Nelle marche tra infrastrutture, sanità e turismo focus su valorizzazione del territorio e borghi

Nelle marche tra infrastrutture, sanità e turismo focus su valorizzazione del territorio e borghi

Le Marche puntano su infrastrutture, sanità di prossimità, turismo esperienziale e valorizzazione dei borghi per superare ritardi storici e rilanciare economia, qualità della vita e coesione territoriale.
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Le Marche puntano su infrastrutture, sanità, turismo e valorizzazione dei borghi per rilanciare economia, qualità della vita e sostenere lo sviluppo territoriale. - Gaeta.it

Le Marche hanno davanti una sfida importante: puntare sulla competitività legata alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione. La regione cerca di superare ritardi accumulati negli anni, spingendo su infrastrutture e servizi per rafforzare economia e qualità della vita. Il presidente Francesco Acquaroli, intervenuto il 26 aprile 2025 al Teatro delle Muse a Pesaro, ha illustrato le strategie in corso per ridisegnare il futuro del territorio marchigiano, con particolare attenzione a infrastrutture, sanità, turismo e valorizzazione dei borghi.

Infrastrutture e mobilità al centro della ripartenza

Secondo Acquaroli la rete di collegamenti rappresenta un elemento cruciale per lo sviluppo della regione. Nelle Marche, negli ultimi anni, sono stati realizzati interventi importanti su strade, porti, aeroporto e interporto, opere destinate a velocizzare lo scambio di persone, informazioni e merci. Il governatore ha evidenziato che queste infrastrutture aiutano a colmare un gap che si era creato nel passato.

La disponibilità di strade funzionali permette di migliorare la connessione tra le zone costiere e l’entroterra, facilitando la distribuzione dei prodotti locali e l’accesso ai servizi. Il porto di Ancona, uno snodo fondamentale sull’Adriatico, è stato potenziato per accogliere un maggior traffico commerciale. L’aeroporto delle Marche, definito strategico, punta a intensificare i voli e ad attrarre nuovi collegamenti nazionali e internazionali. L’interporto rappresenta un altro tassello per snellire la logistica e sostenere imprese e attività produttive.

Accanto alla mobilità, si inserisce l’attenzione per il territorio interno. L’obiettivo è rilanciare i servizi in queste aree, evitando lo spopolamento e garantendo una fruizione più equilibrata e sostenibile. Non risulta quindi un caso il parallelo netto che Acquaroli ha fatto con la sanità, altro settore dove investimenti sono in atto per riportare prestazioni e assistenza vicino ai cittadini dei piccoli centri.

Sanità di prossimità e nuova organizzazione dei servizi nel entroterra

Uno dei punti chiave del discorso di Acquaroli riguarda la sanità, concentrata sulla prossimità territoriale e sull’efficienza dei servizi nelle zone interne della regione. Il presidente ha sottolineato come la pandemia abbia evidenziato l’importanza di strutture sanitarie presenti vicino alle persone, per ridurre lo stress sulle grandi città e migliorare l’accesso alle cure.

La Regione Marche sta lavorando per rafforzare ospedali e ambulatori nei comuni dell’entroterra, dove servono interventi mirati per garantire assistenza continua e di qualità. Questo processo mira anche a contrastare l’inappropriatezza delle prestazioni sanitarie, un problema noto che genera consumi eccessivi e sprechi.

Si tratta di ripensare i modelli organizzativi, accorciando le distanze tra pazienti e operatori e puntando su una rete capillare di presidi e servizi. Il recupero e il potenziamento degli spazi sanitari più piccoli vanno di pari passo con programmi per la formazione del personale e l’adozione di tecnologie che migliorano la gestione dei casi clinici.

La sfida della sanità nelle Marche si lega in modo diretto alla lotta contro lo spopolamento dell’entroterra. Un sistema sanitario efficace, vicino ai cittadini, può favorire la permanenza delle famiglie nei borghi e nei piccoli centri, contribuendo a preservare un tessuto sociale importante per la regione.

Turismo in crescita con attenzione a stagionalità e autenticità

Il turismo rappresenta un ambito delicato per le Marche, considerate spesso una regione diversa rispetto alle principali destinazioni italiane per il mare e la montagna. Acquaroli ha ricordato che la posizione geografica e le infrastrutture limitate rendono difficile intercettare grandi flussi turistici provenienti da altre aree o dall’estero.

Nonostante questo, i dati registrano una crescita: nel 2024 le presenze turistiche sono aumentate di circa un milione rispetto al periodo pre-pandemia. Questo trend indica un interesse crescente verso il territorio, ma anche nuove esigenze.

Il presidente ha sottolineato la necessità di puntare sulla promozione e miglioramento della ricettività, privilegiando un turismo esperienziale e autentico. Il visitatore vuole scoprire tradizioni, cultura e paesaggi senza rinchiudersi in offerte balneari standard. Le Marche offrono un mix unico di mare, montagna, storia e arte che raramente si trova a un prezzo accessibile altrove.

Borghi e patrimonio immobiliare: scommessa per la rinascita marchigiana

Il recupero dei borghi storici è un altro tema caro alla Regione Marche, che si propone di valorizzare questi luoghi trasformando immobili spesso abbandonati in strutture ricettive o spazi di servizi. Acquaroli ha ricordato come l’attenzione al patrimonio immobiliare consenta di ridare vita ai centri minori, contribuendo a conservare tradizioni e culture locali.

Accanto agli interventi sugli immobili, vengono promossi servizi in grado di attrarre residenti e turisti. Il patrimonio eno-gastronomico è parte integrante di questa strategia, con iniziative mirate a promuovere i prodotti tipici e le realtà legate al cibo e al vino.

I borghi rappresentano un aspetto distintivo della regione. Oggi, anche grazie a questa progettualità, stanno riscoprendo un valore economico e turistico. Le Marche puntano a sfruttare questa risorsa per differenziarsi e offrire esperienze diverse rispetto alle città d’arte o alle località balneari.

La combinazione tra paesaggi, storia e tradizioni crea un’offerta peculiare che può contribuire a riequilibrare la presenza di visitatori e abitanti su tutto il territorio, evitando la concentrazione solo sulle zone costiere.

Il cammino della regione prosegue tra interventi infrastrutturali, potenziamento dei servizi e valorizzazione culturale, con l’obiettivo di rafforzare l’identità e la vivibilità del territorio marchigiano.

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