La stagione musicale 2025 di Moon in June si prepara a coinvolgere appassionati e cittadini del lago Trasimeno e di Perugia con un cartellone ricco di eventi che unisce artisti di fama internazionale e talenti emergenti. La rassegna, che festeggia il decimo anno di attività, proporrà concerti, performance artistiche e appuntamenti culturali tra giugno e novembre, avvicinando diversi comuni umbri attraverso la musica e la cultura. Il programma offre un mix di generi e stili, dal cantautorato al jazz contemporaneo, animando spazi suggestivi con un’attenzione particolare ai valori di pace e dialogo.
Artisti protagonisti e programma di moon in june 2025
Tra i nomi principali della stagione spiccano Vinicio Capossela e Noa, due figure di spicco nel panorama musicale europeo, affiancati da cantautori come Roberto Angelini, Rodrigo D’Erasmo, Dente e Tricarico. La rassegna accoglierà anche sperimentatori del suono come Laura Agnusdei e Valentina Magaletti, insieme a interpreti del jazz innovativo come Shabaka Hutchings. Il festival si estenderà tra i Comuni di Tuoro, Castiglione del Lago, Passignano e Piegaro, con alcune serate speciali previste a Perugia. La scelta delle location punta a valorizzare il paesaggio e l’atmosfera del lago Trasimeno, con eventi che si svolgeranno anche al tramonto per unire musica e natura.
Primi appuntamenti e cantautori in scena
Il programma si apre il 21 giugno all’Isola Maggiore di Tuoro con Vinicio Capossela, atteso a partire dalle 18.45 dopo l’esibizione di Renzo Rubino. Il giorno successivo saranno protagonisti Dente e il duo Roberto Angelini-Rodrigo D’Erasmo nel progetto “Il dominio della luce”. Il 27 giugno Castel Rigone ospiterà Laura Agnusdei e Valentina Magaletti, due musiciste che lavorano ai confini tra elettronica e suono acustico. Il 28 giugno Tricarico si esibirà a Castiglion Fosco. La programmazione segue poi in autunno, con il 2025 che riserva un focus particolare sul jazz. L’8 novembre all’Auditorium San Francesco al Prato di Perugia si inaugurerà la rassegna dedicata alla nuova scena jazz con il concerto del musicista britannico Shabaka Hutchings.
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Un messaggio di pace e dialogo al centro della conferenza stampa
Durante la presentazione ufficiale del festival, la direttrice artistica Patrizia Marcagnani ha portato il messaggio di Noa, che si esibirà il 29 giugno alla Rocca del Leone di Castiglione del Lago insieme all’artista palestinese Miriam Toukan. La cantante israeliana ha espresso il proprio appello per la fine della guerra a Gaza, sottolineando “la necessità di superare la violenza con un percorso di pace e dialogo”. Ha ricordato l’attacco del 7 ottobre che ha colpito civili israeliani e la gravità degli sviluppi successivi, invitando alla soluzione dei due stati e all’intreccio di legami fra popolazioni diverse.
Reazioni istituzionali al messaggio di pace
Le parole di Noa hanno ricevuto un’eco immediata nelle istituzioni umbre. La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha evidenziato come Moon in June rappresenti più di un semplice festival musicale, ma anche un’occasione per diffondere messaggi di cultura, speranza e convivenza. La presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi ha ribadito la condanna di ogni forma di violenza, sottolineando il valore della rassegna come piattaforma per affermare questi principi.
Eventi speciali e omaggi nelle date autunnali
Oltre alla parte estiva, la decima edizione di Moon in June proporrà iniziative importanti nei mesi successivi. L’autunno sarà segnato da un omaggio a Riccardo Regi, giornalista e musicista recentemente scomparso. L’evento si terrà l’11 novembre in una sede ancora da definire, e vedrà esibirsi il gruppo L’Estate di San Martino, di cui Regi faceva parte, assieme a ospiti speciali. L’evento sarà un’occasione per celebrare l’eredità artistica e umana di Regi nel contesto della comunità musicale umbra.
Focus sul jazz e contaminazioni sonore
Il concerto inaugurale della rassegna jazz invernale, previsto per l’8 novembre a Perugia, darà spazio al lavoro di Shabaka Hutchings, musicista che ha rinnovato il jazz britannico con un approccio contemporaneo e contaminazioni diverse. Il festival dimostra così una programmazione che unisce la tradizione alla ricerca sonora, mantenendo un dialogo aperto con il territorio e i suoi abitanti. Le performance musicali, distribuite tra piccoli borghi e centri urbani, favoriscono un incontro tra pubblico e suoni nuovi lungo l’intero calendario di Moon in June 2025.