Lo scultore Paolo Annibali, nato a San Benedetto del Tronto, è morto a 67 anni. Tra i maggiori artisti contemporanei italiani, la sua scomparsa ha suscitato profonda commozione nel mondo dell’arte, in particolare al Museo tattile statale Omero, che ne ha celebrato il talento e l’umanità. I funerali si terranno nel pomeriggio alle 16 nella chiesa di San Filippo Neri, proprio nella sua città natale, Ascoli Piceno.
La figura di paolo annibali e il suo impatto sull’arte italiana
Paolo Annibali si è distinto come uno degli scultori più significativi nel panorama artistico italiano contemporaneo. Le sue opere, espressione di uno stile rigoroso e meditato, riflettevano la fragilità umana ma anche la sua dignità, attraverso una interpretazione classica e composta. Non ricorse mai a effetti eclatanti o esibizionismi, ma mantenne sempre un linguaggio sincero che veicolava una visione profonda dell’esistenza umana.
Nel corso della carriera Annibali ha saputo raccontare l’uomo moderno, offrendo uno sguardo unico, lontano dalle mode e dalle frivolezze. Questa capacità lo ha reso apprezzato da critici, colleghi e appassionati, consolidando la sua posizione nel campo artistico nazionale. L’impatto delle sue creazioni si è diffuso non solo in ambito locale, ma ha raggiunto rilevanza anche oltre i confini regionali.
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Il saluto del museo tattile statale omero e il ricordo di un’amicizia
Il Museo tattile statale Omero ha espresso grande tristezza per la perdita, sottolineando l’umanità straordinaria di Annibali e la sua sensibilità rara. Questa istituzione, impegnata nella valorizzazione di esperienze artistiche accessibili, ha condiviso un ricordo personale e professionale dell’artista.
Nonostante la malattia che ha accompagnato gli ultimi anni della sua vita, Annibali mostrò sempre determinazione e passione, affrontando ogni sfida con forza. Il museo ha raccontato come questa sua tenacia e il desiderio di vivere lo avrebbero accompagnato a lungo, mentre in realtà la morte lo ha colto di sorpresa.
Il presidente del museo, Aldo Grassini, ha ricordato Annibali come un caro amico, valorizzando la collaborazione nata durante la mostra “Dirà l’argilla”, evento importante per il museo. La gentilezza, la signorilità e la cultura dello scultore – che non amava ostentare – hanno lasciato un ricordo profondo non solo negli addetti ai lavori, ma anche nelle persone vicine a lui.
Il futuro dell’eredità artistica di paolo annibali a san benedetto del tronto
I funerali di Paolo Annibali si svolgeranno nel pomeriggio nella chiesa di San Filippo Neri a San Benedetto del Tronto, la città dove è nato e che ha rappresentato un punto di riferimento per tutta la sua vita artistica. La città si prepara a salutare uno degli artisti più importanti del proprio territorio, che ha saputo raccontare con le sue opere le sfumature dell’essere umano e della vita contemporanea.
L’opera di Annibali continuerà a vivere grazie a chi custodisce la sua memoria e le sue creazioni, primo tra tutti il Museo Omero, che si è detto pronto a conservare e promuovere la sua produzione artistica. In questo modo, la città di San Benedetto del Tronto e tutto il pubblico potranno continuare a confrontarsi con l’eredità di un uomo che ha animato la scena artistica con passione e umanità fino all’ultimo.