Il rapporto dell’Osservatorio Gimbe sull’attuazione del Pnrr Missione Salute aggiorna lo stato delle case di comunità e dei servizi sanitari nelle Marche. La regione si posiziona al quarto posto in Italia tra quelle con più del 50% di case di comunità con almeno un servizio attivo. Un segnale chiaro sullo sviluppo dell’assistenza territoriale nel 2024, ma restano alcuni nodi da risolvere in ambito tecnologico e nell’adesione dei cittadini al fascicolo sanitario elettronico regionale.
Stato di attivazione dei servizi nelle case di comunità delle marche
Le Marche contano 29 case di comunità pianificate nella strategia regionale di cura territoriale. Al 20 dicembre 2024, 16 strutture su 29 hanno dichiarato di avere almeno un servizio attivo, parliamo del 55,2%. Questo dato colloca la regione subito dopo Emilia-Romagna , Lombardia e Veneto , che guidano la classifica.
Di queste 16 case di comunità con servizi avviati, due risultano operative con tutti i servizi obbligatori attivi, tuttavia senza la presenza medica e infermieristica permanente . Solo una ha dichiarato la presenza costante di medici e infermieri , elemento cruciale per garantire assistenza di qualità vicino a casa.
Leggi anche:
Copertura sanitaria territoriale nelle marche
Questo indica un avvio concreto ma non completo nella copertura sanitaria territoriale. La carenza di personale sanitario nelle strutture rimane un tema che si riflette sulla piena efficacia del modello di cure intermedie tra ospedale e territorio.
Assistenza domiciliare e ospedali di comunità nelle marche, numeri e servizi attivi
Per l’assistenza domiciliare integrata nelle Marche, tutti gli 8 distretti dell’area dichiarano la presenza di almeno 6 servizi attivi su 8 previsti, sempre nel conteggio aggiornato al 20 dicembre 2024. Questo dato segnala una buona diffusione di interventi rivolti direttamente ai pazienti nelle loro abitazioni, elemento fondamentale per decongestionare gli ospedali.
Passando agli ospedali di comunità, la regione ne ha programmati 9, ma solo 2 hanno attivato almeno un servizio. L’attivazione limitata si traduce in una capacità ridotta di offrire ricoveri a bassa intensità assistenziale e quindi alleggerire il peso sugli ospedali maggiori.
Differenze tra assistenza domiciliare e ospedali di comunità
Si conferma così una situazione di avanzamento più veloce per l’assistenza domiciliare rispetto agli ospedali di comunità e le case di comunità, ma con margini di crescita evidenti. La piena implementazione richiederà probabilmente più risorse e una migliore organizzazione del personale sanitario.
Fascicolo sanitario elettronico nelle marche: diffusione e adesione dei cittadini
Sul fronte digitale, il fascicolo sanitario elettronico regionale nelle Marche presenta dati preoccupanti. Al 30 novembre 2024 è disponibile solo il 63% delle tipologie di documenti obbligatori stabiliti dal decreto ministeriale del 7 settembre 2023. La regione si posiziona penultima in Italia in questo aspetto.
Dove la situazione è ancora più critica è nell’adesione della popolazione. Solo il 9% dei cittadini marchigiani ha dato il consenso alla consultazione dei propri dati sanitari tramite fascicolo elettronico. La media nazionale si attesta intorno al 42%, più di quattro volte superiore.
Divario nell’offerta digitale e nelle adesioni
Questo dato indica un divario sia nell’offerta digitale sia nella diffusione tra gli utenti. Il fascicolo sanitario elettronico dovrebbe semplificare accesso e condivisione delle informazioni tra medici e pazienti, ma la scarsa disponibilità di documenti e il basso coinvolgimento della popolazione limitano l’impatto positivo di questa tecnologia.
La regione si trova quindi a dover incentivarne l’uso, anche per migliorare la continuità delle cure e favorire una maggiore partecipazione diretta dei cittadini nel proprio percorso sanitario.