Un uomo di 41 anni, originario di Napoli, è stato catturato dopo essere stato trovato dentro un camper parcheggiato vicino a un’area aeroportuale. La polizia di stato ha condotto l’operazione che ha posto fine alla sua latitanza.
Il profilo del 41enne e il contesto giudiziario
L’uomo arrestato era destinatario di un ordine di esecuzione per pene concorrenti, emesso il 19 febbraio dalla procura generale della repubblica presso la corte d’appello di Roma. La condanna complessiva per lui ammontava a 18 anni, 5 mesi e 18 giorni, a causa di diversi reati legati al traffico di stupefacenti.
Oltre alla pena detentiva, era stato colpito da interdizione perpetua dai pubblici uffici, misura che esclude la possibilità di ricoprire incarichi o cariche pubbliche. In origine, stava scontando la pena in regime di arresti domiciliari in una comunità terapeutica, situata a Taranto. Questa scelta indicava una certa attenzione nei suoi confronti, probabilmente per motivi legati alla salute.
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Nel mese di febbraio, l’uomo aveva ottenuto due permessi per accertamenti sanitari presso una clinica di Napoli. Di fatto, però, non aveva più fatto ritorno in comunità, rendendosi irreperibile in quel momento e scatenando la sua immediata ricerca da parte della polizia.
Le indagini che hanno portato alla cattura
La squadra mobile di Napoli ha concentrato le proprie ricerche in diverse aree strategiche, monitorando possibili rifugi e movimenti sospetti. Dopo giorni di controlli, gli agenti sono riusciti a individuare il 41enne in un camper parcheggiato da qualche tempo vicino all’aeroporto.
La scelta di quel luogo non è casuale. Le zone aeroportuali sono spesso utilizzate come punti di transito o rifugio temporaneo da chi cerca di nascondersi velocemente e raggiungere una destinazione sconosciuta. Il camper rappresentava una copertura mobile, ma anche un posto dove l’uomo si sentiva relativamente protetto.
L’intervento degli agenti è avvenuto al momento in cui l’uomo stava per lasciare il camper a bordo di un monovolume, guidato da un complice che lo aspettava. La rapida risposta della polizia ha permesso di bloccare sia il 41enne, sia il conducente del veicolo.
Conseguenze per i complici e sequestri durante l’operazione
Oltre all’arresto dell’uomo ricercato, la polizia ha denunciato sia chi guidava il monovolume che i gestori dell’area di sosta dove era parcheggiato il camper. L’accusa principale è quella di procurata inosservanza di pena, per aver agevolato la fuga o il nascondiglio del latitante.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato in possesso del 41enne dei documenti d’identità falsi. Questi sono al momento oggetto di verifiche per capire se si tratti di strumenti utilizzati personalmente o se siano legati a una rete più ampia di supporto e copertura.
Le investigazioni vanno avanti, con l’obiettivo di chiarire eventuali rapporti con altri fiancheggiatori e scoprire se ci siano stati ulteriori aiuti per la sua latitanza. L’arresto rappresenta una delle fasi chiave di un’inchiesta che punta a smantellare cerchie criminali collegate al traffico di droga.