Napoli, catturato giovanni miglioriaccio dopo oltre due anni di latitanza

Napoli, catturato giovanni miglioriaccio dopo oltre due anni di latitanza

A Napoli arrestato Giovanni Migliaccio, esponente di spicco del clan Contini latitante da oltre due anni; la cattura rafforza l’azione delle forze dell’ordine contro la criminalità organizzata locale.
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A Napoli è stato arrestato Giovanni Migliaccio, esponente di spicco del clan Contini latitante da oltre due anni, segnando un importante successo nella lotta contro la criminalità organizzata. - Gaeta.it

La città di Napoli ha visto ieri un importante fermo nella lotta contro la criminalità organizzata. Giovanni Migliaccio, noto esponente del clan Contini, è stato preso mentre passeggiava per strada. Dopo anni di latitanza, la sua cattura riaccende l’attenzione sulle dinamiche interne ai gruppi camorristici e sulle operazioni delle forze dell’ordine.

La fuga e la latitanza di giovanni migliaccio

Giovanni Migliaccio era irreperibile da più di due anni. Nel 2023 aveva evaso la custodia della casa lavoro dove terminava di scontare una lunga pena detentiva che durava più di venti anni. La fuga avvenne proprio nell’area napoletana, ma per un lungo periodo le ricerche non avevano dato alcun risultato. Migliaccio appartiene alla vecchia leva del clan Contini, un gruppo criminale molto radicato nel tessuto sociale di Napoli.

Il suo arresto è avvenuto in via Filippo Maria Briganti, zona dove ieri una pattuglia in servizio ha notato la sua presenza. Migliaccio cercava di passare inosservato, ma gli agenti lo hanno riconosciuto e hanno subito tentato di intervenire. La sua latitanza prolungata aveva reso questa operazione decisamente strategica per la polizia locale e per gli investigatori impegnati da mesi su questo caso.

La fuga in scooter e l’intervento degli agenti

Il tentativo di fuga alla vista degli agenti è arrivato subito, quando Migliaccio ha provato a fuggire usando uno scooter. Il gesto ha dimostrato sia la sua voglia di sfuggire alla cattura, sia la sua determinazione a restare lontano dalle forze dell’ordine. Eppure, la rapidità dell’intervento degli agenti ha avuto la meglio, impedendo una nuova fuga.

Il ruolo di giovanni migliaccio nel clan contini e la sua eredità criminale

Il nome di Giovanni Migliaccio è legato a doppio filo al clan Contini. La sua carriera criminale si è sviluppata negli anni, e dopo oltre venti anni di carcere ha mantenuto un ruolo di rilievo nel gruppo malavitoso napoletano. Sul suo corpo pesa una condanna importante, ancora da completare dopo la nuova cattura.

Interessante anche il legame familiare con la criminalità: suo figlio, Antonio Migliaccio, è stato un punto di riferimento per la cosca nell’area dell’Arenaccia. Antonio è stato infatti messo a capo della reggenza del clan nel 2020, in seguito a un breve periodo di libertà dovuto a un errore nella revisione delle sue condanne. In quell’anno, nella sua abitazione si era tenuto un incontro tra affiliati per discutere delle strategie del clan.

Continuità nella gestione del clan

Questo legame padre-figlio indica una continuità nella gestione degli affari della cosca, che mantiene salde radici sul territorio. Patrizio Bosti, figura di riferimento per il gruppo, aveva affidato ad Antonio il compito di gestire la zona, a conferma del peso riconosciuto alla famiglia Migliaccio all’interno della struttura camorristica.

Il ritorno in carcere e le prospettive giudiziarie

Dopo la cattura in questa estate del 2025, Giovanni Migliaccio è stato immediatamente riportato in carcere. Qui dovrà attendere il termine della sua condanna, che coinvolge decenni di reclusione accumulati per i vari reati collegati alla sua attività nel clan Contini.

Ma non solo. Migliaccio dovrà affrontare un nuovo processo che riguarda fatti non ancora giudicati. Le autorità hanno infatti in mano elementi che potrebbero portare a nuovi capi di imputazione. La combinazione tra la sua già lunga condanna e il nuovo procedimento giudiziario lo metterà in una posizione delicata.

La cattura di un personaggio di tale rilievo fa emergere di nuovo le difficoltà nel mantenere il controllo da parte dei clan camorristici, soprattutto di fronte alla pressione delle forze dell’ordine. La questione degli errori nelle rideterminazioni delle condanne resta fondamentale per capire come certi soggetti siano riusciti a tornare sul territorio, anche se per brevi periodi.

Un nuovo capitolo contro la criminalità organizzata

Napoli, con questa operazione, assiste a un altro capitolo nella lunga battaglia contro la criminalità organizzata. La cattura di Giovanni Migliaccio segna un passaggio decisivo per le indagini e per la sicurezza della città. Le forze dell’ordine proseguono il loro lavoro, nel tentativo di smantellare le reti che ancora reggono in alcune aree della città.

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