Napoli, due donne denunciate per truffa a una 95enne con la tecnica della falsa nipote a Gubbio

Napoli, due donne denunciate per truffa a una 95enne con la tecnica della falsa nipote a Gubbio

Due donne fermate a Napoli per truffa ai danni di una 95enne di Gubbio, recuperati e restituiti gioielli e denaro sottratti fingendosi parenti con la tecnica della falsa nipote.
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La polizia di Napoli ha arrestato due donne per una truffa ai danni di una 95enne di Gubbio, recuperando e restituendo denaro e gioielli sottratti con la tecnica della falsa nipote. - Gaeta.it

La polizia di Napoli ha fermato e denunciato due donne per una truffa ai danni di una donna anziana di 95 anni, residente a Gubbio. Le malviventi avevano sottratto denaro e gioielli fingendosi parenti. L’intervento della polizia ha permesso il recupero e la restituzione degli oggetti rubati alla vittima.

Il fermo delle due donne e il ritrovamento degli oggetti rubati

Lo scorso 6 marzo, una pattuglia della sottosezione polizia stradale di Napoli Nord ha fermato un’auto sospetta con due donne a bordo. Le due erano già note alle forze dell’ordine per episodi simili. Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato un borsello contenente vari monili d’oro, tra cui una fede nuziale, oltre a 600 euro in contanti.

La presenza di quegli oggetti ha subito attirato l’attenzione degli investigatori, che hanno avviato accertamenti immediati per capire la provenienza del bottino. Il fatto che fossero in possesso di una somma significativa di denaro e gioielli ha spinto a ricostruire velocemente gli ultimi spostamenti delle due donne.

La dinamica della truffa ai danni della 95enne di Gubbio

Dalle verifiche condotte è emerso che poche ore prima del fermo, le due avevano truffato un’anziana di 95 anni residente a Gubbio. Una delle donne aveva contattato la vittima spacciandosi per la sua nipote. Con questa scusa, aveva convinto la donna a consegnare oro e denaro contante.

La tecnica della “falsa nipote” è un metodo comune per ingannare persone anziane e indurle a cedere beni preziosi. Le truffatrici sfruttano il legame familiare fasullo, generando fiducia e poi approfittandone per sottrarre valori e contante. Nel caso specifico, la vittima non ha subito danni irreparabili, grazie al pronto intervento della polizia.

L’azione della polizia e la tutela delle fasce vulnerabili

La denuncia è stata formalizzata a seguito del ritrovamento della refurtiva e del collegamento con la truffa a Gubbio. Entrambe le donne sono ora sotto procedimento per truffa. Gli oggetti e il denaro sottratti sono stati restituiti alla 95enne, evitando una perdita economica e affettiva.

Questo episodio mette in luce l’attività della polizia di stato rivolta a proteggere le categorie più fragili della popolazione, in particolare gli anziani. Le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione su questi crimini che spesso avvengono in casa, dove le vittime sono più esposte e meno protette.

L’efficacia dell’intervento dimostra come controlli di routine e segnalazioni possano fermare truffe che minano la sicurezza delle persone anziane, restituendo al contempo quanto sottratto con metodi ingannevoli.

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