Mostre d’arte in Italia giugno-ottobre 2025: marino marini, otto hofmann, william kentridge e altri protagonisti

Mostre d’arte in Italia giugno-ottobre 2025: marino marini, otto hofmann, william kentridge e altri protagonisti

In Italia, da Arezzo a Roma, mostre tra giugno e novembre 2025 celebrano artisti come Marino Marini, Otto Hofmann e Wang Yancheng, unendo arte storica e contemporanea in spazi culturali prestigiosi.
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L'Italia ospita da giugno a novembre 2025 una ricca serie di mostre che celebrano artisti storici e contemporanei, con esposizioni di pittura, scultura, fotografia e installazioni in diverse città, offrendo uno sguardo variegato sulle radici e le evoluzioni dell’arte. - Gaeta.it

Negli ultimi mesi l’Italia ospita una serie di mostre che valorizzano artisti di spicco del passato e contemporanei. Da arezzo a roma, passando per spoleto, lecce e nuoro, le esposizioni mostrano una varietà di linguaggi espressivi, dalla scultura alla fotografia, dal dipinto all’installazione. Questi appuntamenti offrono l’occasione di riflettere sulle radici dell’arte e sulle nuove tendenze, coinvolgendo città d’arte e spazi culturali con programmi ben articolati.

La mostra dedicata a marino marini ad arezzo, dopo cento anni di carriera

Ad arezzo si celebra l’opera di marino marini con una grande antologica che si snoda tra la galleria d’arte moderna e contemporanea e la fortezza medicea. L’esposizione, attiva dal 28 giugno fino al 31 ottobre, si divide in due sezioni complementari: la prima presenta lavori su tela, gessi e bronzi, mentre la seconda si concentra su sculture imponenti poste nella fortezza. Il percorso prende in esame la produzione artistica di marini dal decennio 1910 fino agli anni Sessanta, mettendo in evidenza il suo interesse per la figura umana e la sua evoluzione stilistica.

Allestimento e curatela

L’allestimento, curato da alberto fiz e moira chiavarini con il supporto scientifico di alessandro sarteanesi, è stato concepito dalle realtà culturali le nuove stanze e magonza. La mostra offre un approfondimento sulla relazione tra l’artista e la rappresentazione dell’uomo, elemento centrale nella sua ricerca. Le sculture monumentali ospitate nella fortezza consentono di scoprire il modo in cui marini plasmava lo spazio e il volume, mentre i dipinti presentano un viaggio tra forme e colori che raccontano il processo creativo.

Otto hofmann a lecce, tra bauhaus, surrealismo e dada: un percorso espositivo ricco di contrasti

Fino al 14 settembre, la fondazione biscozzi rimbaud di lecce mette in mostra “otto hofmann – l’immaginario e il reale. dal bauhaus un artista libero. opere 1930-1954”. Sono esposte una cinquantina di opere che svelano il cammino artistico del pittore tedesco formatosi al bauhaus di dessau. Hofmann ha assorbito insegnamenti da vasilij kandinskij e paul klee, ma ha scelto di sviluppare il proprio stile lasciandosi influenzare dall’astrattismo senza rigidi limiti.

La curiosità di hofmann verso il surrealismo e il dada gli ha permesso di mantenere elementi figurativi nel suo lavoro, creando una contaminazione tra realtà e immaginazione. La mostra, curata da paolo bolpagni e giovanni battista martini, si articola in tre sale che seguono un discorso cronologico e tematico. Si fornisce così un ritratto sfaccettato di un artista che ha saputo incontrare differenti tendenze senza perdere autonomia creativa.

Cesena e il dialogo tra fotografia contemporanea e antichi volumi alla biblioteca malatestiana

Dal 26 giugno al 26 settembre la biblioteca malatestiana di cesena ospita “tOUR”, una mostra che incrocia gli scatti di olivo barbieri con antichi libri conservati nel medesimo luogo. Le 39 fotografie presenti captano vedute urbane e architettoniche, costruendo una relazione con le immagini e le rappresentazioni presenti nei volumi storici. La curatela, a cura di stefania rössl, elena mucelli e paolo zanfini, ha cercato di mettere in luce un confronto tra presente e passato, tra fotografia e memoria cartacea.

Questo dialogo visivo mette in risalto come le città si trasformino e vengano interpretate nel corso dei secoli. Le opere di barbieri, rinomato per l’attenzione alle prospettive urbane e all’analisi dei paesaggi costruiti, si integrano con la ricchezza iconografica delle raccolte antiche, dando vita a una lettura stratificata del luogo. La mostra diventa così un’occasione per riflettere su come la rappresentazione di spazi e ambienti resti un tema centrale nell’arte contemporanea.

