Negli ultimi mesi movi ha completato con successo il percorso che ha portato alla certificazione Uni/PdR 125:2022, un riconoscimento dedicato alla parità di genere sul posto di lavoro. Questo risultato si inserisce in un contesto italiano dove pochissime imprese hanno raggiunto tale standard. La certificazione attesta l’impegno di movi nel garantire un ambiente di lavoro equo e inclusivo, in un momento in cui la situazione nazionale in termini di equilibrio di genere nelle aziende resta critica, con dati che evidenziano ancora forti differenze nella partecipazione al mercato del lavoro e nella leadership.
Movi e il contesto italiano della parità di genere sul lavoro
movi, azienda italiana con una lunga storia di oltre un secolo, opera nel settore dei dispositivi medici occupandosi di distribuzione di soluzioni per anestesia, diabetologia, diagnostica e ausili per disabilità. Il conseguimento della certificazione Uni/PdR 125:2022 distingue movi come una delle pochissime realtà nel nostro paese a dotarsi di uno standard così rigoroso per la parità di genere. Non è un dettaglio da poco, se si considera che meno dell’1% delle imprese italiane hanno lo stesso riconoscimento.
Situazione italiana sul gender gap
Italia, infatti, presenta una delle più basse partecipazioni femminili al lavoro in Europa, con un tasso fermo al 56,5%, e si trova all’87° posto nella classifica mondiale stilata nel 2024 dal World Economic Forum sul Global Gender Gap. Le donne continuano a essere poco rappresentate nelle posizioni di vertice e nell’economia in generale. movi ha affrontato questo quadro sfidante impegnandosi a creare condizioni più eque e sensibili. La certificazione oggi raggiunta certifica il percorso svolto, ma anche l’attenzione e la responsabilità verso il miglioramento continuo.
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La genesi del progetto e il coinvolgimento dei dipendenti
La volontà di movi di affrontare il tema della diversità e dell’equità è maturata nel tempo e ha coinvolto tutte le aree aziendali. Alessandro Bolognini, il direttore delle risorse umane, sottolinea come questa riflessione sia nata dal basso, dalla sensibilità condivisa sia dalla dirigenza che dai dipendenti operativi. La svolta è avvenuta con la somministrazione di una survey interna nel 2024, cui ha risposto più del 70% del personale.
Questa indagine ha raccolto opinioni e suggerimenti dei lavoratori, fungendo da stimolo per la creazione di una task force formata da una ventina di colleghi volontari. Il gruppo ha dedicato l’intero anno a sviluppare iniziative per promuovere inclusione, rispetto e comunicazione assertiva. Laboratori, workshop e momenti di confronto hanno accompagnato una revisione dei valori aziendali con l’introduzione di nuove pratiche legate al benessere e all’accoglienza. Il team ha anche realizzato un Welcome Kit per i nuovi assunti più attento a trasmettere questi principi fin dall’ingresso in azienda.
Il percorso verso la certificazione uni/pdr 125:2022 e le pratiche adottate
A ottobre 2024 movi ha avviato formalmente il processo per ottenere la certificazione Uni/PdR 125:2022, che misura la parità di genere in modo oggettivo. L’azienda ha elaborato una politica dedicata, pubblicata sul suo sito, che esplicita impegni e strategie. Ha analizzato i potenziali rischi per il rispetto della parità e ha delineato un piano triennale con obiettivi chiari e attività formative mirate, soprattutto in tema di linguaggio inclusivo e prevenzione dei pregiudizi inconsci.
Formazione e audit
I responsabili delle persone, cioè i people manager, sono stati coinvolti in corsi specifici per migliorare anche la selezione del personale e assicurare criteri equi. La certificazione è stata rilasciata a seguito di due audit, uno documentale e uno operativo, svolti nei primi mesi del 2025. movi ha ottenuto un punteggio di 80 su 100 senza alcuna non conformità, dimostrando che la sensibilità e l’attenzione verso la parità di genere si riflettono nelle pratiche quotidiane. Alcuni suggerimenti sono già in fase di implementazione, soprattutto sul fronte della formazione continua.
Dati sulla composizione aziendale e politiche di welfare inclusivo
Al momento dell’audit movi contava 191 dipendenti, di cui 101 donne e 90 uomini. La partecipazione femminile rimane forte anche nei ruoli manageriali della sede. Il personale commerciale, composto da 83 persone, beneficia di una parte variabile della retribuzione calibrata senza distinzioni di genere: la media economica per uomini e donne è risultata identica.
Sul fronte del welfare aziendale è stato rafforzato il supporto dedicato ai genitori con bambini fino a 3 anni, attraverso un contributo aggiuntivo. L’azienda ha adottato forme di sostegno accessibili a tutto il personale, rispondendo alle indicazioni della norma e ponendo attenzione a politiche che migliorano la qualità di vita di chi lavora. In questo modo movi riconosce che condizioni di lavoro ecluse da discriminazioni favoriscono un clima più sano e produttivo.
L’impegno di movi dimostra come, anche in un contesto critico come quello italiano, sia possibile ottenere risultati concreti e certificati nel rispetto della parità di genere. Il percorso intrapreso, monitorato con rigore, mantiene alta l’attenzione delle persone e rende visibile un cambiamento tangibile nelle pratiche aziendali. Restano naturalmente margini di miglioramento e innovazioni da adottare, ma la trasparenza e la volontà di crescita dell’azienda si mostrano più forti che mai.