Mostre di giugno 2025 in italia tra arte contemporanea, fotografia e scultura neoclassica

Mostre di giugno 2025 in italia tra arte contemporanea, fotografia e scultura neoclassica

L’estate 2025 in Italia propone mostre di rilievo a Milano, Roma, Firenze, Nuoro, Montepulciano e Genova con esposizioni dedicate a Mario Giacomelli, Albert Watson, Antonio Canova, Wangechi Mutu e Salvador Dalí.
Mostre Di Giugno 2025 In Itali Mostre Di Giugno 2025 In Itali
L’estate 2025 in Italia offre un ricco calendario di mostre d’arte, tra fotografia, pittura, scultura e installazioni, con eventi di rilievo a Milano, Roma, Firenze, Nuoro, Montepulciano e Genova, celebrando artisti storici e contemporanei in spazi prestigiosi. - Gaeta.it

L’estate 2025 apre le porte a un calendario ricco di mostre in tutta Italia. Dalle grandi città d’arte come Milano, Roma, Firenze fino a località come Montepulciano e Nuoro, si moltiplicano le occasioni per incontrare l’arte in molteplici forme. Le esposizioni spaziano dalla fotografia alla pittura, dalla scultura alle installazioni contemporanee, offrendo spunti di interesse per ogni tipo di visitatore. La programmazione culturale di giugno si presenta densa di eventi con riflessi sulla storia, la modernità e la sperimentazione artistica.

Milano celebra mario giacomelli con una mostra tra poesia e immagini

Palazzo Reale a Milano ospita la mostra dedicata a Mario Giacomelli, fotografo fondamentale nel panorama italiano del Novecento, per il centenario della sua nascita. La rassegna, curata da Bartolomeo Pietromarchi e Katiuscia Biondi Giacomelli, cerca di ricostruire l’universo artistico di Giacomelli attraverso una selezione di fotografie che raccontano il suo approccio poetico e visionario alla fotografia. Le immagini in esposizione si fanno strumento di introspezione, raccontano storie sfumate tra realtà e immaginazione, tese a instaurare un dialogo con le arti visive e letterarie.

Si tratta del primo nucleo di un progetto espositivo più ampio, dato che in contemporanea Roma propone “Mario Giacomelli. Il fotografo e l’artista” al Palazzo delle Esposizioni. Entrambe le mostre hanno ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, a conferma del loro rilievo culturale. L’allestimento milanese si concentra sull’esperienza lirica e personale del fotografo, offrendo un’occasione unica per immergersi nella pluralità di linguaggi che caratterizzano il suo lavoro.

Roma raccontata da albert watson in un viaggio visivo senza percorsi fissi

Il Palazzo delle Esposizioni di Roma presenta “Roma Codex”, mostra monografica dedicata ad Albert Watson, fotografo scozzese di fama internazionale. Per oltre due anni, Watson ha esplorato la capitale senza mappe, lasciandosi guidare dalla casualità e dall’attrazione per angoli poco noti e scorci particolari. La rassegna riunisce circa 200 fotografie che ritraggono Roma in chiave sia monumentale sia quotidiana, catturando atmosfere di intensa immedesimazione.

Le immagini appaiono disposte senza un ordine tematico convenzionale, richiamando la libertà con cui l’autore ha camminato e osservato la città. I soggetti spaziano dai dettagli architettonici ai volti degli abitanti, delineando un mosaico di emozioni e contrasti. Watson mette in luce una Roma viva, che trascende la cartolina turistica e si rivela in tutta la sua complessità, tra antico e moderno.

Le fotografie, in bianco e nero e a colori, puntano a restituire la mutevolezza di un luogo che si rinnova continuamente attraverso gli sguardi di chi lo attraversa abitualmente.

Nuoro esplora i legami tra archeologia e arte contemporanea in isole e idoli

Il Museo MAN di Nuoro inaugura la stagione estiva con “ISOLE E IDOLI”, mostra che mette in dialogo reperti archeologici e opere d’arte contemporanea. Con oltre settanta lavori esposti, il progetto esplora i vincoli che uniscono culture e tempi lontani attraverso la rappresentazione simbolica. Dai menhir sardi alle statuette cicladiche, dalle sculture lignee di Gauguin fino a creazioni di artisti moderni europei, i pezzi esposti riflettono una continuità nell’espressione creativa legata a bisogni universali.

Non si tratta di un semplice confronto cronologico, ma di un tentativo di far emergere come la necessità di dare forma a concetti invisibili sia presente in civiltà diverse con sensibilità paragonabili. L’incontro tra rigore archeologico e libertà artistica conduce il visitatore a riflettere sul ruolo delle immagini e dei simboli nella storia umana, approfondendo la percezione del significato che l’arte trasferisce da sempre.

L’allestimento accende attenzione sulla materialità delle forme e sulle narrazioni custodite negli oggetti, mostrando quanto la creatività non abbia frontiere né limiti temporali.

A milano la pinacoteca di brera riapre la sala canova con dodici busti restaurati

La Pinacoteca di Brera dedica un’importante rassegna ad Antonio Canova, offrendone una lettura articolata nella mostra “La bellezza e l’ideale”. Al centro della esposizione ci sono dodici busti dello scultore restaurati di recente e riuniti per la prima volta nella sala 1 del museo, rinnovata dopo anni. L’iniziativa, promossa insieme a Banca Ifis, permette di riscoprire la perfezione formale e la sintonia classica delle opere canoviane.

