Da inizio giugno fino al 28, Roma ospita un evento che mette sotto i riflettori la storia e la cultura di Capua, oggi nota come Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. La città, definita da Cicerone “altera roma” nella sua orazione “de lege agraria”, viene riscoperta attraverso una mostra d’arte che mira a valorizzarne l’eredità storica e artistica.
Un’iniziativa culturale che valorizza santa maria capua vetere in chiave storica
La mostra “altera roma” nasce da una iniziativa della dottoressa Rosaria D’Angelo, che ha dedicato tempo e risorse per organizzare un evento capace di attirare studiosi e appassionati di storia e arte. Voluta per far emergere il legame culturale tra Roma e l’antica Capua, questa esposizione ha ottenuto i patrocini istituzionali della Regione Campania e del comune di Santa Maria Capua Vetere.
L’obiettivo è proporre un punto di vista nuovo sulla città campana, che fu al centro della politica e della cultura romana. La scelta del titolo richiama la definizione data da Cicerone, sottolineando il valore storico che Santa Maria Capua Vetere conserva. L’iniziativa si presenta come una occasione per approfondire e riscoprire un territorio con una storia millenaria ancora poco raccontata.
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Confronto multidisciplinare e approccio artistico
La mostra inoltre si propone come momento di confronto tra esperti di varie discipline, dando spazio anche a visioni artistiche che dialogano con la storia del luogo, offrendo così un’esperienza culturale completa e stimolante.
La sede e i protagonisti della mostra a roma
L’evento si svolge in via dell’arco dei ginnasi 7 a Roma, un luogo scelto per la sua rilevanza nel tessuto culturale della capitale. L’inaugurazione, prevista per il primo giugno alle 18, apre le porte a un percorso espositivo pensato per stimolare interesse e riflessione.
Curata dall’associazione culturale “Damablu”, la mostra ospita opere di artisti che hanno trovato ispirazione nell’antica Capua e nella Santa Maria Capua Vetere odierna. Tra queste, spicca la presenza di Zacarias Cereco, acquarellista di Murcia conosciuto a livello internazionale. L’artista spagnolo, che partecipa tramite collegamento webcam dalla Spagna, è cittadino onorario di Santa Maria Capua Vetere dal 2022.
La figura di Cereco richiama il legame storico-artistico col barocco spagnolo, rappresentato da Vincenzo Domenico Nicola Salzillo, scultore di origine sammaritana. Questo richiamo contribuisce ad arricchire il contesto della mostra, inserendo Santa Maria Capua Vetere in una rete culturale transnazionale.
Ospiti e relatori: un confronto tra esperti e artisti
Tra gli ospiti d’onore spiccano Cinzia Terlizzi, vice caporedattore del TG2 Rai, e Fiammetta Terlizzi, già direttrice della Biblioteca Angelica di Roma. Queste presenze conferiscono prestigio all’iniziativa e sottolineano l’interesse che l’evento ha suscitato in ambito culturale e giornalistico.
Presentazione e relatori principali
La presentazione della mostra sarà affidata alla dottoressa Giovanna Iovino, che introdurrà i temi e il significato dell’esposizione. Saranno poi protagonisti della discussione l’architetto Angelo Laudati, il professore Antonio Giaquinto e il critico d’arte dottore Francesco Astoiaso Garcia. Questi interventi daranno un approfondimento multidisciplinare, toccando aspetti artistici, storici e architettonici legati a Santa Maria Capua Vetere.
Il parterre degli artisti coinvolti conta nomi come Antonella Catini, Armando Staffa, Camilla Bindi, Clara Di Curzio, Cristoforo Russo, Dana Mincione, Gianfranco Carbone, Ilaria Iorio, Marco Curatolo, Maria Angelica Molinari, Monikart, Roberto Mannucci e Sabrina Persechino. Questa varietà di stili e linguaggi artistici offre al visitatore uno sguardo diversificato sulla realtà storica e culturale della città campana.
La mostra “altera roma” rappresenta così un appuntamento capace di unire arte e ricerca storica, coinvolgendo professionalità diverse e creando un momento di condivisione culturale importante per Roma e Santa Maria Capua Vetere.