Monteverro, una rinomata cantina della Maremma, parteciperà per la prima volta alla Slow Wine Fair di Bologna, un evento che celebra il vino “buono, pulito e giusto”. Questa manifestazione, organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, offre un palcoscenico ideale per far conoscere le eccellenze vinicole che rispettano l’ambiente e promuovono pratiche sostenibili. Con la sua attenzione all’agricoltura biologica, Monteverro si allinea perfettamente con i valori di questo importante evento, pronto a condividere la sua storia e i suoi vini con un pubblico appassionato.
Monteverro: Un Approccio Sostenibile e Biologico
Fin dall’inizio della sua attività, Monteverro ha scelto di abbracciare l’agricoltura biologica, una decisione che ha assunto una significativa importanza nel 2019, quando ha ottenuto la certificazione ufficiale. Questo approccio non è solo un marchio di qualità, ma riflette un impegno autentico verso la sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità. Ad esempio, l’installazione di arnie tra i filari è una delle iniziative intraprese per favorire l’equilibrio biodinamico della tenuta, contribuendo così a un ecosistema vitale che supporta la crescita delle viti.
La filosofia di Monteverro si basa sulla convinzione che ogni scelta, dalla cura della vigna alla vinificazione, debba rispettare l’ambiente circostante. Ciò significa adottare pratiche agronomiche che limitano l’uso di sostanze chimiche e si concentrano sulla salute del suolo e delle piante. I vigneti vengono gestiti in modo da promuovere un’interazione armoniosa tra le varietà di uve e il loro ambiente, lasciando che la naturale espressione del territorio emerga in ogni bottiglia.
Leggi anche:
Un Viaggio Sensoriale Attraverso le Etichette di Monteverro
Durante la Slow Wine Fair, Monteverro presenterà sei etichette distintive, ognuna delle quali racconta una storia unica del territorio. Le referenze includono quattro vini rossi e due bianchi, ognuno dei quali è un ottimo esempio delle potenzialità della viticoltura maremmana. I visitatori potranno assaporare il Vermentino, un vitigno autoctono che evoca freschezza e minerali, e il Verruzzo, un rosso vivace che sa farsi notare.
Non mancheranno le opere d’arte amabili come il Tinata, un blend di Syrah e Grenache che cattura i sensi, e lo Chardonnay, che offre un’interpretazione raffinata dei profumi e dei sapori internazionali. Completano la selezione i tagli bordolesi Terra di Monteverro e Monteverro, rappresentazioni supreme dell’eleganza e del carattere distintivo delle uve Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot. Ogni vino si distingue per la sua personalità e riesce a trasmettere il forte legame che la cantina ha con il suo terroir.
Un’Occasione di Connessione e Condivisione
La partecipazione alla Slow Wine Fair è per Monteverro non solo un’opportunità per mostrare le proprie etichette, ma anche un’importante occasione di dialogo con gli appassionati di vino. Mattheiu Taunay, l’enologo di Monteverro, sottolinea come l’evento rappresenti un contesto ideale per creare connessioni. “Siamo entusiasti di poter dialogare con un pubblico curioso e attento, aperto a conoscere la nostra visione del vino senza pregiudizi,” afferma Taunay.
Questo scambio non si limita solo ai vini, ma si estende anche alla filosofia di produzione aziendale. La Slow Wine Fair si propone come una piattaforma per condividere non solo prodotti, ma anche esperienze, permettendo a tutti coloro che amano il vino di scoprire come le scelte in vigna e in cantina possano influenzare profondamente il risultato finale in bottiglia.
Monteverro sarà presente alla Slow Wine Fair di Bologna dal 23 al 25 febbraio, nella Hall 15, F5 desk 14. Un appuntamento da non perdere per chi desidera immergersi nell’autenticità della Maremma e scoprire testimonianze di un lavoro appassionato dedicato al vino.