Nelle Marche niente emergenze di criminalità organizzata ma si alza la guardia sulle grandi opere pubbliche

Nelle Marche niente emergenze di criminalità organizzata ma si alza la guardia sulle grandi opere pubbliche

La guardia di finanza nelle Marche mantiene alta la vigilanza su cantieri pubblici e fondi Pnrr, prevenendo infiltrazioni della criminalità organizzata e garantendo controlli marittimi e finanziari efficaci.
Nelle Marche Niente Emergenze Nelle Marche Niente Emergenze
La Guardia di Finanza nelle Marche mantiene alta la vigilanza preventiva contro infiltrazioni criminali soprattutto nei cantieri pubblici post-sisma, proteggendo le risorse del PNRR e controllando la costa con attività marittime mirate. - Gaeta.it

Le Marche non registrano situazioni di allarme per la presenza della criminalità organizzata, ma le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione, soprattutto davanti ai cantieri delle opere pubbliche legate ai recenti eventi sismici e idrogeologici. La guardia di finanza ha recentemente presentato i dati sull’attività svolta tra inizio 2024 e fine maggio 2025. Questo bilancio mostra come la vigilanza sia concentrata soprattutto sulla prevenzione e sul controllo delle risorse pubbliche, tra cui i fondi europei del Pnrr.

Il commento del generale altiero sulla criminalità organizzata nelle Marche

Il generale di brigata Nicola Altiero, comandante regionale della guardia di finanza per le Marche, ha sottolineato che nel territorio non si evidenziano emergenze legate alla criminalità organizzata. Nonostante questo, ha affermato che la sorveglianza deve restare intensa. Secondo Altiero, le Marche rappresentano un ambiente potenzialmente favorevole per infiltrazioni criminali, specie in relazione all’avvio di importanti cantieri pubblici per la ricostruzione dopo le calamità naturali degli ultimi anni. Questi lavori pubblici, che coinvolgono la pianificazione e l’impiego di ingenti risorse economiche, attirano attenzioni particolari dalle forze dell’ordine, rendendo la sfida su vigilanza e prevenzione assai pressante.

Un’azione soprattutto preventiva e incrociata

Il generale ha evidenziato che non si tratta solo di un’azione repressiva diretta, ma soprattutto di un’azione preventiva. Le fiamme gialle adottano un metodo basato sull’incrocio di informazioni provenienti da più banche dati nazionali e regionali. Questi dati arrivano dal ministero degli Interni, dalla Dia, dal commissario straordinario e dagli archivi della stessa guardia di finanza. Questa rete di controlli consente di scovare situazioni a rischio prima che possano trasformarsi in vere e proprie infiltrazioni.

Il doppio binario di controllo: prefettura e procura

Quando emergono segnali di pericolo, la guardia di finanza non interviene da sola. Il generale Altiero parla di un “doppio binario” che passa per la prefettura e la procura. In pratica, le indagini iniziali, di tipo amministrativo e preventivo, si trasformano in azioni giudiziarie quando necessario. La collaborazione tra questi organi permette di portare avanti operazioni di controllo mirate, coordinate e più efficaci. La prefettura monitora le situazioni locali e soprattutto coordina le attività di sicurezza pubblica, mentre la procura interviene a livello giudiziario per reprimere eventuali reati.

Bassa pressione criminale ma massima attenzione

Questo modello di lavoro ha consentito di mantenere bassa la pressione criminale nelle Marche, ma il generale invita a non abbassare mai la soglia di attenzione. Ogni nuovo grande progetto pubblico deve essere accompagnato da un controllo stretto per evitare sprechi o infiltrazioni illecite. Questo vale specialmente in un’area fragile come quella marchigiana, dove le emergenze ambientali rendono ancora più complesso gestire i cantieri.

Vigilanza sulle risorse del Pnrr e fondi comunitari nelle Marche

Un capitolo importante dell’attività della guardia di finanza riguarda la tutela della spesa pubblica. Nelle Marche, i controlli si sono concentrati sull’uso corretto delle risorse dell’Unione europea e di quelle messe a disposizione dallo Stato. In particolare, l’impegno si è rivolto ai finanziamenti e ai contributi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza . Sono stati effettuati 574 interventi per verificare che crediti d’imposta, contributi e altre agevolazioni arrivassero realmente a cittadini e imprese autorizzati.

Milioni di euro recuperati grazie ai controlli

Grazie a questi controlli, la guardia di finanza ha individuato più di 29 milioni di euro di fondi comunitari percepiti indebitamente. Si tratta di risorse ottenute senza i requisiti necessari o attraverso dichiarazioni non veritiere. Questi risultati dimostrano quanto sia fondamentale un controllo rigoroso in tempi in cui le risorse pubbliche vengono stanziate in grande quantità, ma possono diventare un obiettivo per frodi e abusi.

L’attività di controllo lungo la costa e il ruolo del reparto operativo aeronavale

Le Marche si estendono lungo quasi 183 chilometri di costa, dove la guardia di finanza svolge funzioni di polizia marittima e controllo della pesca. Il reparto operativo aeronavale di Ancona dispone di undici unità navali, che negli ultimi 17 mesi hanno eseguito 1240 servizi di pattugliamento. Queste imbarcazioni permettono di monitorare l’attività lungo le coste, controllare la pesca e vigilare sul diporto nautico.

Risultati delle ispezioni marittime

I risultati rivelano oltre mille ispezioni che hanno portato a 290 violazioni contestate. Tra queste figurano infrazioni sulle regole di pesca, violazioni in materia di navigazione da diporto e altri reati marittimi. La presenza sul mare è importante non solo per la sicurezza, ma anche per tutelare l’ambiente e le attività legali che dipendono da risorse marine gestite in modo sostenibile.

L’insieme di queste operazioni, tra terra e mare, mostra come la guardia di finanza svolga un ruolo cruciale nel mantenere il territorio marchigiano sotto controllo, evitando che emergano pericoli legati sia alla criminalità sia alla cattiva gestione dei fondi pubblici.

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