Nel maceratese torna il festival incantomarche fra musica, paesaggi naturali e comunità colpite da calamità

Nel maceratese torna il festival incantomarche fra musica, paesaggi naturali e comunità colpite da calamità

Il festival IncantoMarche unisce musica, natura e cultura nei luoghi colpiti da terremoto e alluvione nelle Marche, con eventi di artisti come Neri Marcorè, Luca Barbarossa e Nada per promuovere rinascita sociale e territoriale.
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Il festival IncantoMarche unisce musica, natura e cultura nei luoghi colpiti da terremoto e alluvione, promuovendo la rinascita sociale e territoriale delle Marche attraverso eventi artistici in spazi aperti e comunità locali. - Gaeta.it

Il maceratese ospita un festival musicale che attraversa luoghi segnati dal terremoto e dall’alluvione, con appuntamenti che valorizzano la cultura e la natura delle Marche. Una rassegna composta da quindici eventi distribuiti su undici giorni, in un contesto che va dai prati dell’Appennino ai piccoli comuni colpiti dalle catastrofi degli ultimi anni.

La partenza con incontri speciali tra neri marcorè, luca barbarossa, niccolò fabi e tosca

Il primo fine settimana del festival si concentra su incontri musicali e conversazioni con Neri Marcorè, ideatore del progetto RisorgiMarche, insieme a importanti artisti come Luca Barbarossa, Niccolò Fabi e Tosca. Queste serate non sono solo concerti acustici ma momenti in cui si condividono storie e aneddoti su brani conosciuti dal grande pubblico. Gli appuntamenti di questo weekend aprono il calendario degli eventi live previsti per l’11 luglio a San Severino Marche, il 12 a Treia e il 13 tra Poggio San Vicino ed Apiro.

Conversazioni in libertà

Marcorè definisce questi incontri come “conversazioni in libertà”, che si svolgono immersi nella natura dei paesaggi marchigiani, offrendo al pubblico un’esperienza diversa rispetto al classico concerto. Questi dialoghi puntano a far emergere il lato umano e artistico dei protagonisti, in un contesto rilassato e amichevole che crea un legame forte con il territorio. La cornice naturale e il coinvolgimento dei protagonisti rendono queste serate un’occasione rara e preziosa per scoprire la scena musicale italiana da un punto di vista intimo.

Musica e tradizione lungo l’appennino con joe barbieri, simone zanchini e rodrigo d’erasmo

Le giornate successive si aprono con le esibizioni di Roberto Lucanero e Veronica Ferraioli, che portano in scena le “Marche immaginifiche”: un progetto che unisce musica, danza e racconti legati al territorio. Questo tipo di spettacolo permette di intrecciare storie tradizionali con momenti di festa collettiva, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza partecipata.

Il 20 luglio a Tolentino risuonerà il trio di Joe Barbieri con “Big Bang”, un lavoro recente che esplora sonorità che combinano il cantautorato alla sperimentazione. In seguito, il 26 luglio ad Arquata del Tronto salirà sul palco il fisarmonicista Simone Zanchini, la cui musica abbraccia diversi generi e mette in luce il legame con la tradizione popolare. Il 27 luglio a Mogliano si potrà assistere all’incontro tra Rodrigo D’Erasmo e Roberto Angelini, impegnati in “Il dominio della luce”, un progetto che intreccia elementi di rock, cantautorato e sperimentazione sonora.

Un itinerario musicale nel maceratese

Questi eventi si inseriscono in un itinerario musicale che attraversa i luoghi più colpiti del maceratese, proponendo un mix che unisce passione per la tradizione e apertura verso nuovi linguaggi. Le scelte artistiche mostrano attenzione a valorizzare un territorio dove la musica diventa anche strumento di memoria e rinascita sociale.

Il concerto all’alba sul monte torrone e la babelnova orchestra chiudono luglio a ussita

Il 31 luglio si apre con un concerto alle prime luci del mattino sul monte Torrone di Ussita. A iniziare sarà il quartetto Angelico, formato da musicisti dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Un’occasione per vivere la natura e la musica in un’unica esperienza, appena il sole sorge sull’Appennino.

A seguire, nel tardo pomeriggio, suonerà la BabelNova Orchestra, formazione che si distingue per il repertorio eclettico e l’energia offerta in concerto. Questa giornata rappresenta un momento particolarmente suggestivo del festival, caratterizzata dall’incontro tra natura incontaminata, musica classica e contaminazioni moderne.

Il legame tra cultura e paesaggio

La scelta di svolgere eventi su alture montane, come monte Torrone, sottolinea lo stretto legame tra la proposta culturale e il paesaggio delle Marche, in uno scenario che premia la fruizione all’aperto e allontana lo spettatore dalla routine urbana. Questi appuntamenti esaltano la dimensione collettiva e identitaria di un territorio ancora provato da calamità naturali.

Escursione musicale a muccia con il progetto “diasilla” e altri appuntamenti estivi nelle marche

Domenica 3 agosto, a Muccia, va in scena un concerto che si combina a un’escursione, con protagonisti due musicisti marchigiani: Matteo Paggi, trombonista della formazione Fearless Five insieme a Enrico Rava, e Matteo Stella, tra i promotori di una musica elettronica sperimentale. Il loro progetto “Diasilla” nasce dal legame affettivo e artistico con i Sibillini, rilanciando la musica come strumento per raccontare e vivere il territorio montano.

Il 7 agosto a Visso, invece, spazio a una performance dedicata al mondo del ciclismo con Banda Osiris, Massimo Cirri, Alessandro D’Alessandro e Marco Pastonesi impegnati nel progetto “W la Fuga Special”. Questa proposta unisce musica, parole e immagini per raccontare lo sport e il suo impatto emotivo e culturale su una comunità.

Concerti e turismo culturale

Nell’agosto prosegue anche il cartellone con Nada che si esibisce il 9 nel Comune di Arcevia, sul Monte della Croce, con il suo tour estivo “Nitrito”. Valeria Sturba, giovane polistrumentista e compositrice, completa il programma il 10 agosto con un concerto nel parco della Torricella di Belmonte Piceno, offrendo un ulteriore spaccato musicale all’interno di spazi verdi e delicati.

Il sostegno della regione marche per la rinascita culturale e territoriale

Il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, ha evidenziato l’impegno delle istituzioni nel sostenere questo tipo di iniziative così legate alla valorizzazione dell’entroterra e dei borghi. Il festival IncantoMarche si allinea a una strategia regionale che punta a rilanciare aree colpite da eventi calamitosi, con proposte culturali che favoriscano la coesione sociale e la ripresa economica.

Il coinvolgimento diretto dei comuni interessati dal terremoto del 2016 e dall’alluvione del 2022, unito alla qualità del programma artistico, mette in risalto una nuova fase per le Marche. Il festival dimostra come musica e natura possano affiancarsi per ricostruire non solo edifici e infrastrutture, ma il tessuto culturale di intere comunità.

Un modello culturale radicato nel territorio

L’attenzione verso spazi aperti, luoghi montani e piccole piazze prova a stabilire un modello di produzione culturale radicato nel territorio, capace di attrarre pubblico e mantenere vive tradizioni e identità locali nel contempo con aperture a linguaggi contemporanei.

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