La regione marche ha introdotto nuove regole che permettono di rimborsare completamente i sistemi di monitoraggio del glucosio con sensori. Questa decisione apre nuove strade per i pazienti con diabete, in particolare quelli con diabete di tipo 2 in trattamento insulinico non intensivo. L’evento “Diabetes Innovation Days”, tenutosi ad Ancona e organizzato da Abbott, ha riunito clinici e specialisti per discutere gli sviluppi tecnologici e le opportunità che queste innovazioni offrono sul territorio.
Il ruolo dei sensori nella gestione del diabete: impatto clinico e sociale
L’incontro ad Ancona ha messo in evidenza come i sensori per il monitoraggio della glicemia stiano diventando un elemento chiave nella cura del diabete. Questi dispositivi permettono di monitorare in tempo reale i livelli di glucosio, evitando le punture frequenti sul dito finora necessarie. Questa tecnologia aiuta le persone a gestire meglio la malattia, riducendo i rischi di complicanze gravi.
Il dottor Massimiliano Petrelli ha sottolineato come i sensori forniscano ai team diabetologici uno strumento fondamentale per controllare più efficacemente la glicemia. “Questo si traduce in meno ricoveri ospedalieri, riduzione degli accessi al pronto soccorso e minore rischio di complicazioni come retinopatia, nefropatia e necessità di dialisi.” Il monitoraggio continuo facilita l’individuazione precoce di situazioni critiche e aiuta a intervenire con tempestività, migliorando la qualità della vita dei pazienti.
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Nuove regole per l’ingresso nelle terapie con sensori nelle marche
La regione marche ha fatto un passo avanti rispetto ad altre regioni italiane rendendo più accessibili i dispositivi per il monitoraggio continuo della glicemia. Il dottor Massimiliano Petrelli, responsabile della rete diabetologica regionale, ha spiegato come una recente delibera abbia ampliato i criteri per accedere a questi sistemi. Non ci si limita più ai pazienti con diabete di tipo 1 o a quelli con trattamento insulinico intensivo. Ora i sensori possono essere prescritti anche a pazienti che utilizzano insulina una sola volta al giorno.
In più, la prescrizione viene estesa anche a persone con altre patologie che influenzano la glicemia, come la fibrosi cistica o alcune malattie rare. Per i pazienti in terapia ipoglicemizzante orale o con disglicemia, l’uso del sensore può durare fino a tre mesi. Questi cambiamenti mettono a disposizione della comunità medica strumenti più moderni per il controllo della malattia e per intervenire con maggior precisione.
I numeri del diabete nelle marche e la rete di assistenza dedicata
Il diabete si conferma una malattia con un aumento costante nel territorio marchigiano. La prevalenza della patologia, pur essendo inferiore alla media nazionale, è salita del 40% negli ultimi venti anni. Oggi il 5,5% della popolazione regionale convive con il diabete, pari a circa 82 mila persone.
Questo dato, reso noto durante l’incontro, nasconde un numero maggiore di persone affette da diabete ma non diagnosticate, per mancanza di controlli sui livelli glicemici. Nelle marche operano 15 centri diabetologici e un centro dedicato alla diabetologia pediatrica. Circa 68 mila pazienti sono seguiti direttamente da questi centri, mentre altri sono gestiti dai medici di medicina generale. Questa rete è fondamentale per distribuire le nuove tecnologie e garantire un’assistenza adeguata su tutto il territorio.