Mostra elliott erwitt a palazzo bonaparte a roma: ritratti intimi e ironici tra epoche e culture diverse

Mostra elliott erwitt a palazzo bonaparte a roma: ritratti intimi e ironici tra epoche e culture diverse

a roma fino al 21 settembre la mostra “icons” a palazzo bonaparte celebra elliott erwitt con oltre ottanta fotografie in bianco e nero che raccontano famiglia, marilyn monroe, animali e infanzia.
Mostra Elliott Erwitt A Palazz Mostra Elliott Erwitt A Palazz
A Roma, a Palazzo Bonaparte fino al 21 settembre, la mostra "Icons" celebra Elliott Erwitt con oltre 80 fotografie in bianco e nero che rivelano il suo sguardo ironico e profondo su famiglia, celebrità e animali. - Gaeta.it

La città di roma ospita fino al 21 settembre la mostra “icons” dedicata al fotografo elliott erwitt scomparso nel novembre 2023. L’esposizione a palazzo bonaparte presenta oltre ottanta scatti in bianco e nero che rivelano l’occhio curioso e profondo di un artista che ha raccontato il mondo con delicatezza, ironia e attenzione ai dettagli più intimi. Il percorso offre uno sguardo sulle tante anime di erwitt, dall’amore per la famiglia alle immagini iconiche di marilyn monroe fino agli affettuosi ritratti degli animali domestici.

Elliott erwitt, l’arte dell’osservazione e la fotografia come racconto

elliott erwitt ha costruito la sua carriera puntando tutto sulla “art of observation”, ossia sull’abilità di leggere con empatia il mondo che lo circonda. Nelle sue immagini si percepisce un bilanciamento tra leggerezza e profondità, capace di catturare momenti segnati da tenerezza e ironia senza trascurare la complessità delle emozioni. Le parole di erwitt, ormai iconiche, “tutto è serio. niente è serio”, spiegano il suo approccio a ciò che fotografa, visto con un misto di indulgenza e curiosità. La mostra a palazzo bonaparte restituisce questa attitudine, selezionando più di ottanta fotografie che toccano temi umani e quotidiani, rendendoli universali.

La scelta del bianco e nero non è casuale: erwitt usa questo linguaggio visivo per evitare ogni distrazione e concentrare l’attenzione sull’essenziale. Ogni scatto gioca con luci e ombre, con sguardi e gesti, mettendo in primo piano non solo l’immagine ma la storia che sta dietro. Dalle famiglie agli animali, dalle star ai bambini, l’archivio di erwitt restituisce un ritratto generazionale. La mostra raccoglie queste testimonianze figlie di quasi un secolo di eventi e cambiamenti, offrendo un album prezioso per comprendere il XX secolo e l’infanzia del XXI.

Ritratti di famiglie, amore e intimità nello sguardo di erwitt

Tra i temi principali del percorso espositivo ci sono gli scatti dedicati alla famiglia, che mostrano momenti di intimità e affetto con baci, abbracci e sguardi compresi nel particolare capitolo sull’amore. Non si tratta di immagini costruite o formali ma di scene raccolte spontaneamente, che raccontano la vita nella sua dimensione più vera e delicata. Questi ritratti restituiscono la vulnerabilità e la vicinanza, senza filtri o artifizi. L’obiettivo di erwitt si posa su gesti semplici ma ricchi di significato.

Le fotografie di famiglia di erwitt offrono anche un riflesso sulle relazioni umane, mettendo al centro l’empatia e la connessione fra individui. Lo spettatore si trova immerso in spazi domestici, momenti che sembrano fuggire nel tempo ma che parlano di valori e emozioni senza età. È un invito a guardare oltre la superficie e a cogliere la forza delle piccole cose, degli attimi di complicità che danno senso alla quotidianità.

Marilyn monroe: tra icona e donna nelle immagini di erwitt

Un altro episodio interessante della mostra è dedicato a marilyn monroe, una delle donne più fotografate del ventesimo secolo. erwitt si è concentrato non sull’icona patinata, ma sulla persona reale dietro quel volto celebre. I ritratti di marilyn mostrano infatti una figura sfaccettata, a volte malinconica, a volte giocosa, molto distante dalla fredda immagine da diva.

Questi scatti raccontano di momenti privati e intimi, in cui la celebrità svanisce e resta l’essere umano con le sue fragilità e paure. La capacità di erwitt sta nel cogliere quella dimensione nascosta, che pochi altri fotografi hanno saputo restituire con tanta sincerità. I visitatori della mostra possono così osservare marilyn da vicino, non solo come simbolo, ma come una donna con una storia da narrare, fatta di dubbi e desideri.

L’affetto per gli animali e la dolcezza dello sguardo verso l’infanzia

elliott erwitt ha dedicato particolare attenzione anche ai bambini e agli animali, due soggetti che si ritrovano spesso nelle sue immagini più poetiche e profonde. I bambini, quasi sempre protagonisti di scene spontanee e piene di vita, sono ritratti con delicatezza, mettendo in risalto la loro curiosità e il loro modo unico di guardare il mondo. Le fotografie mostrano gesti naturali, sorrisi sinceri e momenti di gioco che catturano la tenerezza dell’infanzia.

Parallelamente, c’è un capitolo dedicato ai cani, immortalati in scatti celebri per la loro ironia ma anche per la capacità di raccontare un legame silenzioso e affettuoso con gli esseri umani. Le immagini evidenziano una complicità fatta di piccoli dettagli, sguardi e pose; esprimono una comunicazione di sentimenti senza bisogno di parole. I cani diventano così protagonisti di foto dal forte valore simbolico, capaci di divertire e commuovere.

Un omaggio a erwitt nella sua roma con la mostra icons

La mostra “icons” organizzata da arthemisia a palazzo bonaparte permette di rivivere l’opera di elliott erwitt in un contesto storico e culturale che conferma il suo ruolo come narratore visivo del XX secolo. Presentata dalla curatrice biba giacchetti, che ha lavorato con lui per ventotto anni, questa esposizione non si rivolge solo agli esperti di fotografia ma al grande pubblico. Ogni fotografia è stata infatti scelta dallo stesso erwitt, che ha così voluto condividere la sua visione artistica e umana.

A roma, in un edificio storico, gli scatti dialogano con lo spazio e la luce naturale, creando un’atmosfera che invita a soffermarsi sulle molte storie raccontate. L’allestimento sobrio valorizza le immagini per far emergere ogni dettaglio e accendere l’attenzione su quel miscuglio di realtà e poesia che contraddistingue il lavoro di erwitt. Lo spirito che permeava il fotografo, tra ironia e profondità, arriva chiaro ai visitatori, che possono immergersi in oltre novant’anni di storie e culture diverse attraverso l’obiettivo di uno dei maggiori interpreti della fotografia mondiale.

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