Roma si mostra in questo volume attraverso 90 fotografie accompagnate da riflessioni e brevi racconti. Il libro, frutto dell’unione tra il fotografo Fabio Bedini e lo scrittore Alessandro Mauro, vuole catturare un volto della città distante dalla frenesia turistica. Le immagini raccolgono scorci, momenti e dettagli che restituiscono una capitale che vive attraverso i suoi abitanti, le sue storie e i suoi contrasti. Le didascalie e i testi accompagnano lo sguardo di chi osserva, facendo emergere un racconto fatto più di percezioni personali che di spiegazioni ufficiali.
La nascita del progetto e l’approccio al racconto di roma
Negli ultimi tre anni, foto e testi sono apparsi ogni settimana sulla rubrica “La cartolina” di Roma Report. Questa raccolta riunisce quelle immagini in un unico libro, dando a ogni scatto il valore di una piccola storia. Bedini e Mauro sottolineano che la città esiste soprattutto grazie a chi la vive e ne imprime cambiamenti invisibili, anche quando non appare nell’inquadratura. La Roma raccontata non è solo un monumento o una scena turistica, ma un luogo in perenne cambiamento, attraversato dall’antichità e da esigenze moderne. I due autori scelgono uno sguardo discreto per far emergere aspetti meno noti, dalla vita quotidiana agli scenari che si intrecciano con la storia.
Uno spazio tra immagine e parola
Lo spazio tra immagine e testo crea un effetto che si avvicina a una breve poesia fotografica. Questo dialogo fra l’occhio del fotografo e la parola dello scrittore genera un racconto che si costruisce lentamente, invitando chi guarda a mettersi in cammino. Attraverso le pagine si percepisce una città viva, fatta di piccole soggettività, dove la bellezza non è imposta ma scoperta con molta attenzione.
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I temi scelti per scandire la città
Il testo si articola intorno a dieci temi, ognuno approfondito con uno scritto più esteso e una serie di fotografie che ne esplorano le sfaccettature. Il primo è l’acqua, elemento fondamentale poiché la presenza del Tevere ha da sempre guidato lo sviluppo e la storia di Roma. Questa acqua che attraversa la città segna un confine naturale e accompagna un susseguirsi di storie votate allo scorrere del tempo.
Le scale sono un altro focus: i saliscendi multiformi, spesso nascosti, rivelano la conformazione dei sette colli e restituiscono la fisicità di una città costruita su un territorio vario e accidentato. La sezione dedicata alla religione mostra figure di preti e suore che camminano tra le strade, evidenziando il ruolo del cattolicesimo in un luogo considerato capitale mondiale della fede.
Il tempo e la romanità
Il tempo gode di una sua centralità con la sua presenza palpabile: Roma, con oltre 2800 anni di storia, ha un rapporto unico con la dimensione temporale. Questa percezione si associa a un certo atteggiamento di “romanità”, che spazia da un fatalismo rilassato a una distanza consapevole dagli eventi. Anche gli animali, dai gabbiani ai topi, sono ritratti come specie stratificate nella vita metropolitana. I volatili e gli animali da parco rappresentano una presenza costante e spesso invisibile ai più.
Le parole, con i loro segni sui muri, i graffiti, i nomi delle strade, sviluppano un’ulteriore narrazione. Sono micro-testimonianze che abitano la città quasi come poesie urbane. Accanto a questa, la sezione dedicata all’arte affronta accostamenti non scontati tra il contemporaneo e il tradizionale.
Infine, il volume dedica una parte alle coppie, di solito eterogenee, e ai lavori in corso, segni evidenti di una città che si modifica e cerca di evolvere, nonostante le tante difficoltà. Il capitolo “più uno” si concentra sulla As Roma, squadra di calcio che rappresenta un elemento di coesione tra i due milioni circa di tifosi cittadini, unendo la diversità in una passione comune.
I profili degli autori e il loro rapporto con roma
Fabio Bedini, nato a Roma nel 1958, ha trascorso molti anni in Africa lavorando come cooperante internazionale. La fotografia per lui non è un mestiere, ma una passione che lo porta a guardare la città con occhi curiosi. La sua esperienza ha contaminato il modo di raccontare la capitale, aggiungendo un punto di vista esterno ma radicato nello spazio romano. Bedini ha già pubblicato una raccolta fotografica intitolata “Scorci di Cupolone”, che suggerisce il suo interesse nel cogliere l’essenza di Roma.
L’attività di alessandro mauro
Alessandro Mauro ha 60 anni ed è attivo nel mondo della scrittura soprattutto come autore di articoli, testi pubblicitari e revisore di testi. Il suo lavoro narrativo ha già prodotto libri centrati sulla città, come “Se Roma è fatta a scale” uscito nel 2016 e altre raccolte che affrontano i cambiamenti sociali e urbani. Mauro porta nel progetto un’attenzione particolare ai dettagli linguistici e alla documentazione scritta che accompagna le immagini.
L’intesa tra Bedini e Mauro costruisce un racconto di Roma calibrato tra visione dell’immagine e forza della parola. Più che un libro fotografico o un saggio letterario, diventa una guida indiretta per chi vuole scoprire la città a passo lento, incrociando storie e angoli meno frequentati dai flussi turistici.
Un’esperienza di lettura che invita a camminare
“Negli occhi di chi guarda” non aspira a essere una semplice guida turistica ma propone un modo diverso di entrare in contatto con Roma. Le fotografie accompagnate da parole suggestive invitano a percorrere strade alternative, a soffermarsi su dettagli che sfuggono nella vita di tutti i giorni. Le ultime pagine offrono alcuni suggerimenti concreti per seguire itinerari fuori dal tracciato abituale e dare tempo alla città di rivelarsi.
Il volume si rivolge a chi preferisce perdersi senza fretta, concedersi il piacere di osservare, ascoltare e camminare senza orari fissi. La lentezza diventa qui uno strumento per vivere la città nel suo vero respiro, lontano dal caos e dalla confusione. Il libro racconta una Roma fatta di persone, animali, segni urbani e movimenti continui, dove ogni passo costruisce una nuova prospettiva.
Con questo libro, Bedini e Mauro offrono un ritratto di Roma che si costruisce con la pazienza della fotografia e la leggerezza di parole scelte con cura. Chi si affida a questo sguardo può scoprire un volto della capitale più autentico, mescolato tra antico e presente, poco urlato ma intenso.