Nelle marche 30 anni di Ebam tra sostegno alle imprese, lavoratori e innovazione per l’artigianato

Nelle marche 30 anni di Ebam tra sostegno alle imprese, lavoratori e innovazione per l’artigianato

Ebam sostiene oltre 21 mila imprese artigiane e quasi 87 mila lavoratori nelle Marche con più di 240 milioni di euro dal 2016 al 2024, promuovendo innovazione, formazione e welfare nel settore.
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Ebam ha sostenuto con oltre 240 milioni di euro più di 21 mila imprese artigiane e 87 mila lavoratori nelle Marche tra il 2016 e il 2024, promuovendo innovazione, formazione e welfare per rafforzare il settore. - Gaeta.it

Negli ultimi otto anni, Ebam ha rafforzato il supporto alle imprese artigiane e ai loro dipendenti nelle Marche, una regione dove l’artigianato rappresenta una fetta importante dell’economia locale. Tra il 2016 e il 2024, l’ente ha erogato fondi per oltre 240 milioni di euro, beneficiando più di 21 mila imprese e quasi 87 mila lavoratori. La celebrazione dei 30 anni di attività di Ebam ha fatto emergere dettagli sul ruolo chiave che l’ente svolge in termini di innovazione e welfare, soprattutto in un momento di sfide per il settore.

Dati recenti sul sostegno economico e sociale alle imprese artigiane nelle marche

Tra il 2016 e il 2024, Ebam ha distribuito risorse finanziarie per una cifra complessiva pari a 240.478.421 euro. Le aziende coinvolte sono state 21.068, mentre i lavoratori interessati sfiorano quota 86.804. Le erogazioni hanno assunto diverse forme: dal supporto economico diretto alle imprese, fino a contributi dedicati ai singoli dipendenti per esigenze come formazione, spese sanitarie o aiuti scolastici. Solo negli ultimi tempi Ebam ha evaso 21.444 pratiche burocratiche, invogliando il settore a investire in processi di innovazione e miglioramento dell’ambiente lavorativo.

Anche l’entità dei fondi erogati recentemente parla chiaro: 9.572.993 euro sono stati destinati a iniziative strutturate per rafforzare la capacità produttiva e il benessere dei lavoratori. Questo giro di risorse aiuta a sostenere imprese che operano in un contesto dove le variazioni economiche spesso colpiscono le attività più piccole.

La rete degli enti bilaterali e la situazione dell’artigianato nelle marche

L’evento per i trent’anni di Ebam si è svolto a Pesaro, con la partecipazione della dirigenza di Ebna, il coordinamento nazionale degli enti bilaterali, e dei rappresentanti dei 21 enti regionali che operano sull’intero territorio italiano. L’incontro ha posto al centro la formazione e l’innovazione come strumenti fondamentali per affrontare la complessità del periodo e rilanciare un comparto fondamentale per l’economia nazionale.

Attualmente, sono 11.902 le imprese iscritte a Ebam nelle Marche, che danno lavoro a 65.686 persone. La media degli occupati per azienda si attesta intorno a 5,5 dipendenti. La specializzazione maggiore delle imprese è nel ramo meccanico con 4.229 aziende attive, seguita da servizi alla persona e moda. I contributi più rilevanti che Ebam eroga alle imprese riguardano l’adozione di tecnologie nuove e l’inserimento di nuove figure lavorative. Sul fronte dei lavoratori, i benefici principali sono legati all’assegnazione di borse di studio, al sostegno sanitario e a supporti per le spese scolastiche.

Interventi e prospettive secondo la dirigenza di ebam

Il presidente di Ebam, Riccardo Battisti, ha spiegato che l’ente ha il compito di accompagnare imprese e lavoratori verso risultati concreti di sviluppo, mettendo a disposizione risorse aggiuntive. Questi fondi derivano da un accordo interconfederale che consente di ampliare le prestazioni offerte. Nel panorama delle Marche, regione con la più alta percentuale di attività artigiane in Italia, il sistema bilaterale coinvolge un quarto delle famiglie. Battisti sottolinea quindi il ruolo rilevante che Ebam ricopre nell’ambito economico locale e la necessità di presidiare con attenzione le nuove necessità del settore.

Al termine dell’evento, il vicepresidente Massimo Giacchetti ha ribadito che “il futuro dell’artigianato passa soprattutto dai giovani.” Secondo Giacchetti, “bisogna rendere le imprese più allettanti per chi entra nel mercato del lavoro, offrendo opportunità di carriera, sicurezza e condizioni di maggiore benessere.” La formazione professionale mirata e un welfare specifico rappresentano gli impegni da mantenere per supportare la crescita e la sostenibilità delle botteghe e aziende artigiane nelle Marche.

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