Le cinque mostre di spoleto tra fotografia, video e celebrazioni culturali

Palazzo collicola a spoleto accoglie cinque mostre dal 28 giugno al 2 novembre. Tra le esposizioni più significative c’è quella di stefano cerio, “corpi d’aria”, a cura di stefano chiodi, che presenta fotografie tratte dalle serie aquila e brenva integrate da un video. L’artista fotografa paesaggi montani e ambienti naturali con un approccio che dà risalto a movimenti e superfici.

William kentridge a spoleto

Altra presenza rilevante è william kentridge, con “pensieri fuggitivi”. La mostra, curata da saverio verini, mette insieme lavori realizzati negli ultimi 25 anni: disegni, sculture, stampe, video e taccuini mostrano la varietà dei mezzi usati dal sudafricano per raccontare temi complessi e storie personali. Il percorso espositivo rivela la meticolosità dell’artista nel costruire narrazioni visive dense e critiche.

Tra gli altri eventi spiccano una selezione di opere dalla collezione di primo de donno, una rassegna di manifesti del festival dei due mondi e un’esposizione che celebra i dieci anni di attività dell’associazione mahler & lewitt studios, presente a spoleto dal 2015. Questo ricco calendario sottolinea come spoleto rappresenti un punto di riferimento per la cultura contemporanea in Italia.

Nuoro accoglie isole e idoli: un viaggio tra archeologia e arte moderna

Dal 27 giugno al 16 novembre il museo man di nuoro propone “isole e idoli”, curata da chiara gatti e stefano giuliani. La mostra esplora il rapporto tra l’isola e le sue rappresentazioni attraverso un percorso che unisce reperti archeologici e lavori di artisti moderni. La selezione include circa 70 opere che spaziano dal neolitico agli inizi del Novecento, con attenzione agli idoli cicladici e alle sculture di gauguin realizzate a tahiti.

L’allestimento fa emergere temi come l’alterità, il primitivismo e le conseguenze del dibattito postcoloniale. Oltre a gauguin, si trovano opere di pechstein, miró, arp e matisse, figure che hanno rielaborato la memoria di culture antiche attraverso uno sguardo contemporaneo. L’evento punta a far riflettere sul legame tra storia, mito e creazione artistica, mostrando come il passato si intrecci col presente.

Wang yancheng rende omaggio a michelangelo nella galleria dell’accademia a firenze

Firenze ospita fino al 21 settembre “luce energia infinito”, mostra personale dell’artista franco-cinese wang yancheng alla galleria dell’accademia. La rassegna celebra i 550 anni dalla nascita di michelangelo , con circa 25 dipinti realizzati tra il 2018 e il 2025. Il lavoro di wang yancheng si concentra sul vuoto inteso non come assenza, ma come uno spazio carico di potenzialità e energia.

L’esposizione, curata da gabriele simongini, propone opere che riflettono l’influenza del rinascimento, ma anche una visione moderna dei temi classici. Il richiamo a michelangelo si percepisce nella tensione tra materia e luce, fisicità e sospensione. La scelta della galleria dell’accademia, custode del david e altre opere celeberrime, rafforza il valore simbolico e artistico dell’omaggio.

George hoyningen-huene tra moda e cinema al museo di roma palazzo braschi

Il museo di roma a palazzo braschi ospita “george hoyningen-huene. art.fashion.cinema” dal 25 giugno al 19 ottobre. La mostra raccoglie oltre cento fotografie scattate dal fotografo tra parigi e hollywood, riferimenti che collegano la storia dell’arte e dell’archeologia alla fotografia di moda. Hoyningen-huene ha contribuito in modo importante a definire lo stile visivo di questa disciplina artistica.

Il percorso presenta immagini capaci di raccontare l’evoluzione della moda attraverso la lente artistica di un autore che ha saputo unire estetica e narrazione. Lo spazio espositivo valorizza l’archivio iconico, mostrando come ieri e oggi si incontrino nello sguardo attento di un maestro della macchina fotografica.

A moresco la personale di matteo costanzo, una critica agli stereotipi americani

Negli spazi del tomav torre di moresco, dal 28 giugno al 7 settembre, si tiene la mostra “american drumpf” di matteo costanzo, curata da barbara caterbetti. L’artista mette in scena un insieme di sticker painting, video loop e installazioni che mettono in discussione le immagini e i simboli americani oggi. La rappresentazione critica punta alle contraddizioni profonde che scuotono modelli di vita, democrazia e idee di progresso.

Attraverso tecniche e linguaggi contemporanei, costanzo propone una riflessione sulle trasformazioni sociali e culturali, evidenziando un difficile confronto con la storia recente degli Stati Uniti. L’esposizione si colloca all’interno di un dibattito globale ma con radici radicate nei contesti locali e internazionali.

Questi eventi culturali arricchiscono la scena artistica italiana tra giugno e novembre 2025, offrendo occasioni per osservare differenti linguaggi e momenti storici attraverso mostre distribuite su tutta la penisola. Chi vuole scoprire nomi noti e artisti meno conosciuti trova spunti importanti per esplorare nuove traiettorie artistiche.

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