negoziati tra Usa e Cina sui dazi in stallo nonostante pause e nuove restrizioni all’export tecnologico

negoziati tra Usa e Cina sui dazi in stallo nonostante pause e nuove restrizioni all’export tecnologico

I colloqui tra Stati Uniti e Cina sui dazi sono bloccati nonostante la tregua di maggio; nuove restrizioni Usa sulle esportazioni di tecnologia strategica complicano le trattative e impattano l’industria aeronautica e dei semiconduttori.
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I negoziati tra Stati Uniti e Cina sui dazi commerciali sono bloccati, mentre Washington impone nuove restrizioni alle esportazioni di tecnologia strategica verso Pechino, complicando ulteriormente le relazioni economiche tra le due potenze. - Gaeta.it

I colloqui tra Stati Uniti e Cina per un accordo commerciale sui dazi faticano a decollare. Nonostante la sospensione temporanea delle tariffe reciproche, le tensioni restano evidenti e l’amministrazione Usa ha introdotto nuove limitazioni alle esportazioni di tecnologia strategica verso Pechino. Il quadro resta incerto dopo gli incontri di maggio a Ginevra e le successive fasi di trattativa che sembrano aver incontrato un impasse.

I negoziati commerciali tra stati uniti e cina

Il segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, ha definito come “un po’ bloccati” i colloqui per un’intesa sui dazi con la Cina. La dichiarazione ha seguito la sentenza, recentemente sospesa, che avrebbe interrotto temporaneamente alcune tariffe. Bessent ha parlato di possibili nuovi incontri nelle settimane a venire e ha ipotizzato una telefonata tra il presidente Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping. Il riferimento alla “entità, complessità” dei negoziati lascia intendere un confronto difficile.

Nonostante le difficoltà, Bessent ha sottolineato che i rapporti personali tra Trump e Xi Jinping sono “molto buoni” e si è detto fiducioso che la Cina parteciperà nuovamente alle trattative quando Trump avrà chiarito le sue richieste. Già a inizio maggio a Ginevra, le due potenze avevano deciso una pausa di 90 giorni nella guerra dei dazi, sospendendo gran parte delle misure tariffarie di reciproca imposizione.

Questa tregua ha però solo temporaneamente alleggerito il confronto, senza risolvere i nodi principali. Le attese per riprendere i colloqui restano alte ma la situazione appare fragile, con le parti distanti su questioni chiave legate a tecnologia, tariffe e politiche commerciali. La disponibilità al dialogo non ha ancora prodotto passi concreti verso un’intesa definitiva.

Nuove restrizioni americane sulle esportazioni tecnologiche alla cina

A complicare il quadro, l’amministrazione Trump ha imposto nuove restrizioni sulle esportazioni di tecnologia strategica verso la Cina. Secondo quanto riportato dal New York Times, sono state sospese alcune forniture di prodotti chiave per l’industria aeronautica e dei semiconduttori. Questi articoli includono motori per aerei, materiali chimici specializzati e macchinari industriali.

Le misure rientrano in una revisione più ampia delle esportazioni di beni strategici che il Dipartimento di Stato americano sta conducendo sul commercio con la Cina. Due fonti hanno spiegato che queste restrizioni sono in risposta a provvedimenti simili adottati da Pechino, che aveva introdotto limitazioni sulle esportazioni di minerali critici necessari per varie tecnologie.

Gli Stati Uniti avevano sperato che la Cina attenuasse queste limitazioni dopo l’accordo di maggio, ma i fatti sembrano indicare il contrario: il flusso di terre rare e magneti è ripreso solo parzialmente e con quantità ridotte. Da qui la decisione di Washington di sospendere alcune licenze per la vendita di prodotti a Comac, la società cinese impegnata nello sviluppo del velivolo C19.

Le conseguenze per l’industria aeronautica e dei semiconduttori

Il C19 della Comac è un aeromobile di dimensioni simili a Boeing 737 e Airbus A320 e ha compiuto il suo primo volo commerciale due anni fa. La realizzazione di questo progetto dipende dalla fornitura di componenti di origine europea e statunitense. La sospensione delle licenze per la vendita di tecnologie ha quindi un impatto diretto sul progresso del velivolo.

Non è arrivato alcun commento ufficiale dal Dipartimento del Commercio Usa riguardo a queste misure, ma il New York Times ha riportato anche una sospensione delle esportazioni di software utilizzato nella progettazione di chip. Aziende americane come Cadence, Synopsys e Siemens avrebbero ricevuto l’ordine di fermare le forniture ai gruppi cinesi. Questi programmi sono fondamentali per i processi produttivi di semiconduttori, un settore chiave nel confronto tecnologico tra Washington e Pechino.

Pressioni nel settore dei semiconduttori

Il Financial Times è stato tra i primi a rendere pubbliche queste restrizioni nel settore dei chip. I limiti aggiungono pressione in una contesa che coinvolge elementi strategici cruciali per entrambi i paesi. Il controllo sull’export di tecnologie avanzate si conferma strumento di pressione politica oltre che commerciale.

L’equilibrio del confronto tra Washington e Pechino resta instabile, con fasi di distensione brevi e nuove tensioni che emergono regolarmente. La partita sui dazi e sull’export tecnologico influenzerà le dinamiche economiche e politiche nei mesi a venire.

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