La questura di Napoli ha disposto 23 misure di divieto di accesso alle aree urbane contro altrettanti soggetti ritenuti responsabili di diversi reati. I provvedimenti, adottati dalla divisione polizia anticrimine, riguardano fatti accaduti tra agosto 2024 e febbraio 2025, molti dei quali vicino a esercizi commerciali e luoghi di ritrovo pubblico della città.
Particolare attenzione sui destinatari dei divieti
Il questore di Napoli ha firmato 23 ordinanze che impediscono l’accesso a specifiche aree urbane. Di queste, 18 riguardano persone di età compresa tra i 17 e i 48 anni. Questi soggetti sono stati segnalati per reati gravi come porto di armi o oggetti atti a offendere, lesioni personali aggravate, resistenza, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, tentato omicidio e rissa aggravata. Tali episodi sono avvenuti soprattutto nelle immediate vicinanze di attività commerciali tra l’estate 2024 e l’inizio del 2025.
Questi provvedimenti di divieto variano da uno a due anni e impongono l’obbligo di non accedere né stazionare nelle aree dove si sono verificati i fatti. Il desiderio è quello di limitare ogni rischio di nuove tensioni o risse nelle zone teatro degli episodi.
Leggi anche:
Restrizioni più lunghe per reati legati agli stupefacenti
Gli altri 5 divieti di accesso hanno una durata più lunga, ovvero due o tre anni. Sono rivolti a soggetti coinvolti in reati legati a sostanze stupefacenti. Tre di loro sono stati arrestati per detenzione e spaccio illecito. Gli altri due sono stati denunciati, sempre per motivi legati al narcotraffico.
Queste misure mirano a cancellare la presenza di pusher e trafficanti all’interno delle zone più frequentate da giovani e cittadini, per tutelare la sicurezza di chi abita o lavora nei quartieri interessati.
Modalità di applicazione e zone interessate
I provvedimenti vietano in modo specifico l’accesso nei locali pubblici, esercizi commerciali e altri punti di aggregazione dove si sono consumate violenze o episodi criminali. Inoltre, viene imposto il divieto di stazionamento anche nelle aree immediatamente attigue, in particolari fasce orarie.
Il percorso della questura è volto a impedire che, nei luoghi teatro di conflitti, possano riaffacciarsi vecchi o nuovi protagonisti sospetti. Limitare questi contatti fisici nella città si traduce in una maggiore tranquillità per residenti e clienti.
Contrasto alla microcriminalità nei quartieri di Napoli
A Napoli, dove i quartieri sono spesso attraversati da dinamiche complesse, il ricorso a misure come i Dacur rappresenta uno strumento per contrastare fenomeni di microcriminalità e tensioni sociali ricorrenti. L’attenzione della polizia resta alta su tutte le zone segnalate, con attività di controllo e presenza sul territorio costante.