Un particolare rilievo assume il ritorno della Vestale, capolavoro scolpito tra il 1818 e il 1819 e assente dal museo da oltre cento anni. Non mancano poi miniature in smalto ispirate alle collezioni di Giovanni Battista Sommariva, figura chiave nella diffusione dell’estetica neoclassica. La mostra si propone non solo come celebrazione artistica, ma come occasione per mettere in risalto il legame tra arte, collezionismo e didattica nel panorama culturale milanese.

Il percorso invita a considerare Canova non solo come scultore ma come attore centrale nella scena artistica del suo tempo.

Firenze illumina il settecento europeo con una selezione di 150 opere agli uffizi

Gli Uffizi di Firenze ospitano “Firenze e l’Europa. Arti del Settecento agli Uffizi”, un’esposizione che riunisce circa 150 opere tra dipinti, sculture e arti decorative di fine XVIII secolo. Curata da Simone Verde e Alessandra Griffo, la mostra sposta lo sguardo dal locale all’internazionale, mettendo in relazione la produzione fiorentina con quella di altri Paesi europei.

Spiccano nomi come Tiepolo, Canaletto e Mengs accanto a opere di artisti francesi e spagnoli come Goya e Le Brun, fino alle miniature di Liotard. L’allestimento include momenti di grande interesse come il restauro in tempo reale dello Sposalizio Mistico di Santa Caterina di Pierre Subleyras, visibile al pubblico. Non manca una sezione dedicata alle “Antichità Erotiche”, un gabinetto che esplora aspetti meno noti del gusto illuminista in chiave di sensualità.

Si tratta di un’indagine che tocca tematiche sociali e culturali oltre che estetiche, ampliando gli orizzonti della conoscenza sulle arti del Settecento europeo.

Wangechi mutu alla galleria borghese tra installazioni e sculture nell’estate romana

Dal 10 giugno al 14 settembre 2025 la Galleria Borghese di Roma presenta “Poemi della terra nera”, personale dell’artista keniota-americana Wangechi Mutu. La mostra coinvolge vari ambienti del museo, compresi la facciata esterna e i giardini segreti, in un percorso che unisce scultura, installazione e poesia visiva. Le opere di Mutu, caratterizzate da materiali organici e immagini potenti, entrano in un dialogo con la classicità che si fa critica e rinnovata.

Il riferimento alla “terra nera” è centrale: diventa metafora di origine e trasformazione, al centro di una riflessione sull’arte come strumento per generare nuove narrazioni. L’allestimento offre un’esperienza dove il confronto tra antico e contemporaneo si fa concreto e stimola a pensare a come i linguaggi artistici possano evolversi mantenendo un contatto profondo con la materia e la memoria.

Le opere si presentano come nuove mitologie capaci di incarnare temi universali nel contesto attuale.

Montepulciano ospita la mostra eat me! con opere di salvador dalí sul cibo e simbolismo

Palazzo Bracci a Montepulciano riapre dopo un lungo restauro con “Salvador Dalí: Eat Me!”, una mostra che raccoglie oltre cento opere originali provenienti dalla collezione privata del collezionista Beniamino Levi. Le opere raccontano il rapporto tra Dalí e il tema del cibo, inteso come linguaggio simbolico e provocazione artistica. Lungo quarant’anni di produzione si snoda un percorso espositivo articolato in sculture, grafiche, oggetti di design.

L’esposizione mette in luce elementi ricorrenti come uova, aragoste e formaggi, carichi di significati psicoanalitici, estetici e spirituali. Le sale affrescate del palazzo diventano così un teatro per un’esplorazione intensa delle pulsioni umane, del desiderio e della trasformazione materiale. L’opera di Dalí emerge come un’indagine sul corpo e sull’immaginazione, posta all’incrocio tra reale e simbolico.

Questo evento consente di approfondire uno degli aspetti meno noti ma centrali della poetica di Dalí.

Genova accoglie le opere di james hawke in villa delle peschiere con life in transit

Villa delle Peschiere, dimora cinquecentesca di Genova, ospita “Life in Transit”, mostra personale del pittore britannico James Hawke, visibile per l’estate 2025. L’autore ha realizzato diciotto opere specificamente per questa esposizione, che si fonda sui dialoghi tra la città ligure, il paesaggio circostante e gli ambienti affrescati della villa. I dipinti riflettono la sensibilità di Hawke verso la transitorietà e il continuo mutamento dell’esperienza umana.

Le figure raffigurate, spesso in attesa o sospese in momenti di passaggio, esprimono uno stato d’animo legato al cambiamento e allo scorrere del tempo. La composizione si avvale di colori intensi che richiamano la luce del mare e la vivacità degli scorci urbani. L’allestimento crea un confronto attivo tra l’estetica rinascimentale degli interni e la ricerca contemporanea, mettendo in risalto il rapporto tra storia e presente.

Questa mostra offre una nuova interpretazione del Mediterraneo e dei suoi paesaggi vissuti sotto una luce poetica e personale.

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