Il corpo senza vita di Mohamed Hatem Belal, ventenne di origine egiziana, è stato rinvenuto tra sabato 24 e domenica 25 maggio 2025 su una terrazza condominiale in via Capitini, quartiere Ponte di Nona a Roma est. Le circostanze del decesso restano ancora poco chiare, mentre crescono le ipotesi di un possibile coinvolgimento in un regolamento di conti legato allo spaccio di droga. Le forze dell’ordine stanno indagando a fondo per ricostruire quanto accaduto.
Il ritrovamento del corpo e il primo intervento delle forze dell’ordine
La scoperta del giovane è avvenuta durante la notte su una terrazza in posizione supina, posizione che lascia intendere una caduta dall’alto. Accanto al corpo sono stati trovati i documenti personali, tra cui la carta d’identità e alcune banconote. Mohamed Hatem Belal era già noto alle autorità per precedenti legati al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Le volanti della polizia intervenute sul luogo hanno subito avviato i rilievi, senza al momento escludere nessuna pista. Tuttavia, la possibilità di un incidente sembra al momento poco attendibile, anche se non è stata scartata definitivamente. L’assenza di testimonianze precise complica il lavoro degli investigatori, che si muovono con cautela in attesa di ulteriori elementi.
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Ponte di nona, un quartiere segnato dallo spaccio e dai punti d’osservazione sui tetti
La zona dove è stato trovato il corpo è conosciuta da tempo come uno dei punti caldi dello spaccio a Roma est, con attivi gruppi di pusher che operano nella periferia. Non a caso, il tetto dell’edificio su cui è stato rinvenuto Mohamed è utilizzato con frequenza come punto di osservazione dalle vedette del traffico di droga.
Questi “pali” usano il tetto per controllare l’arrivo delle forze dell’ordine sulle strade sottostanti. Da lì possono dare l’allarme ai pusher, che così riescono a fuggire prima dell’arrivo della polizia. L’uso di questi avamposti rende più difficile il controllo della situazione da parte delle forze dell’ordine, impattando direttamente sulla sicurezza nel quartiere.
Ipotesi di omicidio e possibili motivi legati al mondo della droga
Dai primi accertamenti emerge che Mohamed potrebbe essere stato coinvolto in una lite degenerata, con il volo dalla terrazza come possibile conseguenza. Diverse fonti investigative riferiscono che non si esclude il movente di un regolamento di conti all’interno del circuito dello spaccio.
Il coinvolgimento di giovani nel consumo di sostanze come ketamina e associazioni di droghe miste ad alcol, fenomeno in crescita a Roma, peggiora il quadro. Incidenti violenti e scontri tra bande sembrano farsi più frequenti in questi ambienti. Le indagini proseguiranno al fine di raccogliere prove concrete che possano confermare o smentire questa ipotesi.
Un caso ancora aperto
Il caso resta ancora aperto, con la polizia impegnata a valutare testimonianze e immagini dalle telecamere di sicurezza. Ogni elemento raccolto potrà svolgere un ruolo chiave per chiarire la dinamica di una tragedia che segna ancora una volta le periferie romane.