Il progetto a project for Climate Change di 3Bmeteo torna anche nel 2025 con una missione dedicata all’Italia. Dopo le spedizioni in Groenlandia e Amazzonia, il focus quest’anno è puntato sulle trasformazioni ambientali che interessano montagne, pianure e coste della penisola. Con la collaborazione di vari atenei e centri meteorologici, le spedizioni scientifiche monitorano direttamente lo stato di salute degli ecosistemi italiani, portando dati e osservazioni sul campo per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sui effetti concreti del cambiamento climatico.
L’evoluzione di a project for Climate Change e il suo nuovo percorso in italia
Il progetto a project for Climate Change nasce quattro anni fa con l’obiettivo di indagare il cambiamento climatico attraverso esperienze dirette. La prima grande spedizione è stata compiuta nel 2023 in Groenlandia, un territorio altamente sensibile all’alterazione climatica. Nel 2024 la missione si è spostata in Amazzonia, un polmone verde del pianeta sottoposto a minacce continue. Nel 2025 si è deciso di tornare con attenzione al nostro Paese con missione Italia, un percorso che attraverserà varie regioni per monitorare fenomeni e rischi specifici del contesto mediterraneo e alpino.
Il progetto non si limita a semplici rilevazioni; vuole essere uno strumento di divulgazione scientifica capace di parlare a un pubblico più vasto, con dati precisi ma spiegazioni accessibili. Tra paesaggi montani, aree di pianura e zone marine, missione Italia raccoglie testimonianze dirette di cambiamenti visibili, climatologici e biologici, descritti con il supporto di esperti. Nel tempo ogni spedizione arricchisce il progetto, che così diventa un archivio vivo sui fenomeni climatici in atto.
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Le collaborazioni scientifiche e l’approccio sul campo del progetto
Nel 2025 3Bmeteo ha coinvolto università e centri di ricerca italiani per arricchire missione Italia di competenze e strumenti. Tra questi ci sono l’Università degli studi Napoli Parthenope – dipartimento di scienze e tecnologie, i dipartimenti MESVA e DSFC dell’Università degli studi dell’Aquila. A supporto anche enti come l’Osservatorio meteorologico di Montevergine, Emilia Romagna Meteo e il sito LTER Istituto Mosso.
Questo network scientifico permette di coordinare spedizioni in diverse aree: dai ghiacciai alpini ai parchi montani passando per aree marine protette. Gli esperti presenti sul campo analizzano i cambiamenti a livello geologico, biologico e climatico, misurando dati sul terreno e valutando l’impatto di fenomeni come lo scioglimento dei ghiacciai o la diffusione di specie aliene nei parchi naturali. Spedizioni dirette accompagnate da interviste e rapporti giornalieri aiutano a mantenere alta l’attenzione pubblica sul tema, collegando i dati scientifici a impatti concreti sulla vita quotidiana.
Le sfide ambientali italiane sotto la lente di missione italia
L’estate 2025 si presenta con temperature estreme e un’Italia divisa tra siccità e stress ambientale. Il sistema idrogeologico, con fiumi e laghi, mostra segni di sofferenza dovuti sia alla scarsità di precipitazioni che all’aumento delle temperature. La qualità degli habitat naturali soffre anche per l’ingresso di specie animali e vegetali non autoctone che competono con la fauna e la flora locali, alterando l’equilibrio degli ambienti.
Missione Italia si concentra proprio su questi aspetti. Attraverso osservazioni sul campo e il confronto con specialisti, il progetto mappa le aree più colpite e valuta come i cambiamenti incidano sulle risorse idriche, sulla biodiversità e sugli ecosistemi costieri. Il continuo monitoraggio in diverse zone del territorio offre un quadro più chiaro sulle trasformazioni e le criticità attuali. Gli studiosi sottolineano come questi segnali siano importanti per prepararsi a scenari ambientali sempre più difficili.
L’itinerario e le tappe di missione italia 2025
Missione Italia partirà il 9 luglio dalle Alpi Occidentali per proseguire verso le Alpi Orientali, per poi scendere fino in Lombardia, Veneto, Abruzzo, Emilia Romagna, Campania e Sicilia. Ogni area sarà sede di rilevamenti diretti su ghiacciai, aree forestali, flora e fauna ma anche ambienti marini. I partecipanti alle spedizioni documenteranno ogni tappa con aggiornamenti quotidiani, commenti e interviste, per raccontare lo stato di salute del territorio italiano.
Le attività sul campo si concluderanno ai primi di agosto, con il ritorno a Bergamo presso il centro meteo italiano di 3Bmeteo, dove verrà realizzato un documentario basato sui materiali raccolti. Il racconto visivo punterà a mostrare con dati e immagini le trasformazioni osservate, in modo che possano essere conosciute da un pubblico più ampio.
L’impegno di 3bmeteo e i partner scientifici e istituzionali coinvolti
Il progetto missione Italia si svolge con il patrocinio di importanti realtà scientifiche e territoriali. Tra i principali sostenitori figurano l’Osservatorio meteorologico di Montevergine, Emilia Romagna Meteo e le università dell’Aquila e Napoli Parthenope. A fianco di 3Bmeteo operano inoltre partner come Edison Energia, consorzio Pontedilegno-Tonale e Monterosa Spa, con supporti tecnici di Sicilia Avocado e Puressentiel. La collaborazione con iOL Advertising del gruppo Italiaonline assicura visibilità e diffusione del progetto.
L’obiettivo comune è portare avanti un’indagine rigorosa e trasparente, con un linguaggio accessibile che unisca dati scientifici e narrazione. Missione Italia si rivolge a chi vuole capire come il cambiamento climatico stia modificando il paesaggio e le condizioni di vita dentro i confini italiani, offrendo elementi reali per riflettere e agire.