mPOW: il progetto europeo che dà voce ai giovani in difficoltà dalla Roma all’Europa

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mPOW: il progetto europeo che dà voce ai giovani in difficoltà dalla Roma all'Europa - Fonte: Ilfaroonline | Gaeta.it

Il progetto mPOW ha permesso di coinvolgere ragazzi dei Centri Diurni della ASL Roma 3 in un’importante esperienza transnazionale che si è conclusa con un evento a Roma. Nel contesto europeo, questo programma ha trattato questioni cruciali legate al supporto dei giovani con difficoltà nel trovare il proprio posto nella società, in particolare quelli affetti da problemi di salute mentale. Con la partecipazione attiva di professionisti e giovani provenienti da quattro paesi, mPOW ha aperto un dialogo su sfide comuni e buone pratiche nel settore del benessere giovanile.

Il progetto mPOW: obiettivi e finalità

Un’iniziativa con respiro internazionale

mPOW è un’iniziativa che ha visto la luce nel 2022, con l’adesione della ASL Roma 3 e della Cooperativa Il Grande Carro, e ha coinvolto giovani dai Centri di Salute Mentale dei Municipi XI e XII di Roma. L’Unione Europea ha finanziato il progetto, il quale ha avuto una durata di due anni, permettendo così ai partecipanti di esplorare percorsi innovativi per migliorare la qualità della vita di ragazzi e ragazze con difficoltà relazionali e di inserimento nel mondo del lavoro e dell’istruzione.

L’obiettivo principale di mPOW è quello di sviluppare metodologie di lavoro adatte a sostenere i NEET, i giovani che non seguono percorsi di istruzione o impiego. Attraverso esperienze condivise e scambi culturali, mPOW ha cercato di dare ai ragazzi la possibilità di esprimere il loro punto di vista e di confrontarsi con coetanei provenienti da realità diverse, come Finlandia e Portogallo. Questo processo ha cercato di avvicinare esigenze e competenze, rendendo più chiara la situazione del disagio giovanile su scala europea.

L’importanza del confronto culturale

Uno degli aspetti più significativi di questo progetto è stato l’incontro tra giovani di diverse nazioni. In aprile, i ragazzi hanno visitato Ostrawa, dove hanno interagito con coetanei finlandesi e portoghesi, aprendo il dialogo su problematiche comuni e condividendo esperienze di vita. Questi momenti di confronto non solo hanno ampliato le loro visioni e prospettive, ma hanno anche contribuito a creare una rete di supporto internazionale per i giovani in difficoltà. L’esperienza di dialogo e interazione ha portato a sviluppare consapevolezza sulle proprie capacità e sulla possibilità di sentirsi utili nella società.

L’evento di presentazione dei risultati a Roma

Il Teatro Porta Portese come palcoscenico dell’innovazione

Il 20 settembre, il Teatro Porta Portese ha ospitato un evento significativo in cui i professionisti della ASL Roma 3 e della Cooperativa Il Grande Carro hanno presentato i risultati ottenuti attraverso il progetto mPOW. La serata ha rappresentato un punto di arrivo per due anni di lavoro intenso e ricco di scambi relazionali. Durante l’evento, sono state condivise le esperienze dei giovani partecipanti e le buone pratiche emerse nel corso del progetto, fornendo una visione chiara dell’impatto che mPOW ha avuto sulla vita di tanti ragazzi.

Francesca Milito, Direttore Generale della ASL Roma 3, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, evidenziando i benefici riscontrati dai giovani che hanno preso parte al programma. L’opportunità di lavorare in gruppo e di ascoltare le proprie voci in un contesto internazionale ha rinnovato l’autostima e responsabilizzato i partecipanti, incoraggiandoli a perseguire attivamente il proprio sviluppo personale e sociale.

Opportunità di crescita per i giovani

Viviana Muccini, psicologa della ASL Roma 3, ha evidenziato come il progetto non abbia solo fornito competenze pratiche ai partecipanti, ma abbia anche avuto un impatto profondo sulle loro vite. La possibilità di affacciarsi a esperienze mai immaginate ha offerto ai ragazzi la chance di scoprirsi nuovi. Inoltre, è prevista la pubblicazione di un libro che raccoglierà le esperienze e le buone pratiche del progetto, in modo da garantire la diffusione delle metodologie sperimentate e stimolare ulteriori iniziative simili.

I Centri Diurni della ASL Roma 3: supporto e attività

Una rete di servizi al servizio della comunità

La ASL Roma 3 gestisce sei Centri Diurni, tra cui Brisse, Cantiere 24 e Monteverde, con un’attività che supporta ragazzi tra i 18 e i 35 anni, mirando a reinserirli nella vita sociale e lavorativa. Oltre agli utenti giovani, i centri accolgono anche persone di età maggiore, offrendo servizi diversificati e attività mirate per rispondere ai bisogni di una popolazione eterogenea.

Con un’affluenza annuale di circa 80 ragazzi per centro, le attività dei Centri Diurni sono cofinanziate dall’Assessorato Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale, permettendo così di garantire un supporto qualificato e professionale. La preparazione e competenza degli operatori sono fondamentali nel consolidare una rete di aiuto per i ragazzi più vulnerabili, offrendo percorsi di formazione, attività ludico-ricreative e servizi di counseling.

Un futuro di speranza per i giovani

Attraverso interventi mirati e la valorizzazione del dialogo tra professionisti e giovani, i Centri Diurni della ASL Roma 3 si propongono come fari di speranza per coloro che affrontano difficoltà nella costruzione della propria identità e nel percorso di inserimento sociale. L’esperienza accumulata attraverso mPOW rappresenta un ulteriore passo verso l’ampliamento delle opportunità di crescita per i giovani, un passo che moltissimi potrebbero trovare prezioso in un contesto complesso come quello attuale.

Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Armando Proietti

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