Naufragio bayesian, il marinaio di guardia ha postato video invece di lanciare l'allarme, secondo rapporto britannico

Naufragio bayesian, il marinaio di guardia ha postato video invece di lanciare l’allarme, secondo rapporto britannico

Il rapporto britannico sul naufragio del veliero Bayesian evidenzia la vulnerabilità dello scafo, la mancata comunicazione dell’armatore e l’inadeguato comportamento del marinaio che ha ritardato l’allarme, aggravando la tragedia.
Naufragio Bayesian2C Il Marinai Naufragio Bayesian2C Il Marinai
Il rapporto britannico sul naufragio del veliero Bayesian evidenzia gravi mancanze nella gestione della sicurezza, la vulnerabilità dello scafo ignorata dall’equipaggio e comportamenti inadeguati durante l’emergenza, che hanno aggravato la tragedia. - Gaeta.it

Il naufragio del veliero Bayesian continua a suscitare attenzione, soprattutto dopo la pubblicazione di un dettagliato rapporto britannico. L’indagine mette in luce alcuni aspetti critici legati alla gestione dell’imbarcazione durante la tragedia. Tra questi, spiccano le condizioni di vulnerabilità dello scafo e la condotta dell’equipaggio al momento dell’emergenza. Il documento ricostruisce con precisione quanto accaduto e rivela responsabilità specifiche, fornendo nuovi dettagli sul drammatico episodio.

Le condizioni del veliero e la vulnerabilità ignorata dell’armatore e dell’equipaggio

Il rapporto britannico evidenzia una falla di comunicazione importante tra chi gestiva il veliero e l’equipaggio a bordo. Secondo quanto emerso, il Bayesian era particolarmente suscettibile a condizioni meteo avverse, in particolare a venti forti. Questa vulnerabilità avrebbe dovuto essere nota all’armatore e al personale addetto alla navigazione, ma il documento chiarisce che nessuno ne era a conoscenza. La mancata consapevolezza ha evitato ogni tipo di misura preventiva per mantenere la sicurezza della nave.

In pratica, non vi erano istruzioni adeguate o avvisi sul comportamento dello scafo in caso di peggioramento delle condizioni atmosferiche. L’assenza di informazioni cruciali ha lasciato il veliero esposto a rischi elevati, che si sono poi rivelati fatali. Il rapporto si basa su una serie di rilievi tecnici e testimonianze raccolte dopo il naufragio, mostrando l’assenza di un protocollo di sicurezza calibrato sulle caratteristiche reali dell’imbarcazione.

La dinamica della tragedia: inclinazione improvvisa dello scafo e peggioramento del tempo

Il punto più critico del naufragio si è verificato quando le condizioni meteorologiche sono mutate rapidamente. Il rapporto descrive un evento drastico: lo scafo del Bayesian ha subito un’inclinazione repentina, arrivando ad un angolo di 90 gradi in appena 15 secondi. Questa improvvisa perdita di stabilità ha reso impossibile contenere la situazione e portare soccorso tempestivo.

Il documento sottolinea che la rapidità con cui è avvenuto il ribaltamento non ha lasciato spazio per interventi o comunicazioni di emergenza efficaci. Il peggioramento del tempo, probabilmente non previsto con precisione, ha scatenato questa crisi immediata. Le testimonianze raccolte indicano che in questo momento l’equipaggio si è trovato in grave difficoltà a mantenere il controllo della nave, aumentando l’entità del disastro.

Il comportamento del marinaio di guardia e le mancate azioni di allarme

Una delle scoperte più dibattute nel rapporto riguarda l’atteggiamento del marinaio presente sulla plancia nel momento cruciale. Secondo il documento, il membro dell’equipaggio incaricato di vigilare sulla situazione, anziché lanciare un segnale di allarme o avvertire il resto della squadra, si è concentrato nel postare video sui social media. Questa scelta, assolutamente inadeguata e pericolosa, ha ritardato la comunicazione della situazione di pericolo.

Il fatto ha sollevato questioni sulle procedure di sorveglianza a bordo e sull’addestramento del personale. Il rapporto indica chiaramente che la mancanza di prontezza da parte del marinaio ha contribuito ad aggravare la tragedia. L’assenza di immediato allarme ha fatto perdere tempo prezioso, rendendo più difficile l’organizzazione dei soccorsi e l’esodo rapido. Le autorità britanniche hanno segnalato questa negligenza come una delle cause dirette dell’incidente.

Implicazioni per la sicurezza marittima e la gestione delle emergenze a bordo

L’incidente del Bayesian e il successivo rapporto britannico aprono questioni che riguardano l’intera navigazione su velieri e imbarcazioni simili. La mancanza di conoscenza circa la vulnerabilità dello scafo, unita a comportamenti inappropriati dell’equipaggio durante la crisi, indica la necessità di rivedere i protocolli di sicurezza e formazione a bordo.

L’episodio richiama la necessità che armatori ed equipaggi conoscano a fondo le caratteristiche delle proprie navi e i rischi a cui si espongono. Serve un aggiornamento costante delle procedure di emergenza e un controllo rigoroso su come viene gestita la sorveglianza durante la navigazione. Il fatto che un marinaio abbia dedicato tempo a registrare video in un momento così grave segnala mancanza di disciplina e attenzione, aspetti cruciali in caso di pericolo.

Questo caso dimostra come il dettaglio e la prontezza delle comunicazioni possano fare la differenza tra la sicurezza e il disastro. I risultati dell’indagine saranno probabilmente usati per proporre nuove norme e incentivi a migliorare la formazione praticata a bordo, garantendo maggior rispetto per le regole della navigazione e per la salvaguardia della vita umana.

Change privacy settings
×