Napoli e la sostenibilità: verso una nuova era urbanistica secondo Carlos Moreno

Napoli e la sostenibilità: verso una nuova era urbanistica secondo Carlos Moreno

Napoli esplora il modello della “città dei 15 minuti” proposto da Carlos Moreno, puntando a migliorare la sostenibilità urbana e la qualità della vita attraverso un approccio personalizzato alle sue sfide uniche.
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Napoli e la sostenibilità: verso una nuova era urbanistica secondo Carlos Moreno - (Credit: www.cronachedellacampania.it)

La sostenibilità urbana si afferma sempre di più come tema cruciale per il futuro delle città europee, e Napoli non rimane fuori da questo dibattito. Il professore Carlos Moreno, rinomato esperto in economia urbanistica e docente alla Sorbona di Parigi, ha recentemente partecipato a un’importante tavola rotonda intitolata “The close city”, svoltasi presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II. Durante l’evento, Moreno ha illustrato la propria teoria sui centri urbani sostenibili, sottolineando come Napoli possa abbracciare un modello efficace di sviluppo urbano.

Il concetto della città dei 15 minuti

Carlos Moreno ha esposto la propria visione della città dei 15 minuti, un modello che permette ai cittadini di accedere a servizi essenziali e attività quotidiane senza dover percorrere lunghe distanze. Secondo Moreno, questo approccio non rappresenta un’utopia, ma una realtà già attuata in diverse metropoli, tra cui Parigi. “La prossimità è la chiave,” ha dichiarato, enfatizzando l’importanza di avere servizi e infrastrutture a portata di mano. La proposta si basa sulla creazione di una rete di punti d’incontro e di vicinanza che favorisca non solo l’accessibilità, ma anche la socialità tra le persone.

Tuttavia, Moreno ha chiarito che non è tanto il numero di minuti a essere rilevante, quanto la qualità della vita urbana e la capacità di compromettere spazi pubblici ben progettati. La città dei 15 minuti si traduce quindi nella creazione di un ambiente che stimola interazioni e attività economiche accessibili a tutti i cittadini. Questo modello promette di ridurre la congestione, aumentare la sostenibilità e migliorare la qualità della vita.

Le sfide del modello per Napoli

L’approccio descritto da Moreno non è privo di sfide, specialmente per una città complessa come Napoli. Lorenzo Capobianco, presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli, ha espresso la necessità di un’applicazione “su misura” per il contesto napoletano. Capobianco ha sottolineato le peculiarità topografiche e sociali di Napoli, descrivendola come una città stratificata e fragile. “Le caratteristiche geografiche e urbanistiche richiedono soluzioni ad hoc piuttosto che formule rigide.”

Secondo Capobianco, Napoli ha bisogno di competenze tecniche e professionali all’avanguardia che possano lavorare all’interno di un framework di regole condiviso e flessibile. In particolare, si deve guardare con attenzione alle infrastrutture già esistenti, migliorando il sistema di mobilità urbana e promuovendo la rigenerazione dei quartieri. È necessario un approccio sistematico che metta la città nella condizione di adattarsi ai cambiamenti e agli sviluppi futuri.

Il confronto con esperti di urbanistica

L’evento “The close city” ha visto la partecipazione di prestigiosi esperti internazionali di urbanistica, tra cui Peter Nijkamp e Catherine Gall. Il confronto ha aperto un dialogo su come Napoli possa imparare da altre città che hanno già implementato con successo pratiche sostenibili. Le discussioni hanno toccato diversi aspetti della pianificazione urbana, dall’importanza delle politiche pubbliche alla sensibilizzazione della comunità locale sull’uso degli spazi pubblici.

Le autorità locali e gli attori sociali sono stati invitati a considerare non solo i benefici a breve termine del modello proposto, ma anche le implicazioni a lungo termine per la società napoletana. Creare un ambiente urbano sostenibile richiede una cooperazione sinergica tra diverse forze, inclusi istituzioni, professionisti e cittadini. L’obiettivo è trasformare Napoli in un esempio di città sostenibile, dove il miglioramento della qualità della vita diventa un obiettivo condiviso.

La tavola rotonda ha quindi rappresentato un’importante opportunità di confronto e riflessione per riconsiderare le politiche urbanistiche attuali, all’interno di un contesto socio-economico in continua evoluzione. Napoli ha la possibilità di apprendere dai modelli di successo e adattarli alle proprie esigenze, creando un futuro urbano che promuova la sostenibilità e il benessere dei suoi cittadini.

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