Motociclista 59enne morto all’isola d’elba dopo lo scontro con un cinghiale sulla strada del monumento

Motociclista 59enne morto all’isola d’elba dopo lo scontro con un cinghiale sulla strada del monumento

Un incidente mortale sull’isola d’Elba vede la morte di Rocco Andrianò, motociclista di 59 anni, dopo lo scontro con un cinghiale sulla strada del Monumento; le autorità chiedono interventi urgenti contro la fauna selvatica.
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Un motociclista di 59 anni è morto sull’isola d’Elba dopo uno scontro con un cinghiale sulla strada del Monumento, evidenziando il grave problema della fauna selvatica sulla viabilità locale. - Gaeta.it

Un incidente mortale ha scosso la comunità dell’isola d’Elba dove un motociclista di 59 anni ha perso la vita dopo essersi scontrato con un cinghiale. Il sinistro è avvenuto lungo la strada del Monumento, che collega Marina di Campo a Lacona, in una zona dove la presenza di animali selvatici rappresenta da tempo un problema per la sicurezza stradale e la popolazione locale.

La dinamica dell’incidente e i soccorsi

La tragedia si è consumata ieri sera quando il motociclista, identificato come Rocco Andrianò, ha impattato con un cinghiale mentre stava percorrendo la strada tra Marina di Campo e Lacona. L’animale è morto sul colpo, mentre l’uomo, dipendente di Esa, azienda che si occupa dei servizi ambientali dell’isola, ha riportato ferite mortali. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti immediatamente i soccorritori del 118 e i carabinieri per tentare di gestire la situazione e ricostruire con precisione la dinamica del sinistro. Nonostante i tentativi di soccorso, Andrianò non ce l’ha fatta.

Presenza di fauna selvatica sulla strada del monumento

La strada del Monumento è una via di collegamento importante ma anche frequentata da fauna selvatica, in particolare ungulati come i cinghiali. Questo tipo di incidente non è isolato ed evidenzia il rischio crescente per chi percorre queste aree, specie nelle ore serali e notturne quando la visibilità è ridotta. Il servizio di emergenza ha confermato che la velocità e le condizioni stradali saranno approfondite nelle indagini per capire le cause precise del grave incidente.

La reazione delle autorità e la denuncia del problema ungulati

Il sindaco di Portoferraio, Tiziano Nocentini, ha espresso il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Andrianò, definendolo «una persona conosciutissima in tutta l’isola, sempre sorridente e disponibile». Il primo cittadino ha sottolineato come la tragedia non possa essere etichettata come una semplice fatalità, ma una conseguenza di un problema più ampio, ovvero l’eccessiva presenza di ungulati, specie cinghiali, sull’isola. Già il giorno precedente la stampa locale aveva riportato l’allarme di un albergatore che aveva chiesto misure più rigorose per contenere la popolazione degli animali selvatici, che mettono a rischio sicurezza e attività economiche.

Appello agli enti locali e nazionali

Nocentini ha lanciato un appello ai colleghi sindaci, al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, alla Provincia di Livorno, alla Regione Toscana e al Governo nazionale, chiedendo tempi certi per attuare provvedimenti efficaci, già da tempo decisi ma mai realmente applicati. L’obiettivo è limitare i rischi per gli abitanti e i turisti e evitare ulteriori incidenti gravi, riconoscendo la presenza degli ungulati come un problema urgente che richiede interventi concreti e coordinati tra enti locali e istituzioni.

Il ricordo di rocco andrianò e il dolore della comunità

Anche il Comune di Marciana ha voluto ricordare Rocco Andrianò con parole che ne tracciano la figura umana e sociale. Andrianò era molto conosciuto e stimato nella comunità elbana. Il suo carattere solare e la disponibilità verso gli altri lo rendevano punto di riferimento per colleghi e amici. Il suo impegno per il territorio, unito a una forte partecipazione civica, ne hanno fatto un esempio per chiunque viva o lavori sull’isola.

La vicenda ha scosso profondamente la gente dell’Elba, che si è stretto attorno alla famiglia di Andrianò nei momenti di dolore. La tragedia oltre a evidenziare il rischio legato agli animali selvatici sul territorio, ha messo in luce anche le difficoltà di gestire questo problema in un ambiente naturale dove la fauna è abbondante e spesso fuori controllo. La perdita di una persona così attiva e apprezzata lascia un vuoto difficile da colmare per chi l’ha conosciuta e frequentata nel quotidiano.

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