziarie associate.

La reazione politica di alleanza verdi e sinistra e le iniziative parlamentari

Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, ha definito la nomina un affronto alla divisa e alla funzione pubblica. Sulla base di queste considerazioni, ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi. L’interrogazione mira a chiedere spiegazioni ufficiali sulla scelta del governo e il senso di affidare a Ferri un incarico così rilevante.

Secondo la senatrice, la decisione di affidare a Ferri la responsabilità della sicurezza in una città come Monza implica una legittimazione di una cultura fondata sulla menzogna e sull’impunità, incompatibile con il rispetto delle istituzioni e dei cittadini. L’intervento parlamentare si inserisce in un contesto di pressione politica e mediatica, che spinge per una riflessione pubblica sul ruolo e sulla legittimità di questo tipo di nomine.

Contesto e motivi della protesta per la nomina di ferri a monza

Filippo Ferri, attuale capo della Polizia ferroviaria di Milano, è stato indicato come nuovo questore di Monza e Brianza. La decisione ha sollevato critiche perché Ferri è condannato per fatti risalenti alla scuola Diaz di Genova, durante il G8 del 2001. Nella notte del 21 luglio 2001 i reparti mobili della polizia intervennero all’interno della scuola, utilizzata come centro stampa per il Genoa Social Forum. La violenta irruzione portò al fermo di 93 attivisti, con 63 trasportati in ospedale, tre in prognosi riservata e uno in coma. La gestione dell’intervento venne definita da molti come una “macelleria messicana.”

Nel 2012 Ferri fu condannato in via definitiva a 3 anni e 8 mesi di reclusione, insieme ad altri colleghi. La sentenza riguardava reati di falso e calunnia relativi a quanto accaduto alla Diaz, con l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. La nomina, quindi, rappresenta per molti un ritorno di una figura segnata da una condanna per violazioni gravi durante un’operazione di polizia.

La nomina di Filippo Ferri continua a provocare tensioni nel dibattito pubblico a Monza e Brianza, con attori della società civile e gruppi politici impegnati a contestare questa scelta del ministero dell’Interno. A qualche giorno dall’inizio del suo incarico, la protesta non accenna a diminuire.

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