Nel mercato elettrico italiano prezzi vicini a zero per otto ore grazie al fotovoltaico il primo aprile 2025

Nel mercato elettrico italiano prezzi vicini a zero per otto ore grazie al fotovoltaico il primo aprile 2025

Il 1° aprile 2025 in Italia i prezzi dell’energia elettrica sono rimasti prossimi allo zero per otto ore grazie all’alta produzione fotovoltaica, evidenziando l’importanza degli accumuli e le nuove norme ARERA per tutelare i produttori.
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Il 1° aprile 2025 in Italia i prezzi dell’elettricità sono rimasti prossimi a zero per otto ore grazie all’alta produzione fotovoltaica, evidenziando l’impatto del solare sui costi energetici e l’importanza di investire in accumuli e nuove norme per tutelare i produttori rinnovabili. - Gaeta.it

L’energia solare ha segnato una pagina nuova nella cronaca energetica italiana. Il primo aprile 2025, in un giorno festivo caratterizzato da consumi ridotti e alta produzione fotovoltaica, il mercato elettrico nazionale ha registrato prezzi pari o prossimi allo zero per ben otto ore consecutive. Questo fenomeno ha coinvolto tutte le zone del Paese, dalla Sicilia al nord, evidenziando la capacità del solare di influenzare in modo significativo i costi energetici.

La prima esperienza di prezzi elettrici nulli per otto ore nel paese

Il 1° aprile 2025 rimarrà un punto di riferimento nella storia dell’energia in Italia. Per la prima volta, i prezzi dell’elettricità sul mercato all’ingrosso sono rimasti bassissimi o nulli in tutte le aree geografiche per un arco temporale continuativo che è andato dalle 10 alle 17. Questo evento ha coinciso con una giornata di bassa richiesta energetica, tipica dei giorni festivi, e una forte produzione da impianti fotovoltaici, grazie al bel tempo che ha interessato quasi tutto lo stivale.

Impatto del fotovoltaico sui prezzi

Il fenomeno ha mostrato concretamente come il fotovoltaico, ormai ampiamente diffuso nel territorio nazionale, influenzi in modo diretto e tangibile il prezzo dell’energia. Lo abbassa, con effetti immediati sulle bollette di cittadini e aziende. Chi ha contratti indicizzati al prezzo all’ingrosso ha potuto beneficiare di costi più contenuti. Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, ha sottolineato come “questa realtà confermi che incrementare il solare significa alleggerire le spese energetiche per tutti senza compromettere la sicurezza della rete.” In Italia le regole di gestione imposte ai produttori evitano black out come quello visto recentemente in Spagna.

Sfide e criticità di periodi prolungati con prezzi nulli o negativi

Nonostante i vantaggi evidenti, questa situazione apre scenari complessi per il sistema elettrico. I prezzi prossimi allo zero o addirittura negativi, come già accade in altri paesi europei, rappresentano una sfida sotto diversi profili. Il primo riguarda la sicurezza della rete e la stabilità del sistema, soprattutto nelle ore successive quando l’energia prodotta dal sole cala. Per evitare problemi, occorre spostare parte dell’energia generata nelle ore centrali pomeridiane verso la sera.

La necessità degli accumuli energetici

Questo spostamento si può realizzare solo con investimenti rapidi negli accumuli energetici, cioè sistemi che immagazzinano elettricità per restituirla nei momenti di minore produzione. Senza questi sistemi, la rete rischia di vivere momenti di sovraccarico o scarsa disponibilità, mettendo a repentaglio l’equilibrio tra domanda e offerta.

In più, i produttori fotovoltaici devono essere tutelati: in presenza di prezzi bassi o azzerati per molte ore, o nei casi in cui siano costretti a limitare la propria produzione secondo le disposizioni del gestore della rete , i ricavi potrebbero non coprire i costi di investimento e gestione degli impianti. Questo problema rischia di rallentare nuove installazioni se non si introducono misure di protezione adeguate.

Le novità normative per proteggere i produttori di energia rinnovabile

Il quadro normativo si è mosso proprio in questa direzione, con la recente approvazione della delibera ARERA 128/2025, entrata in vigore il primo aprile. La delibera estende finalmente a tutte le fonti di energia rinnovabile non programmabili, fotovoltaico incluso, il diritto a essere remunerate anche per l’energia che non possono produrre quando la rete impone limitazioni.

Questa disciplina consentirà di salvaguardare i produttori da perdite economiche in casi di curtailment, una pratica che può diventare più frequente con l’aumento del solare nella rete e i prezzi vicini o inferiori a zero per molte ore consecutive. Prima questa protezione riguardava solo l’energia eolica, mentre ora riguarda l’intero comparto non programmabile, riflettendo così l’importanza crescente delle rinnovabili nella strategia energetica italiana.

Equilibrio tra sicurezza e sostenibilità economica

La misura rappresenta un passo significativo per garantire un equilibrio fra sicurezza della rete e sostenibilità economica degli investimenti sui pannelli solari, elemento cruciale per proseguire nella diffusione delle rinnovabili nel Paese senza rischi per chi produce energia green.

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