Un tragico naufragio ha scosso la comunità di Porticello, frazione di Santa Flavia, in provincia di Palermo, dove un veliero britannico è affondato a causa di una violenta tromba d’aria. L’evento, che ha portato alla morte di sette persone, ha dato avvio a un’indagine condotta dalla Procura di Termini Imerese, con accertamenti sull’equipaggio e un quadro di dolore comunitario che si è manifestato in eventi di commemorazione.
L’indagine sul naufragio
Registrazione degli indagati e primi sviluppi
Il comandante del veliero, James Cutfield, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio plurimo colposo. Questo atto è frutto di due audizioni a cui è stato sottoposto dagli inquirenti. Non è solo lui a essere coinvolto, poiché anche altri membri dell’equipaggio potrebbero trovarsi nella medesima situazione. A tale riguardo, il primo ufficiale, Tijs Koopman, è uno dei principali indagati, e la Procura ha già intrapreso ulteriori azioni formali nei suoi confronti.
Le indagini sono dirette dal magistrato Ambrogio Cartosio e continuano a concentrarsi sulla ricostruzione degli eventi che hanno portato al naufragio. Al momento, sono stati emessi atti che consentono agli indagati di nominare periti e consulenti per partecipare a indagini tecniche, compresi quei procedimenti irrepetibili come le autopsie delle vittime.
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Le vittime del tragico evento
Le sette vittime del naufragio includono sei passeggeri, tra cui il noto tycoon Mike Lynch e sua figlia Hannah, di soli 18 anni, nonché il cuoco Thomas Recaldo, che aveva 59 anni e proveniva da Antigua. Questo dramma ha colpito non solo le famiglie delle vittime, ma anche la collettività, sollevando interrogativi sulle responsabilità e sul rispetto delle norme di sicurezza in mare.
Dall’altro lato, quindici sono i sopravvissuti, composti da nove membri dell’equipaggio e sei passeggeri. Tra di loro c’è Angela Barcares, moglie del magnate britannico deceduto insieme alla figlia, e proprietaria della società a cui era intestato il veliero. Questo quadro complesso di eventi e personalità contribuisce a mettere in luce non solo le tragedie individuali ma anche il peso collettivo di una comunità in lutto.
Le udienze e le perizie in atto
Il lavoro degli inquirenti e le autopsie
Ieri, i magistrati hanno ascoltato tutti i membri dell’equipaggio, con l’assistenza di un interprete, raccogliendo testimonianze su quanto accaduto. Il protocollo ha comportato la stesura di verbali in inglese, che ora devono essere tradotti in italiano e inviati agli uffici della procura entro trenta giorni. Tra gli equipaggiati ci sono anche tre giovani hostess di bordo: Sasha Murray, Katja Chichen e Leah Randall, le quali potrebbero presto allontanarsi dall’hotel che li ospita da quando si è verificata la tragedia.
Tuttavia, il comandante Cutfield e il primo ufficiale Tijs Koopman dovranno rimanere per ulteriori interrogatori, in quanto gli inquirenti stanno lavorando per chiarire esattamente cosa sia successo al veliero, valutando se ci siano state omissioni o errori da parte dell’equipaggio, particolarmente in relazione alla tempestività della loro reazione di fronte a condizioni meteorologiche estreme.
Il coinvolgimento della guardia costiera
Accanto alle indagini sugli indagati, la Procura ha richiesto l’intervento della guardia costiera per monitorare l’area del naufragio e prevenire possibili sversamenti di idrocarburi. Sebbene il veliero avesse a bordo circa 18 mila litri di carburante, finora non si segnalano perdite. I sub della guardia costiera hanno effettuato controlli nella zona del naufragio per assicurarsi che non ci siano contaminazioni ambientali post-evento.
Una comunità in lutto
Momenti di commemorazione e solidarietà
Il dramma del naufragio ha avuto un profondo impatto sulla comunità di Santa Flavia e Porticello, che ha risposto con spirito di unità e solidarietà. Ieri sera, un’importante processione si è svolta sul lungomare, dove residenti e autorità locali si sono uniti per commemorare le vittime. Il sindaco di Santa Flavia, Giuseppe D’Agostino, ha invitato i cittadini a unirsi in un momento di preghiera, accompagnati dai parroci don Vincenzo Buscemi e don Giovanni Pipia.
Durante la cerimonia, sono stati gettati in mare mazzi di fiori in segno di rispetto per i defunti. Hanno partecipato anche figure politiche, come il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli, e il vice sindaco di Palermo, Gianpiero Cannella, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine e della guardia costiera.
La tragedia ha lasciato una cicatrice profonda nei cuori dei familiari delle vittime e dell’intera comunità, segnalando l’importanza della sicurezza marittima e la necessità di una maggiore sensibilizzazione in materia. I cittadini di Porticello si trovano ora a dover affrontare non solo il lutto, ma anche interrogativi su ciò che realmente è accaduto quel giorno in mare.