Nel cuore del quartiere Santa Giulia a Milano, è stato inaugurato uno spazio innovativo che vuole diventare un punto di riferimento sociale e culturale per la zona. La nuova portineria di comunità sorge all’interno del parco trapezio, offrendo un luogo dove residenti e visitatori possono incontrarsi, scambiarsi servizi e partecipare a iniziative legate alla vita di quartiere. Il progetto nasce dal lavoro congiunto della Rete Italiana di Cultura Popolare con il Municipio 4 di Milano, con il sostegno di Fondazione Cariplo e la collaborazione di importanti partner come Ikea Italia, Lavazza e Leroy Merlin.
La funzione sociale e di rigenerazione urbana della portineria
Il progetto rientra in un impegno più ampio di rigenerazione urbana che riguarda alcune aree di Milano caratterizzate da tessuti sociali complessi e variegati. Questa nuova portineria di comunità rappresenta un tassello importante nella rete nazionale di portinerie, già presente in città come Torino e in zone del Canavese, dove questi luoghi svolgono una funzione di welfare e cultura, promuovendo l’aggregazione e la collaborazione tra gli abitanti.
Il modello adottato si basa su un coinvolgimento diretto di chi vive nel quartiere, includendo famiglie, associazioni, enti pubblici e aziende che insieme contribuiscono a definire le attività e i servizi offerti. Ogni portineria di comunità si distingue per caratteristiche proprie, perché si modella sulle specificità e necessità del territorio in cui opera, mantenendo sempre un dinamismo che permette di adattarsi e migliorare nel tempo.
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Caratteristiche e servizi della portineria di comunità nel parco trapezio
Lo spazio della portineria si trova in una struttura circolare situata nel centro del parco trapezio, ristrutturata per accogliere i bisogni della comunità locale. Al suo interno si trovano una cucina comune aperta a tutti, dove gli abitanti possono cucinare o partecipare a momenti condivisi. Sono disponibili servizi essenziali come bagni e un fasciatoio corredato di prodotti per neonati, pensato per favorire le famiglie con bambini piccoli. Per chi pratica attività sportive o semplici passeggiate, è stato previsto un locker per lasciare in sicurezza gli oggetti personali.
L’attenzione verso i bambini si nota in uno spazio dedicato con tavoli e lavagne per attività educative o ricreative. Da settembre si aggiungerà anche una piccola biblioteca, in collaborazione con il sistema bibliotecario di Milano, e un punto di assistenza con servizi INPS per orientamento e supporto amministrativo. La portineria risponde così anche alle esigenze più tradizionali di uno spazio di vicinato, offrendo però strumenti utili a favorire l’inclusione e la partecipazione attiva della comunità attraverso workshop e altre attività di coinvolgimento.
Il ruolo del portale dei saperi nella gestione e nel coordinamento delle attività
Uno degli elementi di novità della portineria del parco trapezio è l’uso del Portale dei Saperi, una piattaforma digitale che raccoglie e aggiorna informazioni sui bisogni, le competenze e le risorse presenti nel quartiere. Questa tecnologia supporta gli operatori e le persone coinvolte nella gestione dello spazio, offrendo un quadro chiaro e aggiornato su nuovi progetti o richieste della comunità.
Attraverso questo sistema la portineria può continuare a proporre servizi e iniziative tarate sulle reali esigenze degli abitanti, senza perdere il contatto con le trasformazioni sociali in corso. L’obiettivo è fare di questo spazio un bene comune, dove chiunque si senta parte attiva nella costruzione di un ambiente più accogliente. Fondazione Cariplo ha sottolineato come la combinazione di risorse locali e istituzionali renda la portineria un esempio di collaborazione tra pubblico e privato, cruciale per la vitalità della città.